Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

29 aveva lodato i Milanesi per là l t~ ro costanza . Non parve che h storia ' passata confc -r llwssc totalmeulc questa bella lode, e vi fu chi ne rise. Ma non avrà ri so ch i sarà stato spettatore del modo violento, cos tante , frerldo con cui fu investita la direzione generale della polizia. Il coraggio fu coronalo! Si cercò di Torresani, non <.:'era; di Dolza, non c'e ra; fu sparsa voce che si fossero salvati la n'otte antecedeute fuor di Mllano. Molte carte non si polrrono sottrarre a ll' espansiva esultarl'za dei vincitori 1 e fu ma le, poichè que' documenti avrebbero dovuto essere Ja più bella matcr' ia su cui ed iGcare la sto ria della caduta polizia. Dio! quanté lellcbrc, quanti raggiri, quante cabal e, quanti delatori sarebbero parsi al!a luce!' ( r). (l) Ora so ch'e alcuni 4li qnesti libri segreti sono in mano del go·verno provvisorio. lvi molti nomi ehe an- (Jranno nlla pubblica disappr•ovazione , molti reint~ · grati. Le note sori'o presso a poco tali : N. N. bisogna gù<~dagnario cogli impi'l'ghi' ; N. N'., bisognoso di danaro , si può vincerlo con quesro; N. N., vanitoso, sia . attiratt) cogli onori. Snl conto di mio frarello Ce-· sare , il qual e hll tanto soffer'to con prigionie ed e-;ili0, e pel quale io pure fui sottoposto n ri gorosi procPssi , CO· me sospetta to èo'mplièe del111 sua f~1 ga il 2 1 gennnjo 1Ri8, stnnno al gove rno due note : nno lo !fn<llifica : Jler" capo de' liberali, ed impossib'ile ad es-sere sedotto; - l' altra dice: Cesare Cantù bisog'na perder/o in oyni mm~i,·ra u~>Hrt puMr1irn op ini(Jil " J.H'I'~so· i .çrw'Ì· rouc it ·

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