Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

5! PENSIERO I~ VOLO~'l'.:\ · --------------------------------------,--·-- _._ _________ . ·- - - - nale; 111a qu<;sto fatto non autorizza alcuno a considerare il movimento aniarchic9 come un movimento di disorientati o ·di sbandiati, e ne1nn1eno •ad incolpare gli anarchici di incapacità. Se la Terra Internazion,ale fa molto rumore intorno a sè, ciò lo si deve al fatto che essa si - appoggia a,d uno Stato. Disponendo di mezzi fin,anziari suf,ficìenti, può avere alle proprie diipendenze una folta schiera ,di prqpagan,disti e di •pubblicisti: può stampare giornali ed opuscoli, 1 può, in,fìne, man tenersi in· condizioni di piena ed evidente attività ianche se la massa dei gregari rappresenta una forza molto reiativa. Gli .anarchici, invece, si ,appog.giano so1:amente sulle loro forze -e perciò certi movimenti artifiiciosi non li possono 5ostenere. Ed è bene che ciò si.a ,perchè certe funzioni e certe « finzioni >> se possono essere svo 1te da chi vuol afferrare il potere in nome della dittatura proletaria, -deljbono assolutamente essere res·pinte da chi - éom-e gli anarchici - non aspira ad alcun dominio. C'è, infine, '1a questione del1e n1ie idee « disfattiste >> sulla situ)azione particolare del movimento sociale in Italia. Qui il giudizio del giovane comunista è alquanto strano e tanto ,più strano in quanto egli si proclama cc storicista >>. Innanzi tutto posso ·dire che le mie idee sul problema italiano sono desunte dalla critica storica, scaturiscono cioè dal cc senso -della storia >> che illumina la valutazione cihe io faccio -degli avvenimenti attuiali. In secondo luogo 1 posso aggiungere che io guardo e considero quanto attualmente avviene in Italia con occhio tranquillo e con ianimo sereno. Non seguo la lancetta ,della bussola leninista, è vero, ma ciò non mi impedisce di veder chiaro nella situiazione e -di [)Oter valutare tutti gli aspetti del problema. Ho superato la mentalità facilona del 1919, e tale su•peramento lo debbo sopratutto all'indagine da me compiuta in questi ultimi anni nella filosofia della storia e nei ,proble- . m1 econom1c1. .. La questione sociale - non mi stancherò mai di ripeterlo - non si risolve a. c'olpi di gran cassa, la società avvenire non si può costrnire sulla sahbia, i conquistatori del domani non possono essere dei parolai innamora ti del gesto e ,della solennità dei propositi. Ben altro occorre! La vita sociale è un legame di armonie e di accettazioni; fuori di questo legame non e' è che la legge dell' honio ho1nini Lu.pus.· BibliotecaGinoBi neo Perchè questo legam-e possa sussistere e resistere bisogna che sia ben saldo, bisogna che l1a coscienza degli uomini sia ·portata alla maturità ed alla comprensione delle leggi della solidarietà. Nel rgrg si credeva tutto facile e si stampava nei giornali cihe Giolitti sarebbe stato l'ultimo ministro della borghesia; dalle tribun·e gli oratori proclamavano che Ì'ora -del gnan crollo ,era oramai vicina... Allora si credeva che -per mutare l'ordine costituito fossero sufficienti_ i propositi fieri e le 1 paro1e roventi... r fatti, invece, hanno dimostrato come è la realtà, •e su tale realtà io traggo l 'eSfI)erienza pel domani. Per non e$sere «,disfattista» dovrei accettar-e il catastrofismo che è l'i,dea massima degli « infantilisti » ,del movimento sociale e dei superficiali che s·illudono di muovere il n1ondo con un articolo di giornale. L' esperienza m'insegna che il catastrofismo non risolve nulla. Il problema del proletariato italiano è ancora problema di maturità. Crede il mio amico giovane comunista che la disei,plina della Terza Internazionale sia sufficiente per condurre il proletariato alla propria maturità politica? Io penso che i1 comunismo autoritario stia creando un.a massa di adoratori d'un mito : il Leninismo ... Ora non si tratta di adorare un mito, ma di creare un mondo nuovo. E per arrivare a ciò occorre la consapevolezza, la coscienza, la capacità -politica e costruttrice délla classe proletaria. Occorr-e, insomma, la creazione ,dei veri Soviets. ·Ma la Terza Internazionale ha soffocato i Soviets sotto la e.appia di piombo della dittatura cosidetta proletaria ... • Lutti nostri E"' 11101·to ·1 t A I V I 1 con1pagno nos ro ngc o - o p1: morto. co1ne era Yissuto) ferino nella sua fede di anarchico. l~ssendo stato per lunghi anni collaboratore attivo nel 1novi1nento anarchico e nel 1n0Yi1nento or)eraio, ila sua dipartita è stata la1·- ga 1nente rj n1 pianta. Noi che gli :fummo a1nici e co1npagn1, 1nviam0 le più sentite condoglianze alla sua fan1ig]ia ed in isprcie ai suoi fratelli Augusto ed Ercole, anch'essi ottinl'i ;amici e compagni 11 ostri.

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