Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

47 nello stesso ex·convcn,to, e custodite dalle g'uardie di polizia' · le q~ali al venir della burrasca popolare si posero sulle difese , rrta alla vittoria de' nostri nu1la pitt resisteva. · Fu detto : ora tutti a San Sirhone! E chiun~ que ave v~ armi da fuoco, corse intrepido alla porta Ticinese. Non restava pitt dunque clw ]a presa di ques to circondario per compiere il trionfo sulla Polizia.; ma era questo appunto il piì.t ard tLO, per Ja ' comrnunicazione in cui 'è colla caserma generale di ttuesto vilissirno corpo. Eppure non si indi Gtreg~iò·. ·La por ta. era scmichiusa; la truppa {;)rtc di .8oo uomini lavorava di tradimento e di sorpresa. Cacciava fuori fucilate c indietregg iava. I nos tri ri ~eve - . vano freddamente i colpi c s'avanza·vano. Il combattimento era durato piì.t ore, quando io stesso fui testirnonio del piLt nero dc' trad imenti . Rihoccava piene di popolò il Carobbio, la via di San Simone, e le vie che v'affluiscono, Noi avevar1w campo di ammirare il valore non solo della plebe, che or.a è tutto, ma di cptegli stessi che a ca po del govemo solto rnoclcllo di glm:ia c di fatti. Il con te Vitaliano Borromeo, quel che s'.era strappa to dal setìci il toson d'oro, pcrchè macdtiato delle stragi di gennaio, quegli che forma· da tanto tempo t: odio dichiaJ'ato degli .Austriaci (') ; era ' ( :; l . 11 Pùlizia austriaca, sempre int enta a ~ c rrtli•

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