Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

ft·2 Poco dopo, un altro annunzio dicr va, cl~e aoi eravamo vittor·iosi ma ancor poveri d'armi, e il nemico vile ma ancor formidahil e, sicchè ~ i pregavano di nuovo le terre e le città lornbardc ad armarsi, a costituirsi in compagnie civiche di 5o uomini ciascuna col proprio capo , e veuire in soccorso nostro. A tutle le cillà e a tulli i comuni del regno Lombardo-Veneto. 1\lilano, vincitrice in due giomi . è l.utlaYia qu~ ,; i .inerme ~ ancora eÌI'cQndnta da tm amma sso di soldatesche avvilite, ma pur· semp1·e for'nlitlahili. Noi gettiamo dall e mu..a questo foglio per chiamare tutte le città e tutti i comuni ad nrnu•r si inllnllrllinent•• in guarrlia civica fttcendo capo alle punocchie, come ~ i fa in l\lilano, e ordimmdosi in compagnie di 50 uomini che si el eggeranno ciascuna un cornandnnte ,. provveditore, per' accorrere ovurHJUC la IU'eessitli della dife~a impone. Ajulo e Yiltoria. W lTAUA -W PIO IX Un altro taceva >ìapcrc che era stata costituita una reggenza provvisoria, c che la patria, consacrando ai poveri i tesori che l'ambizione, o l' interesse de' monarchi aveva fino ad oggi usurpato , adottava i bambini degli uccisi e la. cura dei ferili. I... e promesse e la rcggctna ~rano espresse in cpws to proclama :

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