Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926

I 200 PENSIERO E VOLONTA' « I\ nostro còmpito, è più modesto ed anche più perentòrio : dobbiamo lasciare ad essi (ai nepoti) il terreno sgombro dalle fosohe ruip.e, dalle turpi galere, dai privilegi esosi. dai monopolii rapaci, dagli eunuchi rispetti umani, dai convenzionalismi bugiardi, da pregiudizi avvelenati tra cui ci aggiriamo povere ombre in pena; dobbiamo lasciare aa essi sgombra la terra dalle chiese, dalle caserme, dai tribunali, dai lupanari e sopratutto dall'ignoranza e dalla pa.ura che li custodiscono assai più fedelmente che non le sanzioni del codice e i gendarmi ». Qui appare l'idea, purtroppo assai spar~b, in mezzo ai nostri compagni che còmpito degH anarchici sia semplicemente quello di demolì-~ re. lasciando ai posteri l'opera 'di ricostruzione. Ed è idea nefasta. La vita sociale, come la vita individuale, non ammette interruzione. Sarebbe, per esempio. ridicolo, e mortale se si facesse davve1-.. il voler distruggere tutti i forni malsani, tutti i mulini antieconomici, tutte le culture ari-e ... trate rimettendo ai posteri la cura di cercare ed applicare metodi migliori per coltivare il grano, far la farina e cuocer,e il pane. E cos1 per la maggior - parte delle istituzioni sociali, che compiono male qualche funzione necessaria, ma la compiono; e non possono esser di• strutte se non sostituendole con qualche cosa di meglio. Non si tratta di prescrivere la linea da se... guire ai posteri, i quali profitteranno degli sforzi e delle esperienze nostre e faranno, c'è da sperarlo, molto meglio di quello che btti .. premino far noi. Si tratta di quello· che dobbiamo e dovremo far noi. se non vogliamo la,. sciare il monopolio dell'azione pratica ad altri che indirizzerebbero il movimento ver~o . . orizzonti opposti ai nostri. Quindi necessità di studii e di preparazione per poter realizzare il più possibile delle nostre idee a man-.. a 1nano che si opera la demolizione. Questo, almeno, per chi pensa, come me, che l'anarchia sia una cosa, da fare, e not1 semplice1nente da sognare. * * * La pubblicazione di questo antico, ma sem-- pre tempestivo lavoro del Galleani sarà utilr alla propaganda, ed io ne raccomando vivamente lo studio. Rimpiango solo ch'esso sia ancora così poco sparso in Italia. Io stesso non ne ho potuto vedere una copia (una sola copia) che in questi ultimi giorni. Ma perchè gli editori del libro han voluto Bibli teca Gino Bianco deturpar lo, mi scusino la parola, con una prefazione che contradice. se non m'inganno, allo spirito dell'autore 1 Galleani ha fatto un layoro di una chiarez ... za cristallina, di una serenità ed equanimità esemplare. atto a diradare equivoci, ad unire ed affratellare gli anarchici pur aprendo il ca,m:ro a discussioni elevate ed a fecondi contrasti d'idee. Perchè mai gli editori han voluto pre~entarlo al pubblico con una prefazione nebulosa, astiosa, piena d'insinuazioni, di cose non vere, di false interpret~zioni del nostro pensiero 1 E questo in un momento in cui noi non abbiamo I ibera 1 a parola! ERRICO MALATESTA. "RUSSIA (1) ,, In un numero dell'Unità di parecchi giorni or sono un giovane comunista, replicando ad alcune cri ti che da me mosse al regi1ne bolscevico, ebbe a dire che sarebbe assai più proficuo se gli anarchici, invece di stendere della prosa a vanvera, studiassero la questione russa nella sua reale consistenza o almeno in quelle pubblicazioni che trattano l'argomento con senso equanime d'imparzialità. Senza assumere arie da saccente, posso rispondere che - almeno per quanto riguarda le inie critiche -- l'osservazione è fuor di luogo per la semplicissima ragione che io, senza attendere consigli da alcuno, ha sempre studiaeto e studio ancora gli avvenimenti russi attrav,erso libri, articoli od altri scritti ohe, a mio giudizio, dànn·o informazioni esatte e controllate. La colpa non è mia se leggendo il volume di Guido Miglioli Una storia ed un'idea ho scoperto che nella Russia socialista vi è sa- ' l ariato agricolo e si possono dare in fitto le terL'e percependo un relativo canone. Ma giacchè mi si sprona a studiare, eccomi all'opera compulsando un volume uscito· fre- ~co fresco dai torchi della Società Anonima Nuove Edizioni Sociali. Il volume è intitolato R11,.~s1,a e nelle sue pagine porta impressa la 1•e 1azione ufficiale della delegazione operaia inglese in Russia e nel Caucaso. Posso aggiungere che si tratta di una pubblicazione vi vamente gradita e raccomandata dalle gerarchie comuniste. (1) e Russia• Relazione ufficiale della Delegazione Operaia inglese in Russia e nel Caucaso nel Novembre e Dicembre 1924. Miln.no. Edizioni della S. A. N. E. S. - Lir~ 15.

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