Pensiero e Volontà - anno III - n. 7 - 6 maggio 1926

164 PENSIERO E VOLONTA' della libertà di stampa, di pensieri e di oultura in Russia, sono ritnasto spaventato dalla devastazione portata in tanti cervelli dal fana.tismo ·b-o~scevico e pseudo-marxista, che, nella persuasione di possede-re l'assoluta. vetà, s'accampa non solo co1ne avversario, ma come nemico, persec.utore e soppressore di tutte le idee, che più o meno contrastinoi oon esso. Tipico il fatto, a tal proposito 0he nel 1923 (1), il i{( Gilawpolitik », organo del governo russo per la istruzione pubblica., aveva mandato una circolare alle autorità locali per ordinaJ: loro di r~vedere tutte le ·biblioteche pubbliche K< per purifica.rle di tutta la letteratura COll'.ltrorivoluziona.ria ed antiartistica ». I libri ritirati dalle bib'Lioteche erano• di due categorie: La prima comprendeva i libri che dovevano essere distrutti ·in presenza delle autorità, ed -eran quelli specialmente di agitazione e critica contro i b10lscevichi. I libri della seconda iea.tegoria potevano rimanere nelle piblioteche ac.cadem iche, ma dove·vano essere ritirati da tutte 1e ,biblioteche popolari; di più, nelle stesse biblioteche di studioi, tali libri dovevano, esser chiusi a chiave in armadi speciali e non potevano ess,ere dabi in lettura che ad esclusivo scopo scientifico. . In ·questa seconda categoria era.n compresi, _s-e,condole « iRtruziorni » ufficiali governative, tutti gli scritti di Platone, di Descartes, di Kant, di Spencer, i Vangeli, il Cora• no, il Ta,lmud, gli se.ritti di Carly.le, Kropotkin, i-1aeterlink, Dostoiewky, Nietzsetke., t.utti tj_ue\lllidi Toilstoi meno i romanzi, ed ~nche la « Storia del 11:aterialismo » di F. A. Lange. Un particolare caratteristico,: secondo il paragrafo terzo delle suddette istruzioni do1• ' Yff:ano ·e1 sser~ rit~ratj daJle biblioteche popolan anche gli scritti bolscevic.hi antiG_ua.ti e i documenti, istruzioni e informa.z-ioni ufficiali soviettisti degli anni 1918-1920, sui problemi risolti o consider~ti non. più allo stesso modo clnl governo oolscevico attu.ale. Notizie da altra fonte ci davano per certo . _(t) La notizia ne apparve nel Messaggero So• cialista organo socialdemocratico russo di Berlino. nel 1923; nonchè in un articolo dell'Anarchico russ_o M Mratchny nella rivista tedesca l'Internazionale di Berlino, nsl settembre 1924 in cui si citava a conferma della notizia un arti~olo della P_ravda_ di ·Mosca della sig.ra Krupskaia, moglie d1 Lenin. BibliotecaGi.noBianco or non è moilto c,he, per esen1pio, tra i }i,biri proibiti in Russia v'è anche « La morale senza sanz,ione nè obbligo » del Guyau, cosl no• ta in tutta Eurava per lo spirito libertario che l'anima; e c1 he il suo editore, l'anarcosindacalista Ruibindik fu mandato, al confine per tre anni nel' nord della Russia pèl delitto d'aver pubblicato nella, sua. lingua quel libro. Tutto ciò, pare impossi 1bile, ecc.ita l'ammirazione anche di non pochi comunisti dell'Europa occ.identruLe, la quale per essi parrebbe passata invano attraverso tante rivo- -luzioni, ed « e.bbri qi dissolvin1ento » sognano il ritorno all 'a,ssolutismo dogmatico nel campo della coltura e delle idee. Ariste Tormenti, pseudonimo d'un notissimo comunista autoritario italiano, seri vevtt nell' agosto d.eil 1924 un articolo .sul « Gowidat » (istituto sorviettista preposto alla. stampa culturale in R,ussia) in cui ammetteva che il pu1 bhli.car libri, opuscoli, ecc. è in Russia 11n monopolio di Stato, ora alquanto attenuato poich,è vi sono « ed.itorr-iprivati, naturalmente sottoposti alla censura governativa ». Quel nnturalmente va,le un perù ! Più appresso, sostenendo che il libro deve essere anzitutto comunista, narra che in Russi a si ,è fa,tta una cernita delle pu hblicazioni di prima _della rivoluz1ione : « Le buone si sono tenute; le ca.ttive sono state manda· te al macero. Una quantità di stampatj czaristj han servito per fa.re della carta pe1r le nuove edizioni bolscevicihe ~. E l'autore trova pur modo di scherzare pe.r l'asinità di un funzionario troppo zelante che, credendolo un libro religioso, mandò a.I macero ala.une migliaia di co-pie del « Lourdes » di Zola. . L'autore non sospetta. neppure che assai ~ag~iore asinità . potre 1 hb 'essere stata quella d1 distruggere gli stampati C'7.a.risti, da,to, e non ,concesso che i· presi di mira fossero soltanto quelli czaristi. Non di rado le pubblica7ioni ufficia,li di un parti0, di un regin1e, ecc. son proprio quelle che più in seguito possono nuocer loo:-o; e il distruggerle può esserei verso di essi il miglior servizio! · Come · funziona la censura in Russia? E~ co: Y'è un uffi,cio di revisione, dove « una speciale commissione ha l 'incariico di rivedere gli scritti. Questi si dividono in tre categorie : « buoni e ra~..comandati », la cui sta~pa_ è assunta dalllo Stnto e per cui gli scr1ttor1 sono pagati; « autorizzati » dei quali si permette la. pubbHcazione peric.h ~ · innocui; e 1 « dannosi », che vengono asso,lutan1ente vietati. L,a stessa commissione fissa

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==