Pensiero e Volontà - anno III - n. 16 - 10 ottobre 1926

PENSIERO E V0LONTA' 373 .con noi? Ti ~accoglierelllO col ip~ù grande .affetto senza il minimo t,entativo d'imbalsa- . maz1one. Parigi, 20 agosto 1926. E niagari fosse così solo i7l · agosto I · E. ~I. fra Libri e Riviste OLIVIERO ZuooARINI: Esperienze e Solu. zioni. - Edit. Libreria Politica Moderna Rema. 1926. - L. 10. Questo a me pare veramente un libro prezioso per tutti coloro che, torIDJerntati dalle ansie del giorno per giorno, presi dalle piccole necessità della lotta quotidiana, assillati dalle questioni lparticolari più preoccupanti, perdono ,di vista il problema generale che inteDEssa tutto il popolo italiano e corrono il rischio di sbandarsi dietro soluzioni provvisorie immediate apparenti e contraddittorie, è di perder di vista l'interess.2 più vasto del domani. Io .consiglierei la lettura di questo libro anche .a tanti ohe vivono a,H'estero, che da fuori non hanno più una ,esatta v1s1one della situazion 1 e italiana. A me sern:bra che, al di sopra della cronaca spicciola, e con quella prudenza e cautela -di lingua~gio che sono imposte dalle çircostanze -e che del r•Esto danno un maggior senso di serietà -e solidità alle cose dette, la situazione italiana attuale sia presentata dallo Zuccarini col 1naggiore spirito di verità, senza essere deviato da un otti1nis1no ta,cilon1e1che preparerebbe gravi di:- sillusioni, 1na anche senza l'esagerazione opposta d~ un pe simismo che scoraggi e debiliti. Al contrario da queste pagine scaturisce un forte senso di fiducia in un avvenire non lontano, che può giovare a rianimare gli uomini di buona volontà. Il libro consta di tre pa.rti: un esame retrospet. tivo della esperienza dello Stato liberale, una analisi della situazione attuale sotto lo Stato fa,.. scista, e il prospetto d'una. soluzione futura in se,nso repubblicano de1la crisi politica che stia- . mo attraversando. Dal nostro punto di vista Je prime e.tue parti sono le 1più importanti: sono le parti che mi han fatto dire più sopra che si tratta di un libro prezioso. La· terza parte, naturalmente, è importante anch'essa; ma essa costituisce più un material1e di discussione che di osservazione opietti- \!a. In· quanto in essa l'autore propone il suo prograrn·ma repubblicano, eome mezzo di soluzioliotecàGi o Bianco ne E chi di soluzioni ne crede possibili altre mi- . gliori non. può, naturahnente, considerare questa parte del nbro con lo stJEsso interesse delle altre due. Nè si deve escludere, del resto, che tra le varie soluzioni « statali » che si propong<>no, quest,a ctello ·zuccarini ap1 paia delle migliori, ·~·po ·sa davvero rappresentare un do1nani più buono. ì\rla noi anarchici sia1no tratti a dubitare molto deHa sua possibilità pratica in quanto· la coesistenza dello Stato e dPl Capitalismo è destinata a frustrare gran parte delle SP'franze che lo Zuccarini vi ripone. A ben pensare, anzi, è prop~·io qui il lato debole, la lacuna, del libro: che vi si prospetta l'uscita dalla s1tunzione attuale senza ocpuparsi del grave problema economico, val:e, a dire del1,a necessità che ad una sufficiente libertà politica vada congiunto l'appagamento del bjsogno di liberazione eoonon1,1ca se1npre pit1 sentito dalle masse lavoratrici. Giacchè ci sono a notare i punti un po' crifacabili di questo libro, dirò che forse lo Zuccar1~11 esagera nel denunoiare qualche colpa dei socialisti (che pure ne hanno non poche); e nort mi sembra, per es., ch:e· tra il riformis1no dì quelli ed il corporaz1onjsmo dei fasc.isti vi sia quella somiglianza o quella relazione che ci vede Zuccarini. Il q;ua.le poi esagera in senso op1 posto quando riconospe un « sincero idealismo » in D' Annunzio 1 e· nel suo polpettone chiamato la cc Carta del Q11arnaro >> -- anche se questf" abbia avuto dal D'Annunzio Qualcosa di più della semplic~ forma le'tteraria esteriorA l\ifa questi sono nèi di carattere del tutto secondario. Il valore del libro non ne resta sminuito. Lo studio della formazione, apogeo, decadenza e disastro della Stato liberale italiano è ciò che d; meglio poteva scriversi in un numero relativamente così piccolo di pagine. Il concetto principale, che deriva dall'esame dello Zuccarini (e in ciò io sono molto d'accordo con lui) é che il f ascismio non sia punto una antitesi del liberalismo statale monarchico. bensì una sua derivazione. una conseguenza, l'ultima sua espression~. Lo Sta~ itahano sorse al suo tempo non altro che come allargamento dello_ Stato piemontese, il quale, poi che la pressione •popolare riuscì alla conquista della costituzione, si calcò sul modello francese detl'epoca di Napoleone llI, il crua1e non concepiva il parlamento che come uno stru1nento di più in mano del governo. Tale oostituzione non tenne conto della volontà degli italiani, fu impc:5sto P,Ér diritto di conquista: risorg-imento, ma solo a Inetà; annessione, non liberazione. L'esoonziaJe 4el sistema era nella prevalenza assoluta assei?:nnta

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