Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

58 projettili dannosi. I no~tri -ragazzi erano anche essi pronti ad inseguir le bombe che ci. cad-e"s• sero vicine e annegarle nell' acqua o spegnerne · Ja miccia. Molti stavano perciò già disposti sui tetti. La terribile r:ninaccia del Radctsky era divenuta così il desiderio, l'aspettazione dc' fanciulli, che s' impazientavano del ritardo delle bombe perchè non potevano mostrar l'abilit~ di raggi ungerle. Qualcuna cadde difatti , e la più micidiale ruinò una: casa a San Marco·, con perdita di va-- rie persone. Le altre finirono o in giardini, ·o su piazze, senza notevole effetto. Chi non vede in questi fatti la mano superiore , non conosce il valore e la potenza della fede! Forse in quel momento le JabLra di PIO IX , informato del nostro pericolo, mormoravano una preghiera per la nostra salvezza; e qual preghiera può salite a Dio più accetta di quella di PIO IX 1 . ..

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