Pensiero e Volontà - anno III - n. 12 - 1 agosto 1926

280 PENSIERO E VOLONTA· -------------------------------------·-------- * * * C'è un po'· dappertutto nel mondo un gran :numero di superstiti dei progroms ucraniani. Parigi ne ospita molti, tristi -e silenziosi. Li si trova facilmente se un,o si dà la !Pena di cercar li : quasi tutti han conservata una specie di stimmate morale o fisica, mantenuta dal ri- .cordo della rovina e dalla morte intravista nella fuga. Vi è un rifugiato che può citar,e undic1 membri della sua famiglia uccisi dagli .anti- ·sem·iti. Un giorno a Tel Aviv, servito a tavola da una giovanetta dì una quindicina d'anni, fui coipito dall'espressione c11ipae seria del suo viso. Il mio vicino mi apprese che qualche mese prima era stata violata. selvaggiamente dai cosacchi al pari di sua madre la quale era stata pqi sventrata sotto i suoi occhi. 1 Gener.almente quello che vogliono ora questi su1perstiti è i'oblìo, la calma, l'isolamento moriale. Questa è del resto l'attitudine secolare delle popolazioni ebree di fronte alle aggressioni selvagge degli antisemiti. L'•ebreo orientale è fatalista, sottomesso al -suo destino qualunque esso sia e, diciamolo, poco esperto .al maneggio delle armi omicide. L'·ebreo non versa sangue. In Palestinia da set- . te anni che funziona il mandato inglese, non vi son•oistati, io ~redo, più di tre casi di ag- :gressione sanguinosa da parte di ebrei. * * * ·E nullameno ecco che un dramma istanta- ·neo -e fatale avviene a ~arigi. Non ci spetta di dire ·cosa che possa invadere il campo giu- ·diziario. A·bbiamo v,oluto soltanto mostrare :l'atmosfera .nella quale possono !Prodursi si- ' rriili fatti. Immaginate un uomo giovane, istruito, pieno di un idealismo amaro, che ceroa in un lav•oro manuale la sua sussistenza quotidiana: ·Spinoza puliva vetri ottici, questi ripara gli ·orologi. E mentre lavora pensa al suo destino, ·a quello qel1a sua razza. Egli è fortemente indidualista e - sen2ia ·che in questo vi sia per lui la menoma contra-- dizione - irresistibilm,ente attirato dalla soli-- ·darietà ebrea. Egli ha perduto ogni legame con un paese ·che fu così duro per lui fino all'adolescenza: egli ha visto il focolare dei suoi invaso dai cosacchi brutaH, egli è fuggito ed è stato accolto ·.dalla dolce Francia. Ma questa è attaccata, B•ibliotecaGino Bianco egli offre 1a su.a vita per difenderla, egli il senza patria, l'errante sulla grande via della sventura. Egli è ferito gravemente, guarisce ... e riprende il suo sogno dolor•oso. Poco .a poco un 'idea fissa s'impadronisce di lui. Vi resiste egli? o al oomtrario l'alimenta con una voluttà terribile e solitaria? La giustizia alzerà questo v,elo. FERNAND CORCOS. Personale O. L., Nall)oli. - Non dar retta .. Io non manco mai di rispetto a nessuno, specie se in casa mia; come pretendo che non si man-· chi di risipetto a me, nè in casa nè fuori. Quel tipo venne da me, si dichiarò compagno, si profuse in stucchevoli qichiarazioni di ammirazione, mi raccontò mille storie che mi sem·brar-ono più false che vere, e finì col domandarmi u1na lettera di raccomandazione ,pei compagni. Io cercai <li schivarmi, ,e poi, siccome lui non voleva capire, gli dissi chiaramente: cc iM.a insomma, io non s,o chi tu sia. Come mai potrei onestamente dire che ti conosco e raccon1a1 ndarti come un buon compagno-? ». A1lora l'amico cambiò tono •e mi rispose: « Già, voi siete gli anarchici colla tessera. e tu non mi riconosci perchè non ho tessera. Ma io sono individualista... •e me ne frego ». Io con tutta calma gli spiegai che in realtà noi di tessere di riconoscimento non ne usiam•o e principalmente perchè temiamo che la polizia le sequestri e poi se ne serva ai fini suoi; ma che del resto io -non vedo nessuna _ragione di principio che impedisca ad un anarchico di avere una tessera che attesti ' non la sua qualità. di anarchico {chiunque può dirsi anarchico), ma la sua ap1 partenenza ad una data associazione di anarchici. E conclusi : << Ma tu che hai in orrore le tessere, per che cosa vuoi una lettera di raccomandazione pei compagni? Non sarebbe essa una specie cli tessera? •>>. Naturalmente non riuscii a persuaderlo - e sarebbe stato poco male. Ma egli incominciò a divenire insolente ed allora lo misi bellamente alla porta. Ora va dicendo che sono un prepotente. Lascialo dire. E. M.

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