Salvatore Barzilai - Contro la Triplice alleanza

- 22Noi avevamo, a buon conto, per l'indipendenza della Albania, per la quesfione a•lbanese, un interesse supremo, questo : che l'Albania fosse effettivamente internazionalizzata; 1garanzia di tutte le potenze per I' indipendenza dell'Albania, perchè solo per questa via le sorprese dell'intimità, che volgono in diffidenze o in inimicizie, possono essere sventate. Ora, sia consentito dire al ministro degli esteri ed al presidente del Consiglio, che questa internazionalizzazione scritta su la carta, in fatto si è tradotta in aspro dualismo, che fa tornare alla mente la storia del condominio austro-tedesco nello Schleswig-Holst~in. Anche allora non erano il presidente dei ministri austriaco e quello tedesco che ingarbugliavano J.ecose : era il signor Manleuffer, governatore prussiano da una parte, a cui si rimproverava la sua attività soverchia; e il signor Glanzend, inviato austriaco, dall'altra, al quale si faceva eguale rimprovi;ro. Bismarck parlava del!'opera di costui, che scuoteva l'unità dell'amministrazione delle due potenze e comprometteva la pace d'Europa; e così reciprocamente dall'altra parte; gndi; si dovette venire a quella famosa convenzione di Gastein per la distribuzione dei raggi di influenza. Ma le gare, le gelosie, i confliUj non cessarono per questo. E, mentre si discuteva se o no un principe tedesco, un Wied, un Augustemberg, come si chiamava allora, dovesse avere effettivamente il potere in quel paese, k due alleate, un bel giorno, si trovarono di fronte a Sadowa! La storia non è mai stata maestra della vita, ed è per questo che si ripete sempre. Tuttavia non è inutile ricordare. Intanto. alle Delegazioni austriache un deputato socialista, Ellenborg, con molta indipendenza di spirito, e, diciamolo pure, con molta amicizia verso di noi, diceva : fate, fate l'indipendenza albanese per l'Italia e l'Austria; ma, passata la luna di miele, badate che il più piccolo successo economico dell'Italia, date le prevenzioni del militarismo austriaco, sarà considerato una sopraffazione e un tradimento. Ed egli dimostrava, per quanto non fosse uomo esperto delle cose segrete della diplomazia, BibliotecaGino B1dnco

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