Pensiero e Volontà - anno II - n. 16 - 16 dicembre 1925

PENSIERO E VOLON1'.A.' 379 •• l'atto materiale dello scrivere, si sviluppava più liberan1ente, con una tal sicurezza, una tale precisione, una tale bellezza nella forma che io ne restavo meravigliata. Giammai un' esitazione, giammai una cancellatura. Io provavo una gioia intensa ad assistere allo sbocciare del pensi.ero di quel grande spirito. Levavo talvolta gli occhi verso di lui e contemplavo quel viso dove l'attenzione era concentrata. calma, sérena, gli .occhi pieni di luce e di gioia. « Un giorno, entrando in sua casa, incontrai per pri1no la sorella e collaboratrice sua I.Juisa -Dumesnil, ch'egli amava tanto. - Sai tu 1, mi disse ella; rovistando tra le vecchie carte del --granaio ho trovato or ora degli scritti della gioventù di Eliseo, un certo numero di· poesie ed anche UIJ. quaderno che porta la menzione « Montauhan, 1851 » e che sembra moJto Interessante. Lo vuoi 1 - Se lo voglio 7 pres~o, n1ostramelo '. - Ed eccoci a percorrere il manoscritto ricopiato con garbo dalla mano stessa del giovine Eliseo, con una scrittura in cui erano già tutti i tratti essenziali di quella dell'adulto. « ~ accio irruzione nella stanza di Eliseo, brandendo trionfalmente il mio tesoro, ed anche pri1na di augurargli il buon giorno gli grido : - Voi non indovinate ciò che zia Luisa mi ha regalato ! ,- Ebbene ! che cosa dunque 1 -- Un vostro manoscritto, di voi giovanissimo, del tempo di :iVIontauban. sullo sviluppo della libertà nel mondo. - Oh ! come ciò dev'essere stupido! esclamò egli, c~lcando su quest'ultima parol~, e tutto scosso da un piccolo riso canzonatoria ; e sùbito soggiunse : - Spero bene che andrete subito a riporre cotesta cosa tra le carte vecchie ! E ciò dicendo, il suo sguardo malizioso si rideva di me e del n1io tesoro che tenevo stretto in pugno. <.< Questo episodio vi fa vedere fino a qual punto il nostro grande amico spingeva la modestia e l'assenza d'ogni cura della sua gloria. Alcuni 11ot.rebbero credere che ciò non fosse da parte sua che un semplice modo di dire, tanto, un ta.l genere di disinteressamento è cosa poco comune. Ma no : egli non gettò neppure una occhiata sµ. quei fogli, che per noi son così . . prez1os1 ». Questi brevi e pur così interessanti ricordi su Reclus fanno vivamente ·desiderare C'he di questo Grande ci si parli ancora e a lungo da coloro che l'hanno conosciuto ed ha,n vissuto nella intimità del suo nobile cuore. Quanto sopra, intan~o, serve a ret~ifj_care 1n qualche modo un errore, non di fatto 9B, d'interpretazione psicologica, in cui chi scrive q:ueBiblio eca Gino ■ 1anco ste note è caduto nell'articolo che pretese servire di introduzione allo scritto giovanile di Reclus (vedi n. 11 del 16 settembre u. s.), quando supponeva che Reclus non abbia pensato mai a pubblicare quel suo scritto giovanile solo perchè non più rispondente alle sue · idee. La modestia del Reclus era tale che. anche se fosse stato ancora d'accordo col pensiero direttivo dello scritto, non avrebbe mai pensato a pubblicare nell'età matura un saggio giovanile : non aveva punto l' am,or proprio degli autori che, una volta conosciuti, vedono volentieri stampata ogni riga uscita dalla loro penna. L'assenza completa d'ogni traccia di tale amor proprio in un uomo di tanto ingegno è in verità una cosa assai rara e che meritava d'esser n1essa in rilievo. L'interesse dei su riferiti ricordi personali risiede in ciò, che essi danno l'impressione della vita vissuta di Reclus nella sua realtà immediata. * ·X- * Giacchè ho ticordato quelle mie pagine di presentazione dello scritto di Reclus, bisogna che aggiunga in proposito qualche schiarimento. I vi parlavo dello scritto di Reclus come completamente inedito anche in francese. ~ questo era vero mentre -quelle parole venivano scritte, non più però n1entre venivano stampate. Nel frattempo, infatti, il lavoro giovanile di Reclus, che avevo avuto fin dal maggio scorso, è stato pubblicato in settembre nel cc Liberta1re » dli Parigi. In questo giornale, poi, è comparso un avvertimento, che è bene riprodurre, ·perci1è i lettori -siano esattan1ente informati e correggano da loro ciò che vi potev~ essere d'inesatto nella mia introduzione sopra citata. Ecco l'avvertimento comparse nel « Libertaire » : « La menzione « 1851, Mantauoan » (che è nella testata del lavoro giovanile di Revlus) è stata inserita dopo da Eliseo Reclus in testa a quel manoscritto. Ma nel 1851 Eliseo .Reclus non era più a Montauban ; egli vi aveva soggiornato nel 1849 quando v1 taceva i suoi studii col fra.t;ello Elia nella facoltà di teologia, da cui non avevan tardato molto an1bedue ad essere espulsi a causa della libertà di spirito troppo manifesta di cui davano prova (vedere il vohune I della « Correspondance » di Eliseo Reclus). Nel 1851 Elise·o era già all'lJ niversità di Berlino : una lettera del mese di aprile di . quell'anno pubblicata in principio del voluin1e III della ~ Correspondance » mostra a qual punto ~ra giunto a quel tempo l'evoluzione delle sue idee religjose ; quella lettera non è ( /.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==