Luigi Einaudi - Preparazione morale e preparazione finanziaria

-16- I li.ardi c~e 9uèsto diahz~.ayeva emesso. I~ sostan2a ~ernz10ne s1 riduce a sost1tmre ad un prestito forzoso ed infruttifero, come erano i 5 miliardi di biglietti, un prestito volontario e fruttifero, come sono i 5 miliardi di titoli di de• bito pubblico. Già con l'emissione dei .5 miliardi di biglietti a corso forzoso lo Stato aveva raggiunto l'intento del prestito che era quello di creare a proprio favore un diritto di usare una certa quantità di derrate, merci, munizbni o di giovarsi dei servizi e del lavoro della popolazi.)ne fino all'ammontare dei 5 miliardi; ed aveva creato un corrispondente diritto di credito verso sè stesso in coloro che avevano venduto le merci od i servizi. Il diritto di credito era però rappresentato da un titolo, il biglietto a corso forzoso, che per il singolo creditore ha l 'inconveniente di dover essere accettato per forza, di non portare una scadenza certa e di essere fruttifero, e per la collettività di essere cagione di deprezzamento nel medio circolante; laonde è opportuno sostituirlo con un titolo di debito pubblico, ripartito fra coloro che hanno disponibilità di risparmio e volontariamente vogliono far credito allo Stato. L'operazionesi può ripetere e l'una si può In• castrare nell'altra. Se la guerra continua, l'operazione si può ripetere una o due volte, facendo ogni volta precedere al prestito volontario e fruttifero il prestito forzato nella forma delle emissioni di biglietti, il quale crea altresì lo strumento per il versamento dell'importo del prestito. Finita la guerra lo Stato si trova con un carico di 5, 1 O o 15 miliardi di debito propriamente detto; ma può abolire il corso forzoso, perchè ha già ritirato tutti i biglietti emessi in quantità esuberante, durante la guerr~, oltre il qu~n,- titativo sufficiente perchè la carta possa circolare a panta con la moneta d'oro. B blioteca G ro Bia'1co ·

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