L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-15Lamartine, cred(lva rhe la p:uola e l' idea 'Valesse contro i Tedeschi più dell' esercito pie· montese? , I Piemontesi erano solto Verona , quando Mazzini venne co' suoi a :Milano e cominriò a far ~uerra d'intrighi alle spalle dt·ll'armala italinna. Noi sappiamo che, av~nli di abbandonar Parigi, aveva ricevuto me_:;si dai liberali d'ogni partito; i costituzionali lo prègavano aspettasse la fine della guerra prima di intavolal'e una discussione di principli pericolo~a troppo in quel tempo~ usasse dell' ascendP-nte sui giovani per avvantaggiare la causa comune. l\llazzini lo promise; lo dichiarò formalmente nel programma del giornale che diede fuori in Milano. Ma che perciò? Largo prometter coll' attender corto , dice Guido da Montefeltro presso il Poeta. Così fece Mazzini: e non poteva fare altrimenti coll' anima di settario che si trovava. Schiavo fanatico dell'idea avrebb~~ appiccato pietosamente il fuoco ai quattro lati d'Ha li a quanrlo quella mistica idea l'avesse ispirato a ciò. Quello che fece allora e che fa adesso lo prova . A Milano si mise subito, da quel bravo uniLario che egli era, a contrariare l' unione della Lombardia col Piemonte. (3) I municipj Lom- (3) È nnto quanto i Mazziniani, gli Apostoli dell'Unità, combattessero conlro la fusione del J...omhardo-veneto col Piemonte. Basta leggere l'Italia del P(lpolo giornale di Mazzini per conosrere, nella sua p(llemica contro l' Avvenire d' Italia, quanfaccanimento ponesse la setta nello spargere nuovi odii e rancori onde più dividere e stra-

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