Mario Alberti - il tornaconto della nostra guerra

- 16 - certa età che generalmente si arriva .ai posti diretti"ll\ cosi che il ripiego non offre difficoltà insuperabili. -~a scorta dei disoccupati dà il mezzo di rimpiazzare i vuoti e la mano d'opera senza lavoro ne ha così vantaggio: D'altra parte lo Stato, con i sussidi alle famiglie dei richiamati, provvede al mantenimento dei parenti dèl soldato industriale, che non hanno, come gli agricoli, la capacità di nutrirsi da sè, continuando i lavori campestri. Le ordinazioni colossali per l'esercito ravvivano, infine, l'attività delle fabbriche, le quali alle produzioni di pace, ristrettesi per i diminuiti consumi, sostituiscono le produzioni di guerra. Una serie di opere pubbliche dà occupazione a quei disoccupati, i quali, nonostante la rarefazione della mano d'opera causata dai richiami, non riuscirono a trovare lavoro. Il contraccolpo economico della guerra sulle industrie è sensibile, per la disorganizzazione che transitoriamente provoca e per i maggiori doveri che addossa allo Stato. La popolazione agricola ha, invece, poco danno dalla guerra, che, se mai, facendo salire i prezzi dei generi alimentari, ne ingrossa i proventi. Quindì il paese economicamente giovane, il paese agricolo, può affrontare più a cuor leggero una guerra che il paese vecchio, prevalentemente industriale. I neutralisti non avrebbero potuto escogitare stramberia più sciocca di quella della scarsa resistenza bellica di una economia relativamente giovane (in confronto all'inglese ed alla tedesca) come l'italiana. 11 nostro tipo economicoe la guerra. Giova, a questo punto osservare, che il tipo agricolo assolutamente puro, quantunque di gran lunga superiore a quello esclusivamente industriale, in quanto ad indifferenza economica di fronte all'urto bellico, non rappresenta tuttavia, dati i bisogni della guerra moderna, il Biblìoteca G no Bia'1co

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