Pensiero e Volontà - anno III - n. 10 - 2. ed. - 16 giugno 1926

• • 228 PENSIERO E VOLON'fA' ---------------------------------------------·---- teri coercitivi e autoritari,. che non limitaJ le facoltà individuali . . Quest'ultima sarà ìn sostanza una orgam;tz.. .zazione anarchica, coµie è stata precon1zz~a =ne1 « .:Manifesto dei comunisti » con le par0>-- le: «Allila vecchia. società borghese, con le sue ,classi e i suoi antagonismi di classe, subentra una associazione, nella quale il libero svi- ·tuppo di ciascuno è la condizione del libero 'Sviluppo di tutti». E' noto che in altri scritti Engels e Mrrx accetta,·ano anche .Hl parula <<anarchia» per significare la estinzione del potere statale come conseguenza della abolizione delle ·classi. I.Jabriola avverte, in una nota, che ogni soci~lismo proletario· è ana,rchico; ma, che la differenza fra gli anarchici e i socialisti sta in ciò: che il socialismo prevede l'abolizione dello Stato come conseguenza della cessazione delle olassi, mentre l'anarchismo inverte ìl processo e fa dipendere la cessazione delle classi dall'abolizione dello Stato. .Non è così, v6ramente, ma a ristabilire l'esattezza della differenza fra le due teorie occorrerebbe una trattazione a parte, fatta lé mille volte del resto. Qui ci limitiamo a riassumere ciò che 'diee i r Labriola. ' Secondo questi, la società comunista sarà una organizzazione economico-amministrativa in vista della produzione dei beni economici. Orbene, per Marx, la libertà non è concepì- .bile se non in riguardo ad un a società senza classi; vale a dire è possibile solo in una società comunistica. Infatti, mentre nello Stato particpla:riata non è possibile alcuna libertà politica, nello Stato neutrale o liberale è ben" sì possibile una determinata libertà politica e religiosa, conquista innegabilmente grande della rivoluzione francese; ma questa libertà si arresta, :vien meno, sul terreno economico, · in tutto ciò che riguarda i rapporti fra sa• lariati e capitalisti. Lo Stato neutrale, la emancipazione. politjca, è un progresso storico, ma non bisogna confonder1a con l'emancipazione umana assoluta, che è possibile solo col coµiunismo. L'organizzarsi del capitalismo e il formarsi nel proletariato di ideali anti, borghesi fanno precipitare il castello di carta • dello Stato neutrale, e la stessa emancipazione politica. che pareva acquisita defi1:1itivamente, appare compromessa. Il sistema liberale non si ma:ntiene se non nei limiti in cui la libertà politica non contenga una minaccia per l'ordine economico esistente. Ogni minaccia d~l genere, provo- .iblioteca Gino Bianco cando un m'Oto di reazione d ifensiJva ne11a classe priivilegiata, manda a rifascm. Ullltto il sistema del1ai tollermnn reciproca in. cui consiste il JibeJ"mlismo. In questo senso· il; soeiaùismo col pisce gra vemenitA il sistema; Jibe:rrale. Ma poichè· questo sisiema è inca1>Me;. ani1. rifiuta, di libe:rare gli uomini sul tem,en~, economico, e la ]ib~rtà politica che es1:;o-ga,1ranti sce è inseparabile dalla servitù eco110mica, ne consegue che quelirideale della libentà ehe gli uomini hanno sem.p:re· inseguito noDI può di venire realtà se nom: eon la società'.. ~mUJnistìca. Pietro Nenni: LA POLITJvA soc1ALIMA -- (lt Quarto. Stato di Milano - n. 3 dl0110 aprile 1926). L' A. polemizza con i <eQIDnnist1, i qµaXi a.o. · cusano i socialisti di ogmjj gradaziona d1 essersi accodati all'Aventino> per evitare· ogni movimento operaio da cu:1 mvevan paur,ru d' esser -travolti ; e dopo aver l@r.o contra,ppesto; il linguaggio tenuto dai com11misti medesimi,. in documenti ufficiali, negli anni p;r,ecedentii" e n&gato che vi sia stata fra il 1922 ed Ci>ggi ]& possibilità del movimento. cuii accenna-no, i comunisti, non nega che i1 nocciolo f0nd·~0ntale di ogni seria b~ttag1'ia poli:tiaa ~ iì:o un problema di forze. Ma, si: domaJn-~f'ru, e@mll.e- si arriya alla soluzione di questo problema. 1 Risponde a tale domrund·a il Nenni: YÌ si arriva o .con un'azione p0litìea. eJìa, s-it1:1& base dell'identificazione dei bisogni ]più urgooti del proletariato con i bisogni él"el ~viimento democr~tic 0 generale~ ponga in. ~a,1~re. tutte le forze di opposizione; oppure• eon un'azione politica che totalmente p1resei:nd'ai_dai movi• menti democratici e s·ulla base del principio che la borghesia è una solai, postuli l'unità comunista cont:r-o l'insìeint> della borghesia. Ma non è chì n0B av-ve:rt& due uose: che quest'·unità borghese è,. politicament&" una pura e ~emplìce costruzione teorica, reoi;. samen te smentita dai fatti ; che solo il fascismo è interessato ad un& tale tesi la quale, concretandosi in atto> tende ad annullare ìl valore delle opposiziop.i che maturano nel seno stesso dei partiti ideologicamente borghesi. Qualcuno chiede : ma nel caso di ana unificazione della lotta sulla base della rìvendic~ zione dei postulati democratici ~ della lezion• repubblicana ~egli ultimi 1Avvenimenti, non rischia il classismo. non ris-ellìa il sooìalì81Il°' di diluirsi nell'uni ver~l~~IJlQ d~mQ~r~tioo 1.•

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