Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

46 combattimento fra i Cro~ti ed i ROStri' .cade in potere del popolo. Anche la caserma di San Celso , collegio de' Cadetti imperiali, era uno de' punti desiderati dalla nostra legione. Ma il cannone piantato dinanzi ad essa veniva così furibondo, che le palle giungevano di là a guastare le case della Maddalena. Sono incalcolabili gli squarciamenti che quegli eno'rmi proiettili, gittati con tutta violenza, facevano nei muri e negli edifici. Le barricate più robuste cedevano alla potenza del cannone, ma non palpitava i], petto dei · Milanesi. Da due giorni tremavano le case sotto l'azione delle palle c della mitraglia; c già stavano a terra alcune vittime, quando si dçcisc che il quartiere Lisognava prenclerlo. Fu a tal uopo costruita una trincea mobile di fascine· ed altre n-.taterie sofìci .e impiglianti, c dietro f{Uella s' appostavano i più arditi, mentre da altre file di valorosi, addossati alle pareti laterali del corso di San Celso, si posero all' attacco. Sono fatt'i questi da immagin~rsi , più che da polcrsi ·descrivere ; c quanti miei amici vi si ·mostral'()no eroi ! . .Ma una vòce gridò: Chi ba armi.cda fuoco, a Sant'Ahtonio ! Trattavasi di assalire il lll Circondario d i Polizia e la Pretur~ Urbana , tutt<! due riunite

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