L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-- 12enormità inestimabili. Per istrappare le loro libertà da governi deboli benehè assoluti di forma, bastava per gli Haliani il diritto di petizjone senza che ci a{!giungt~ s~ero quello d'associazione politica, pericoloso pur anr.he fra i popoli politicamente educati. Sostennero questa massima scrittori popolari di mollo credito, Balbo fra gli altri nell<~ suL~ lettere politiche. ndle quali sforzavasi di tener fermi nella via della legalità e de11a moderazione, la sola cbe avesse fioallora condallo a buoni resultamenti, quei pazzi frenetici che a forza d~ improntitudini e di violenze volevano ogni cosa precipitare. Questi sani consigli fruttarono ai loro ::•utori, come suole, poco men che il disprezzo. Non ardi vasi a nrora da re a loro del retrogrado, ma s'incolpavano di timidezza e di troppo moderata moderazione. In questo tempo due differenze potevansi notare nel partito liberale: gli esaltati, giovani la più parte disposti ad agitarsi sempre ed a periglia rs i~ i moderati iotìn itivamente più numerosi. che pre,,edeodo il perir.o1o dovevano ritenere il moto troppo precipitoso e seguitare con perse- ' 'eranza a conquistare le libertà costituzionali. Questa divisione noo era però una scissura ; umori diversi eran quelli ma non contrarii tìno alla rivoluzione di Milano e la guerra di Lombardia. Dopo di ciò a~evolmeote si vide quanLo savio politico fosse l'autore del Primato e gli amici . suoi i quali, checchè avessero detto i lor~ predecessori, avevao voluto sempre subordmare le questioni di libertà e di interno riordinamento, fonti di discordia continua, alla que-

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