Pensiero e Volontà - anno III - n. 7 - 6 maggio 1926

PENSIERO E VOLO~T~t\' I • 159 suppone il Cattaneo, il golfo di California o prese a girare il mondo sopra un carro ti ... qualche laguna del T.exas. Pare che gli Az- rato da ,diraghi, insegnando a tutti l'agritechi vivessero a lungo presso i laghi del re- coltura ed il culto di Demetra; e col difgno di Mechoacan, a !Ponente del Messico, fondere l'agricoltura diffondeva un migliore rpoi a levante, presso il lago di Tercoco, e assetto della società e ,più civili ordinache per molti anni fossero schiavi del re menti. degli Acolhni-. Finaltnente fra due lag,hi si . Non da tutti fu· accolto benignam-ente, stanziarono, e sorse Mexico, che }fu chia- . onde la Def! dovè intervenire castigando i mata, in- un primo te·mipo Tenochti Thlan, ribelli. 'l'ra co~toì·o furono I"'inceo, re della terra de11'opunzia. I laghi anche in ·questa Scizia e Erisittone, figlio di Driope Tessalo, tradizione, [)i~ttosto recente, poichè risale al .. e questo dettaglio rispo,nde al fatto che la ;r325 d. C., hanno grande importanza. Gli Scizia e la Tiessaglia erano le r,egioni meno Aztechi erano, . probabilmente, gente delle atte all'agricoltura. montagne, e l'aquila che tiene fra gli arti~ Cadmo uccide il serpente: Trittolemo gira gli il serpente deve, probabiln1-ente, signi- il mondo sopra un carro tirato da draghi. ficare il lo•ro dominio e progresso sulle vie Cecro,pe, n1itico personaggio attico,. detto dei laghi. creatore dell'agricoltura, primo re, prim~ Nella tradizione dei Parsi, conservata nel legislator~ e fondatore del culto di Zeus HyZend À"ZJesta, si vede un ·popolo che scende patos e di Atena Pol,ias, edificatore di città, dai ·monti in cui viveva selvaggio e si 'eleg- ecc., era rappresentato, con una forma umage una stabile sede sul declivio hòreale del- na nella iparte superiore e serpentin~ ne1l'Indocauciso, ri<l11cendo quel salubre alti- 1'inferiore. . 1)iano in un giardino. Vi si favoleggia del- L'elemento fisico che si oppone all'agril'eroe Gemscide, (o Gemshid o Yima Kha.e- coltura entra co1ne n1otivo fo1ndam-enta1e in to) che con un pugnale d'oro solcò la terra, tutte le leggende ad essa relative. ·Così Ere ne fece scaturire frutti e greggi e ricchez- cole che uccide. il leone e brucia 1a selva ze d'ogni genere, e creò strade e mura, e Nen1ea, è la selva distrutta col fuoco_ per lacostruì città ricch•e, come Vere, e molti sciar cam1po 1 all'aratro. templi. Quel pugnale ,d'oro forse sta ad in- Dafne che si n1uta in }auro, sfuggendo ad dicare l'aratro,· forse i canali che nella Ba- Apollo, è la Venere vaga che si ferma ne11a tria gli Zendi scavarono per utilizzare le capanna, di legno. Oppure sta ad indicare, correnti dell'Jassarte e dell'Osso. con1e suppone Vico, la discendenza familiaSimi1i a -Gemscide sono Cadmo e Tritto- re, simboleggiata dalla pianta. temo, ma ·nelle leggende ad essi relative vi E iperchiè Apollo, è m-esso in rapporto con è un'eco ·delle prime lotte che sorsero con Dafne? Secondo Vico ,perchè è coronato di . la proprietà rurale, o delle difficoltà· incon- alloro, -e perchè abita il Parnaso, ciOlè uno trate dall'agricoltura. di quei monti sui quali vi sono le fonti peCadmo uccide il serpente, cioè prosciuga renni che abbisognano .per fo~dare villaggi le terre paludose della Beozia; semina i .e città. Da -peg.h~ (f.o•nte), · deriva: pagus denti del mostro ucciso, cioè diffonde l'ara- (villaggio). Potrebbe anche -darsi ohe Apollo tro; dai solchi nascono U()(Illiniarmati; lan- che insegue Dafne, costringendola .a trasmucia una .pietra, e questi si combattono e si tarsi in pianta, stia ·ad indicare che la Veuccidono tra di loro. -Coi cinque su.perstiti nere vaga si fissò da prin1a nelle selve, opCadmo fonda ·Tebe. Quella pietra sta, forse, pure stia ad indicare, poi<:hè ·Apollo è diot ad indicare il sorgere della moneta [le pie- della luce, il disbòschimento, èhe si accomtre furono tra i primi mezzi di scambio]. pagna al· <lis~•damento dei terJ"eni e al sorCert.o è che la leggenda sta a significare la gere dei vnlaggi. riduzione delle terre a cultura, e 1e guerre Anche l'edilizia ha, come abbiamo accennate dalla [Jroprietà, (r) e il sorgere delle nato, i suoi miti. Secondo un'antica tradiziocittà co•n lo sviluppo apportato dall'agri- ne sarda, Sardo, figlio di Ercole, venuto da coltura. Tarsis, cioè dalle colonie fenicie della SpaTrittolemo, ammaestrato da Demetra, gna, avrebòe insegnato agli in-d'igeni l'arte edilizia. I ponti e le strade che i Romani costruirono in -Germania venivano attribuite dal popolo agli spiriti cattivi (H eideni111aner, renfelstrasse). E nel Medioevo fiori la 1èggen- ( 1) Anche nella biblica lotta fratricida tra Ca,ino ed Abele vi è l'idea della lotta per la proprietà. Infatti Caino significa possident~, Abele nullatenente. . . Bi liotec Gino.Bjanco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==