Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

PENSIERO E \lOiLONTA' 53 sono una realtà, è vero, ma noil è q:etto che la storia debba subirle fatalmente, perchè gli uomini possono fare I.a storia. E se si analizza il ccsentimentalismo rivoluzionario» degli anarchici (sentimentalismo che a gjudizio dei materialisti del ,marxismo non ha più posto negli avvenimenti odierni) non è dif,:ficile comprendere che esso si riduce sem- .plicemente al credere che la volontà degli uomini può orientare e trascinare l'or,dine sociale verso !determinate tf orme di convivenza, benza attendere che le leggi ,del· determinismo arrivino ·a sistemare m-eccanicamente l'ordine nuovo, senza .attendere, cioè, che la .~ocietà caipjtalist.a arrivi allo zenit per pricipitare poi, fatalmente, sotto i colpi delle leggi economiche. Non si tratta d_i a-storicismo~ dunque, bensì di diversa inter·pretazione dei fatti storici e di diverso punto di partenza filosofico con conseguente ,diversa visione del.le leggi economiche che reggono la società e la vita. La Terza Internazionale afferma il principio .autoritario e tende alla conquista dello Stato per sostituire l'attuale Stato-capitalista con lo Stato-OII)eraio; l'anarchismo invece, negando ogni 1Principio d'autorità, respinge la funzione statale anche se gestita dalla classe operaia. Da ciò non è difilìcile comprender•e che il mio contradittore ha al:fuandonato l'anarchismo non perchiè tale dottrina manca di « storicismo», m,a perchè egli crede che il principio autoritario sia e deblba essere sempre la s¼Prenia lex della vita sociale. Ha su'bìto l'influenza <lei tempi oppure, ,a peggiore ~otesi, non fu mai anarchico neanche quando militava nelle file dell'anarchismo. Sorvolo sulle questioni dell'errata impostazione scientifica e del limitato compito di riserva· religiosa che, secondo l'appunto del giovane comunista, sarebbero .altri difetti dell'.anare1hismo. Thli ,questioni si po&:>ono trattare o bistrattare a piacere; ma, a mio giudizio, sono discussioni oziose; pura acca~ demia d'ipotèsi e di astrazioni. Si sa che l' eccesso di scientificismo, [)er legge di contradizione, conduce alla metaifisica, e si sa che l'anarchismo è prettamente positivista, e cioè an timetaf isico. In fondo non si tratta di riserva: religiosa, si .tratta semplicemente di negazione <li :autorità anche spirituale. Ma, ripeto, s~ tali discussioni non val qui la pena di insistere e di chiarificare. Val meglio piuttosto soffermarsi sulla questione .pratìca· e più precisamente sull'afferBiblioeca Gino mazione che dice essere « l)Internazionale Comu~nista f unica forza c'he storicamente e dialetticanienle si opdJone oggi al mondo capitalista, l-'unica forza che ha un pro graninia p;yeciso di azioni~ e di realizzazione ... rnentre il 1noviniento anarohico, nel mo11iento attuale, non ha progra1n11ii e, nel caso n-iio personale, arriva persino ad esprimere idee disfattiste ». Qui ~i può sorprendere lo « storicista » con le mani nel sacco dell' «a-storicismo» ... Perchè il fatto di ammettere la propria ragione ed il proprio punto di vista come verità assoluta è evidente · dimostrazione di mancanza ,di coltura storica. Nella filòsofia della storia non vi è nulla· di assoluto [)erchè il commento storico lo si desume dai fatti e non d.alle ipotesi e_IPerchè i fatti, assai di frequente, sono contrastanti Jra di loro. Nella storia dei •movimenti sociali vedi.amo agitarsi ,diverse forze, tutte convergenti ad un unico fine. Nel caso specitfico dell'Italia non si può negare l'esistenza d'un Partito socialista e d'un movimento anarchico tendenti a sovvertire l'economia ca- , pitalista. In conseguenza di tali fatti uno storicista non arriver'à giammai all'assurdo di affermare che l'Internazionale Comunista è l'u,nica forza che si op_pone al mondo capitalista; dirà più semplicemente che tale organizzazione è u.na delle forze che tendono sovvertire l'ordine economico attuale. Il socialismo - [)arlo di socialismo come tendenza sociale e non come !Partito -politico - non è monopolio di nessuna organizzazione, e tanto meno di un'organizzazione che a-1 posto del padrone-capitalista vuol mettere il padroneStato e· che, per ragione ,di opportunità politica, favorisce la formazione della N ep ed il consoldiarsi della media ,proprietà terriera. Cose che avvengono in .Russia in pieno regime di Terza Internazionale. Riguardo iai programmi bisogna saper distinguere e, sopratutto, è necessario non lasciarsi stordire dai colpi di gran oassa. Io non nego che la Terza Internazionale abbia un ·proprio programma di realizzazi"one e che con1pje sforzi non indifferenti per chiamare intorno a sè le masse proletairie di tutto il mondo, ma nel contem,po affermo che anche gli anarchici hanno un loro programma e che cercano, con ogni mezzo, <li agitarlo in mezzo alle masse 1 per portarlo alla realizzazione. Essendo frutto di una diversa mentalità, il progra,mma dcg-li anarchici non può inquadrarsi nell'ideologia della Terza Internazio-

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