L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-14tare a gran voce quelle loro apocalirt:che dicerie. Il tempo deciderà quale fos ~· e miglior sistema , quello dei predicatori di piazza, n quel· lo del filosofo piemontese il quale voleva. senza le frasi aeree, che ai giovani s'insegnasse a maneggiar Je armi e a caricare in dodici tempi. T gran cittadini dalle mistiche dicerie sono adesso in Boma. possono da più mesi spifferare prediche e profezie qunnle ne vogliono: e non ve· demmo ancora le legioni che dove,;ano shucare di ~otto terra sollo i passi di questi nuovi Pompe•. Al principiar della guerra i rapi del partito costituzionale e del parti lo repubblicano si tro,avano H Parigi ambedue. Il M:Jzzini, poco dopo ]a rivoluzione del Febbraio , vi avea fondala l'Asscia;.;ione ltaliafla, un ritrovo politico rhc, él somiglianza di quelli di simil genere pretendeva di rappresenta re la nazione italiana: facevél le sue visite a bandiera spiegata all'Hotel de Ville, e davanti al governo temporHneo della Re puhbHca e col tuono diplomatico di ambascin tore pronunzia va ed udiva io risposta magnifiche alloruzioni . A un discorso piullo~to Hereo d td Mazzim, il Lamarline, se ben mi ri<:or. do, rispose che si rallegrava allamente con questi eittadini d'Italia sul generoso entusiasmo col qua h~ si slanciavano di là dall'Alpi per conquistarne l'indipendenza: ma nel mentre che il ministro degli Esteri dava buone parole e passaporti ai rivoluzionari italiani, faceva, come egti medesimo ci confessa, lulli gli sforzi possibili per tener fermo il re di Sardegna. Forse, anche il

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==