Salvatore Barzilai - Contro la Triplice alleanza

- 10 ..- E siamo al congresso di Berlino. Il secondo delegato tedesco, conte von Btilow, dice al conte Corti : Ma non vi parrebbe giunta l'ora di andare a Tunisi? E il conle Corti ha una risposta che è più precisa delle altre : Ma ci volete mettere in cattivi rapporti con la Francia? (Dal discorso parlamentare del I 2 giugno I 90 I). Tunisi fu un fatto grave; e fu tanto più grave in quanto che (anche qui la storia ne dà la genealogia molto chiara e molto istruttiva) fu di creazione francese ma di ispirazione tedesca. Con la occupazione di Tunisi la Germania cercò di gettare le basi della futura vagf-\eggiata alleanza ; fu il cancelliere t~desco il quale incitò la diplomazia francese a maturare ciò che era nelle sue intime aspirazioni. Dunque il fatto fu tale da costituire non senza ragione, a quei giorni, uno dei coefficienti principali della politica della triplice alleanza che noi coscientemente combattiamo. La situazione di allora tra anche più grave e complessa. L'Austria minacciava palesemente il nostro territorio, perchè la politica interna dell 'I talia non si era abbastanza sommessa alla politica estera. E noi fummo condotti a Vienna per una dolorosa necessità. Voi sapete in quali condizioni siamo andati a Vienna; non solo fu imposto quell'itinerario per arrivare a Berlino, non solo fu imposta la divisa, non solo appena l'ospite regale aveva lasciato la capitale dell'Impero, nelle Delegazioni austriache il barone Kallay usava parole di disprezzo, che si dovettero poi far rettificare nei comunicati ufficiali dell'Agenzia Stefani; ma fino allora si meditava di negare ciò che nei rapporti civili dei comuni cittadini si usa dr compiere : la restituziont della visita fatta dal Re d'Italia. In questa situazione andammo a Vienna; ma fu punizione meritata (oso dirlo) della nostra politica precedente. Un popolo che in tali condizioni stringeva l'alleanza, un solo pensiero avrebbe dovuto coltivare : far giungere il giorno nel quale da questa umiliazione potesse riscattarsi, fare una politica la quale avviasse almeno a rivendicare la sua libertà d'azione, trovarsi un giorno faccia a faccia degli alleati non in veste di nemici, ma come uomini che delle loro minacce e della loro tutela non Biblioteca Gino Bianco

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