Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

45 dati da questa razza di geute, cd ~il circondal'io J r udla via -degli Andegari; colJa solita opposizione c il solito coragg.io riescono vittoriosi. Prigionieri quelli che non ponno fuggire; si troY::mo armi e fucili, si demolisce ogni uscio, ogni fìncstra , c si lascia intatto tutto il resto. Da lì al1' uffiCio del Genio son pochi passi~ onde il palazzo è circondato dai nostri vincitori a colonne , a picchetti , a gruppi lo si assale henchè formidabilmente dilcso. Qui stam1o gli uffìciali pitt esperti nella fortificazione , il luogo è qui già per sua natura fortemente rinvigorito; il fuoco ne esce a spavento, ma i nostri Jo guardano coJJa freddezza di chi al disopra {Iella vita co!Joca l' onor del trionfo. · Nè manca l' ardimentoso che tra le palle s' avventa contro la porta c v,' appicca il fuoco. Eroica azione che renderà per sempre immortale il nome di Pasquale Sottocorni ( 1 ); tanto fortunato da uscire illeso del pericolo a cui s'era esposto coUa morale certezza deJia morte. Il suo nome vivt·à unito a quello di Winkelriede e di Pietro Micca. Il corpo del genio dovette cedere , c poco tlopo le armature degli ufficiali e di t6o soldati passavano nelle mani del popolo più meritevole di portarle e più valente nel loro maneggio. An, che la caserma di s. Apollinare, dopo "l4 ore <li ( 'l) Quel desso che jed Uiìciva dalle carceri col Ravizzll, prtg. 5~.

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