Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

.. PENSIERO E VOLON1A' U3 dove si trova il 1nanoscritto di Bakunin eh' egli ·avevia in mano? Bisognerebbe rendere accessibile quel manoscritto per :eopiarne il testo francese, che sostituirebbe la ritraduzione di Guillaume; e bisognerebbe anche correggere le nuove edizioni italiane di quel bello scritto di Bakun1n conformemente all'originale corretto. Ecco tre ,Problemi ch'io propongo agl'indag.atori. Mi fermo, perchè altrimenti p.e proporrei 12 o 20. Non credo che sieno delle domaJ;ide troppo esigenti e spero che saranno finalmente esaudite. !Yl. N eltlau Lazarethgasse 32 III 22 Vien IX 2 (Austria). ------- -- -- L'azione.popolarenel \ . Risorgimento i aliano ( Vedi nume1·0 del 16 ottobre 1.925) Le sette e i fermen_ti liberali·. Le asso<;jazioni segl'ete che fiori vano in l tali a con lo scopo di combattere la restaurazione . unirono non so lo ,coloro J a cui cos<aenza ci vii0 era offesa dalla violazione della libertà, ma anche coloro che erano avvers1 al governo per moti vi personali. ~~ questa, seconda categoria et'a più numerosa della prim3'. .Malconten · ti delle restaurazioni furono quegl1 ufiic1 al: licenziati o diminuiti di grado e di stipendio. e qnegli impiegati ci.vi Il, che sj videro pospo· sti a vecchie carcasse, o eta esse soppiantati. , Le sette liberali erano costituite da piccole minoranze appartenenti alla media borghesia, all'esercito e all'aristocrazia ... Ksse contano pnì sulle forze degli adepti che sull'adesione, delle n1asse, e. anzi, in moJti degli adepti vi è_ una assoluta sfiducia in queste o la diffidenza del conservatore per l'azione popolare, che può straripare dal campo politjco in quello socialE'. L'isolamento, che è proprio di ogni az10~ ne cospiratoria, non potè aprirsi che 1n tenta- -tivi insurrezionali di piccoli nuclei armati, non tanto perchè le masse fossero del tutto apatiche od ostili,, quanto per la natura d, quelle cospirazioni e di quei tentati colpi c1:1 mano. L'insuccesso dei dicembristi russi (1) fu dovuto" specialmente al fatto che, pur lot tando per la libertà del popolo, si mantennero lontano da esso, volendo agire con Je sole loro forze. TI fallimento dei pronunc1ament.i militari organizzati dai libera..li di 1::,pagna Pbbe 1~, stessa calHHt predominante. Vedi 8,mo, quindi, quali caratter1stich~ rresentino le sette liberali italiane. (1) Ved¾: M. Slonim, Da Pietro il Gtancle a. Lenin. Casa Ed. Sociale, Milano, 1~22. BibliotecaGino Bianco _La l\llassoneria era dJ1ventata, nel per1odo del dominio di Napoleone e dei Napoleonidi,. un <locile strumento di governo. Le Logge era no a1i·..ica;mel't, delle prefetture, dei comand1 militari. I più alti dignitari dell'Ordine erano .alti nffj cìali, nobili, alti funzionari .. La Società era ufficialmente riconoscruta. Per farsi un'idea dti. che cosa fosse diventata la ~fassoneria basta ricordare che il Maroncelli narra che vi erano ammessi in bloc<:o 1 convittori dei colJegi e che 1:'ellicu iu invitato ad entrarvi da un commissario di polizia. A fi an.co de11a Massoneria, ramificazione democratica di quella o associazion~ ana,loga, era J a Carboneria. Caratteristiche di ques:. a associazione erano i riti, i simboli, i gradi, i giuramenti, le pa rqle sacre, i passi, i toccamenti, gI1 emblemi,' 1 quadri simbolici, ecc. Anche nella Carboneria. gli iniziati non conoscevano i veri intenti della setta, che venivano spiegati solo quando l'apprendente saliva al grado di buon cugino maestro. Ohi ha letto il romanzo autobiografico di G. Ruffini Lorenzo Benoni e conosce Je esperienze carbonaresche aei migliori patrioti" italiani sa quanto i] mistero di cui si· circondavano i carbonari contribuisse ad isolarli tra lo- . ro; a lasciare i rigri (l 'nanro~i nrll'jnerzia ammantatn, cij prudenza: a corrompere i <>aratteri con le continue simulazioni e dissimulazioni_; a permettere l'entr::1.ta di avventur1e ri, spie e volgari dehnquenti. Delle molte alt,re sette carbona.resche, massoniche ed affjni pullnlantj in l.talja riopo JP: restaurazioni non parlo, chè la grande incertezza di idr-P. Jp trndcnzf' diYerse da regione a regionj, da un 11enocto di trn\110 arl nn }1 I- ,.

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