L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-10acremente quei nova tori che sussurravano parlamento e costituzione. (1) Questa parola poi, francese troppo e rivoluzionaria, scandalizzava le pie orecchie del Professore Pisano devoto al Principe e al Papa. Quuntum mutatus ab Ulo' Nel gran partito liberale manifestavasi il tarlo che lutto dovea con~umare. Erano pochi spiriti impazienti della lenlezza colla quale proce- (1) Il Mon!an elli era tanto lontano pcrfin dal pensiero della Costituzione, che quando si cominciò a susurrare queste parole , gridò fortemente allo scandalo nel suo Giot naie l' Italia. Nel n. 16 confuta il Debats che nelle dimostrazioni falle nell'agosto c nel settembre vedeva una cospirazione dci radicali per chiedere la Costituzione al Granduca. Nel n. 17 poi si dice che insistendo sulla Costituzione e volendola sostituire alla Rifol'ma. era l' islcsso che deviare dal santo scopo lutto italiano che i liberali italiani si eran proposti. Il desiderare una Costituzione alla foggia di quelle imitate dallo slraniéro come si desiderò ne l 1821, sarebbe cosa antinazionale; e ne annovera le ragioni. Il Guerrazzi, dopo la concessione della Guardia Civica , pubblicò un opuscoJo in ti. tolato al Principe ed al Popolo; nel quale in fondo dimoslra\'a che quella Guardia non era nulla se non avesse avuto a difend ere le Ì5tituzioni che i tempi chiedevano, che era q11anlo a dire la Costituzione. Si d ice che il Corsin i governatore di Livorno, vedendo già quali umo. ri covassero specialmente in quella città, la chiedesse risolutamente a l Granduca. I Giornali l' ltalin e la Patria ed allri gridarono ·che ciò non po~eva esser vero· che il Corsini non avrebbe mai commesso tale impruden~ 1.a, e pubblicarono una lettera del Corsini medesimo nella quale srncntivasi quella voce.

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