Antonio Ulrico - Cinquanta motivi ... che la fede romana cattolica sia da preferirsi ...

ro, e non s' ignora ch' erano già prevenuti dalle Joro opinioni orgogliose, voluttuose, e desiderosi d" una sfr enata libertà. La confessione di essi non fu accettata se non da alcune città e da alcuni principi, e da al· tri fu rigettata. Ella fu di brevissima durata , imper· ciocchè fu soggetta a mollissimi cambiamenti sì che ora non rassomiglia a se medesima. Considerando dun· que lutto ciò , ho stimato per lo mio meglio di non seguire le risoluzioni di siffatti concilii, ma le venerande decisioni de' eoncilii cattolici. RIFLESSIONE XLVI. Mi posi indi a considerare la coscienza dei cattolici , e quella dei riformati. La coscienza è un effetto della ragione , per la quale conosciamo i l lecito , ed illecito; cosa sia da farsi, cosa da non fare, ed è però la vera ed immediata norma dell' urna na volontà. Ora si ponga mente quali norme di rettitudine dia la cattolica religione, quali l' ~terodossa. Le regole di coscienza che dà la prima sono queste. 1. Si dee fuggire ogni peccato. Appartiene al nostro arbitrio il peccare o fuggire il peccato con la di· • • VIna grazia. 2. Tutti i peccati mortali meritano la pena eterna ed un solo basta a dannarci. 5. Se si dovessero guadagnare in peccando tutte le dovizie del mondo non è lecito il farlo, anzi sareb· be meglio di morire le mille volte che commettere il più lieve peccato. 4. V erta nno da Dio minutamente sindacate tutte le umane azioni, ed anche le inutili parole. 5. Se alcuno è caduto in mortale reità , non gli rimane altro che penitenza o inferno. 6. Una straordinaria opera buona merita la felici-

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