Pensiero e Volontà - anno III - n. 16 - 10 ottobre 1926

376 PENSIERO E VOLONT.A.' .. informatiYo, è1ua&i esclusivam.ente letterario e suppone un lettore già al corrente e bene informato in ant~cedenza: può passare come articolo di varietà in una rivista, ma non pare a posto in una enpiclO'pedia. Vi si trova qua e là qualche affermazione discutibile. Ho parlato della voce « anabattisti ... »; ebbene, questo tipico ed eroico episodio di ribeUione popolare, annegato nel sangue di tanti martiri, n:i sembra liquidato un po' troppo leggermente, alla svelta, e con parole 'ingiuste. Sull'azione diretta, non capisco 1perchè la si fa figurare come un contrapposto dell'insurrie ... zione, od un sostituto di questa, mentre non ne è che una forma, un modo, un mezzo .... Ma, ripeto, aono nèi inevitabili che potranno e~ere eliminati in seguito, in successive edizioni, specialmente se il •pubblico v1 concorrerà denunciandoli agli ec11tori, suggerendo modificazioni, aggiunte, correzioni, ecc. Questa, intanto, si può considerare con:e il primo abbozzo di un grande edificio: i rifinimenti e gli abbellimenti verranno po( Una osservazione, e poi ho finito. Alcuni autori hanno la lodevole abitudine di aggiungere, in calce ai loro articoli delle indicazioni bibliografiche sulle opere più im,portan ti da consultare sul1' argomento trattato. Ottima éosa ! e sarebbe bene che la redazione dell'Enciçlopedia seguisse, e consigliasse di seg'uire, una così buona abitudine, almenq per tutGe le voci più importanti. LUIGI FABBRI. MARIO BoTURI·: (Vigilia - Roma). ln q1testa riv1sta, che è risorta per sostenere in seno al ·partito repubblicano, contro hl corrente che vi prevale, una corrente di m,aggi-0re i ntransigenza (noi da fuori non siamo <'On1pPtenti a giudicare della bontà del m-etodo polemico adoperato) Mario Botturi scrive un simpaticissimo articolo per dare al -repubblicane-simo una interpretazione che si potrebhe dire anche cc Tendenzialn..ente » anarchica. C4e cos'è intatti i',antistato da lui propugnato se non una tendenza alla negazione dello Stato? Su ciò eh.e egli affern1a come dato di fatto più d'una obiezione vorremmo fare. Per esempio, noi non crediamo che lo cc stato piccolissimo », il governo-repubblica, e la democrazia diretta, ançhe se possibile con1'è s?gnato, possan realizzare nep- • pure l'antistato; e ci sem.bra non lieve errore mettere tra i d0;ttrinn rj di tale antistato, sia pure in senso più che relativo, il Mazzini, -per cµi non sarà mai troppo grande il nostro rispetto, ma che ebbe una concezione de11o Stato tutt'altro che antistatale. Biblioteca Gino Bianco ~la se prendiamo le idee del .8-0tturi come idee sue prospettantesi sull'avvenire più che interpre.. ·tative del passato, allora esse c1 fanno piacere pe1 .. chè le sentiamo meno lontan~ da noi; per lo meno convergenti, ~iu pure a distanza, verso il fine che noi ci proponiamo. Eooo infatti come egli chiarisce la sua idea; « L'idea repubblicana rappresenta di fronte al .. 1a statolatria, la dottrina politica, e sociale del1' Antistato; in altre parole: di fronte al paternalismo e al parlamenta.rismo, che fa del popolo un minorenne che deve attendersi la sua rede11z10.. .ne e non conquistarsela con le proprie forze e secondo la propria volontà e attitudine, la, ·affermazione piena. e integrale della. sovranità popolél.re, . cioè rhffiisa ed espressa in rnoclo egiiale e perm,a. nente in tiitte le classi del popol.o, attuata attra1;erso le aiitonomie pol-itiche ed econoniiche. In sintesi. di fronte alla deificazione dello Stato corue il solo organo capace di p.rovvedere ai bisogni della so~ietà., !'" affermazione e l'esaltazione dell'individu,), non entità fine a se ste~sa, n1a come la più alta espressione della realtà umann e perciò eo1ne il fine e la ragione della società, >,. E più appresso: « Il ·repubblicanesimo costituisce la <lottriua politica E, sociale dell' Antistato, diffuso in ogni centro capace di vita e di iniziatiYe autonome: oc- · corre e;he questa è la sola dottrina italiana. non sol-0 per il f}ltto che i suoi artefici (Mazzini, Cat- , tanoo, Ferra1i, Bovio, Ghisleri, ecc.) furono gh unici grandi •politici dell'ltalia contemporane&, ma perchè essa è stata creata jn rapporto aUll natura italiana, è germinata dallo studio dei nostri problemi e delle nostre più belle tradizioni <'ivili. L' ,1 vvf)nire dell' I tn lia è strettamente connesso alla demolizionè dell'attua.le, sen1pre pii1 yasto e r:omples o, orclina1r..ento statale~ al probl~mn, in altri tèrmin1. dell' Antistato: delle forze che (li.- venti il governo di s~ medesime si raggruppano per iJ comune bene per for1nare una entità unica operante con intenti e mezzi comuni. Perchè neSsun partito è in ltalia, oltre quello repubblicano, partito cli dem-ocrazia, dato che questa in quantu è il si~ten1a politiic-0 in cui il governo esplica una funzione non un potere, coordina non soff()('a, dirige non comanda, ·utilizza. tutte le forze senza aprioris1ni, vresi,,ppone '1111a orga111:zzazione_ 'Tlat'llrale e razionale della società per cui il. popolo sia libero di manifestarsi. e di educarsi attraverso l'esercizio continuo e intiero effettivo dei suoi dirtti, esercizio che è il solo mezoo per re'fl:derlo sempre più atto ad esplicarli. Antistato: attorno a questa idea ~rn~onio$amen- '

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