Pensiero e Volontà - anno III - n. 7 - 6 maggio 1926

160 PENSIERO E VOLO·NT:A' da della cattedrale di 1 Colonia costruita in una notte aa1 diavolo. . Anche la musica e la medicina dettero ma teria .alla mitologia. Atena avrebbe inventato la tromba di guerra èd il flauto, Orfeo, An .. fione e Lino avrebbero creato l'arte del canto, il finnico Veino .avrebbe inventata l'a11pa, che in Grecia si attribuiva ad Orfeo. Esculapio sarebbe stato l'inventore della médicina. L'in1venzione del fuoco ha dato luogo alla 1eggen·da greca di Pitometeo che corrisponde a quella finnica di Illmaire; il primo avrebbe raipi to al carro del Sole il fuoco, il secondo lo avr,ebbe tratto -dalle pen·ne di un'aquila calata dal cielo. Anche l'uso del -cavallo ha dato luogo a vari miti. Atena, secondo greci, avrebbe insegnato ad aggiogare i cavalli e ad usare i cocchi in battaglia. I 1 Greci d'Omero non avevano pensato, come. gli Egiziani, a combatter•e sui ~avalli. Sì ohe la leggenda dei Centauri sorse quando qualche popolazione greca venne a -contatto coi Tessali che combattevano a .cavallo, come dimostra il fatto che la J.eggenda potpolò di centauri .proprio il monte· Pelio che è nella Tessaglia. (r) · Anche i ivi.aggi marittimi dettero luogo a varii miti. Ad esempio : i .coraggiosi viaggi di scoperta e di comm•ercio che gli Joni dell'Asia Minore intraprendevano, emulando i Fenici, si trovano specchiati nella leggendaria ~ediJ zione degli Argonauti, della quale parla l' Odissea. La storiella del v,ello d'oro, che forma il nucleo di questa leggenda, sta ad indicare il carattere utilitario di questi primi viaggi di mare. Vediamo ohe questa favola relativa a un fatto regionale assunse a poco a poco la importanza di impresa -nazionale. ·Circa il n um·ero e i nomi· degli eroi che :presero parte alla mitica spedizione, vi è molta varietà di tradizione. Questo perchè la navigazione si estendeva mano mano a tutta la Grecia costiera. N·ei tempi ,più antic·hi si nominarvano solo eroi <lella stirpe dei Minii, come Acasto Admeto e . . , l?er1chmeno; ma poi si accrebbe il numero de- _gli Argonauti, annoverando:vi tutti gli ero1 della generazione immediatamente ant·eriore ( 1) Anche i Messicani, che non conoscevano l'~so del cava.Ho, presero per uomini-cavallo gb. Spa~nuoJi invasorì. Però la léggenda dei centauri puo essere sorta altrimenti in altri lu~ghi e tempi. Nel 1817 i Tahitiani ~idero nel pr11:110cavallo che giunse presso di loro un ma:iate che porta un uonio e uomo-ma1ale Io oh1amarono. Biblioteca Gino Bianco alla guerra di Troia, quindi i Dioscuri, i Borea di, Telamone, Peleo, M-eleagro, Tideo, Ifì- . to, Teseo, Orfeo, Anfiarao 1 ed Eracle. Questo ultimo, al quale non si voleva assegnare una parte ·troppo secondaria, si sarebbe ritirato presto dall'impresa, ma per ricercare l'amico Ila, che le ninfe av-evano ra!l)ito. In tutto gli 1\:rgonauti si facevano salire a cinquanta, cioè quanti •erano i remi della nave Argo. Non è ,esisti~o Orione, che, come canta il ..Parini: s,pinse nel mar gli abeti·· e Pr:imo corse a fendere il remo in seno a Teti nè .alcun altro inventore della navigazione, la quale ebbe inizio dalla zattera e dal tronco scavato di tante e vari,e [)Opolazioni costier•e, e si sviluppò sotto la spinta della necessità di servirsi del corso dei fiumi -e di varcare i laghi ed i mari per cercare nuovi e maggiori beni. Il mito dell'inventore della navigazione si formò forse, quando le rozze ed· ingenue popolazioni ,delle coste più .povere videro aip- :parire la nave, o quando essendo la navigazione progredita, si volle dai poipoli navigatori far dipendere dal cielo quella che appariva opera tr01ppo1 mera!vigliosa per essere umana. Rimarrebbe da parlare dei miti ohe sorsero dai contatti fra i vari po.poli, ma tralascio qu€sto argomento, !l)er non prolungare l'articolo già abbastanza lungo e denso. Da quanto abbiamo detto risulta chiaramente come la tendenza .ad attribuire ad un solo quello Ghe fu opena di varii individui o di molti, sia l 'elem,ento primo della mitologia~ CA·MILLO DA. LODI. hibtTi 11ieeva ti ENl{ICO PAPPACENA: Cantici. T" - 1p. Mas-c.iangelo, L,anciano, 1926. L. BARBEDETTE: Metrique morale. Essai · de Psychologie sociale - Ed. La Fraterni· tà Universitaire. Luèenit~les-Bains (Francia). ALBERT LIBERTAD: La Ljlberté,.Nous . Allons.... Ultime bonté. - Ed. de « I' endehors ». Orleans, 22 Cité Saiint Ioseph. CLARENCE S. DAR,ROW: Qui jtige le cri• minel? - Ed. de « l'en dehors » Orleans.- ,

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