Pensiero e Volontà - anno III - n. 7 - 6 maggio 1926

/. PENSIERO E VOLON1A' 163 no più modesti: non si trattava, di parlarne ex profes~, ma di porre il suo nome tra quelli di coloro di cui andavo compilando dei sagig1 biografici per un mio libro, .dal quale fu stral· eiato · 1, articolo del 1.l/ ondo. Non potevo per· ciè, che spigolare tra le notizie già pubblicatt' in altri libri e da altri autori, i cui nomi sono citati nelle bibliografie del mio volume e che potrei ripetere qui, rivendicando a ciascun,., la paternità delle notizie trovate inesatte dal Teofilato. Ma sarebbe una cosa antipatica, oJ tre che inutile: l'importante è che ~u tutti glj errori affiori la verità, e, se intorno a questfl. possiamo dire che oggi cominci a farsi la luce, per conto mio mi credo un po' in dirit½> dj dire, riconoscendo di· aver commesso un<:t , colpa che ha dato luogo a una revisione dj errori non miei : oh, felix culpa! Colpa del re· iSto che. come tutte le cose del mondo ha i suoi li1niti ; voglio dite che non si deve credere che, -per quanto mi è stato possibile,. non abbia compiuto delle indagini personali sul conto del Nostro, interrogando parenti ancora vivi, dai .quali credo di aver appreso p1 articolari inediti, e, proprio come vuole il Teofilato, pazientemente e ripetutamente sfogliando i regi~tri dell'archivio parrocchiale 'di Martina. Nei quali, mi dispiace ripeterlo, il nome di Giusepipe Fanelli non c'è. E qui mi permetto notare chP i] Teofilato cade appunto in quell'errore che rin1provera a me; di prestare cioè fede indiscutibile agli scrittori che del Fanelli si sonc occupati, quando invece un" accurata indagine porta a risultanZe contrarie. Si ha co~ì il curioso caso ·che, dopo avermi il Teofilato fatto l'app,unto di ripetere quello ohe era già nota d~l Fa_nelli, mi chiama in colpa per essermi La Libertà di coltùra Rimettendo in ordin~ alcune pubblicazioni pro· e contro il com~nismo e bolscevismo, ormai vecchie di due o tre anni, sono stato e-olpito - oggi più di allora. - da certe costatazioni di fatto, che, anche non volendo, spingono . ad osserv aziolili e paragoni inquietanti ed olitremodo ammonitori. · Le fisso qui di volo, · senz,a intenaìmenti poJemici, rendenaomi ben conto di quanto potrebbe essere inopportuno, oltre ohe ironico, lamentarci dei mali ,che, imperversano a e-ento miglia da noi e taieere, sua pure in· volontariamente, di quelli assai più vicini. ibliotec Gino Bianco qui allontanato da ciò che da tutti gli scrittori si ripeteva. Potr6i ancora portare il discorso ~u qualclie altra particolarità, ma non credo se ne avvantaggerebbe la nostra storiografia; così s; dica pure che il Fanelli morì tormentato soltanto da gravi di~turbi nervosi, quand' anch~ l'espressione non fosse che una pietosa circo,nlocuzione. · I lettori di questa rivista sapranno riconoscere nella fine di Fanelli una fatalità che non poteva essere gran fatto di versa da . quella che spezzò l'esistenza di Cafiero e di Oovelli'. e E vengo al ringraziamento, che su questa r1 - vista, che non cono~ce menzogne convenzionalistiche. non può non essere sincerissimo e spon taneo. Dell'aver riconosciuto che ~ia opera de gna di plauso ricordare i nostri spiriti magni. ringrazio il Teofilato: per me basta quei rico· noscimento perchè senta nelle sue parole l'inu sata voce di un fratello di _spirito. ~ profon da.mente gli son grato per aver chiamato gl; studiosi alla ricerca di notizie e documenti su1 Fanelli. Il successivo articolo di Errico Malél testa è stato la prima preziosa risposta a queJ ]' appello, dalla quale tra l'altro apprendiamo · con piacere la conferma della condanna a morte del Faneili, su cui il Teofilato aveva espress0 i suoi dubbi. Sia oggi rinnovato l'appello,- per chè nuovi studi e nuove ricerche vengano sv Giuseppe Fanelli. Nella mode~tia delle mi,:- forze. io stesso conto di tornarci su, con intentj diversi dalla prima volta, poichè, sebbene altri campi richiamino la mia povera attività. non credo che altrove possa trovar da e~altare fede più pura. . GIUSEPPE CHIARELLI dì • pensiero Ìn· Russia 1\1a la verità non ,oredo sia mai nociva, anche se aspra; e potrebbe, non si sa mai, esserci utile prima che non si creda, !benchè ora ci appaia quasi -come una, inutile esercitazione accademica. Inoltre la rivoluzione russa ,è un inesauYibil-e ar.gomento di studii; e questo studio non può essere nè inutile nè dannoso, se perseguito con onestà d 'inten7.ioni e disinteressamento, non solo, s'intenda, con disinteresse per.sonale ma anche con disinteresse di partito. Rileg,gendo aUcune cronache sullo stato

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