Pensiero e Volontà - anno III - n. 12 - 1 agosto 1926

. , PI~XSIERO E "'\tOLON1A' rapporti ufficiali come purgati dei loro ebrei dai soldati di Petliur.a I progroms si fanno generalmente nel modo seguente: una banda si avventa sopra una città o un v.illaggio, si precipita a gruppi nelle case ebree n1assacrando tutti senza distinzionfl di età o di sesso, ed i1111Possessandosi di" tutto quello eh~ è !Possibile portar via. Fina.lmentP quella parte della popolazione ebrea che riesce a stuggire alla n1orte fugge senza saper dove va, ~P.nza ~biti., senza viveri, senza denaro. Uomini e donne si pigiano nelle sinagoghe· e sotto tettoie trovate vuote, colle labbra esan .. gui per la sofferenza, · senza osare :nemmeno lamen t:arsi. A rischio di far ribrezzo a qualunque uomo onesto, noi dobbiamo descrivere qualche carattere, che sembra incredibile ed è purtrowo vero, d1 queste tristi operazioni antisemite . Nel iPiccolo villaggio: di Durbovo, gli ebrei sono spinti verso un fosso dove li si fa cadere alla rin.fusa a colpi di sciabola sulla testa; a Mejigor1é vi furono 194 abitanti ebrei gettati ' nel tJume e ann1egati; a Proskuroff il 16 febbraio 1920 Simossenko ordina di impiegare solo l'iarma bianca e 1600 ebrei sono uccisi a colpi di sciabola e di baionetta nello spazio di quattr'ore; il 9 luglio un contadino porfava all'ospedale ebreo di Uman le due ultime vittime sopravviven~i della popolazione di Ladyjanka, ed -erano due ragazze orribilmente sfregiate a morsi di cui u.na aveva il naso tagliato e l'altra -un braccio rotto. Posterioremente si manifestarono delle malattie veneree, Erutto delle violenze carnali che quelle ragazze avevano sofferte. . A Ovrutch le truwe di Petliura erano sotto il {'ornando dell'hetman Kozirsyrko; il Pro--· grom c~inciò colla violazione di dieci ragaz- , ze ~bree; il 16 febbraio una delegazione composta di 22 membri del1a comunità eb'rea si presentò ,presso l'hetm.an · ~ssi furono battuti ~ colpi di nagaika, -obbligati a cantare delle canzoni ·ebree, dopo di che furono tutti uccisi Gli orrori di Proscurov furono commessi per ordine dell'ataman Simosset1Jko uno dei co- · . , mandanti delle truplPe petluriane, il quale cc aut,orizzava i suoi ragazzi a divertirsi durante qualche giorno »· I massacri furono eseguiti .a sangue freddo dai co~acchi., che metodicamente andavano di casa in- oasa burlando le loro vittime prima di uccider le. · Si violavano ed assassinavano i figli sotto gli occhi dei genitori e poi si uccidevano i genitori. Il massacro princi{Piava a un'ora dopo mezzogiorno al grido di cc Viva la santa Uiblioteca oraina ! Morte agli ebrei ! >> e finiva verso le sei quando « i ragazzi stanchi dal lavoro » rientravano nelle loro caserme colla musica in testa, per ricominciar~ l'indomani. Il 17 febbraio a Fictine, dopo aver chiuse e messe delle guardie a tutte le uscite della località fu appiccato fuoco alle case; vi fu... rono seicento uccisi e do,po finito il PTogrom non vi restò nessuno abbastanza valido per curare i feriti e sotterrare i morti. A Balle i distaccamenti di Petliura saccheggiarono la città portando· via tutti i beni nei t-reni n1ilitari; v·i furono 90 morfi e tutti i sopravvissuti dovettero fuggire nei cam[)i. A Kornine, nella notte del 20 febbraio, le truppe di Petliura in ritirata prelevarono u11,acontribuzione dj 200.000 rubli; dei soldati ubbriachi derubarono e violentarono la popolazione; i1 progrom fu rlll_)etutoil 27 febbraio; tra i molti ebrei uccisi vi fu il rabino, al quale fu aperto il ventre. * * * Il docum,ento ·che a:accontava quei fatti ed altri, che la penna si rifiuta a trascrivere, era firmato, oltre che dai delegati dellé II)Opola-- zioni ,ebree dai nomi francesi di Anatole· , France,· Paul Appel, (;h,arles Gide, Aulard, Lavisse, Pi-erre Mille, 4,lbert Thomas, a:bbate· Violet. Esso -enumerava quelli che avevanoconcertati ,quei massacri .per ordine di Petliura e di ·Gregoriev, e conchiudeva : « In :nome della coscienza umana, .in nome· della responsabilità morale di ogni uomo d.i fronte agli altri uomini, .i sottoscritti fanno aJ)IPelloa tutti i" popoli del mondo e più specialmente al IPOpoloif,rancese >>. Se ci è permesso di aggiungere qualche osservazione personale ia queste drammatiche testimonianze ricorderemo che in ul1 recente viaggio in Palestina, al « Focolare nazionale ebreo », abbiamo avuto occasione di visitare un villaggio composto esclusivamente di fanciulli, maschi e femmine, in numero- di 145, tutti sfuggiti ai progromi ucraniani e installati in questa parte ridente della Palestina dalla generosità <l'istituzioni private. Questi fanciulli, sotto la direzione di' due o tre professori provvedono a tutti i loro bisogni, isolati in mezzo a popolazioni arabe che conoscono la loro origine e li hanno sem[)re rispettati. Ognuno di essi potrebbe raccontare nella sua lingua infantile -l'orrore della tragedia; che. sotto i suOj occhi l'h:3 privato per sempre 9ei~ suoi genitori. ' / .

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