Pensiero e Volontà - anno II - n. 16 - 16 dicembre 1925

374 --PENSIERO E VOL01~TA' ----=--~----~------------- s1c1s1uo scolastico, sia perchè ìa bene il Yedere con)e solo l'idea di una un1anità redenta dalla verità e dall'amore sia stata capa•ce di po1·gere un istante di tregua al tormento s,piri tuale insanabile che dilaniò così proton dan1ente. un_ pensatore altrettanto grande quan- . to infelice. UA-E'l'A.N U 1\lAKlN (J. A Curzio Suck.ert :Nel suo trafiletto contro <li 111e pubblicato su « La Conquista dello Stato » vi sono due affern1azioni che tendono a· colpirmi dal lato morale : 1. che arno nascondere « sotto il quasi anonimo delle' iniziali » la mia « qualità di fiorentino o gili di lì, di prof esso re delle Scuole Medie e di sovversivo ovattato di regola111enti scolastici » ; 2. che vado dichiar•ando a destra e a sjnistra di essere diventato anarchico << per fare un ripicco alla Legge Gentile ». Quanto alla prj1na affern1azione non è il caso <li parlarne. 11 « quasi anonimo >> delle iniziali non può serYir1ni dj scher1no, <lato che la questura ed i f ascj sti .che 1ni conoscono sa,nno benissimo chi sono, e di schermo non avrei bisogno per articoli generici n1entre ho firmato e continuo a firmare interamente scritti politici. Quanto alla 1nia posizione di insegnante, che lei tende a poTre in rilievo, posso <lire cli non esserne vincolato rhe dal rispetto, profonda1nente sentito, per la scolaresca. Rispetto che 1111 rende inattaccabile dal lato professionale, sì che se noie ho avuto dalle autorità scolastiche, esse son o state dovute a pressioni politiche e sono titolo di ,onore per me, che non n1i sono nè adattato nè ,1nascherato . .A.Ha sciocca affer1nazione che io vado dichiaran <lo di essere diventato anarchico per ripicco contr·o la riforma_ Gentile, è inutile che risponda. Si rivolga alla questura ! Questo ho rj levato non perchè mi prema quello che lei dice di mè, ma p~rchè non voglio lasciar 11er<lere l'occasione di mostrare con quali arn1i ella polemizza. CAMILLO BERNERI ------- « Non c'è al mondo obe una cosa che sia più de·testabile del desiderio di · comandare ed è la volontà dì ubbidire ». W. KINDON CLIFFORD Biblioteca Gi.no Bia co L'aziopnoepolnaerRel isorgimento italiano ( Continuazione. Vedi Numero 13) Le Restaurazioni Dopo la catastrofe napoleonica, al pre~om1nio francese· in Italia subentrò quello a.ustria .... co. Le restaurazioni godettero, nei loro pl'imi passi, <lel favore popolare. Il popolo italiano era stanco delle coscrizioni frequenti e va.ste e spietate, del fisco gravoso, della forzata disoccupazir>ne, dei turbarr1enti dei traffici, JeL· le devastazioni, dei saccheggi, delle battaglie. l nuovi regin1i si annunziavano pacifici nella politica estera, paterni nell'interna. E' naturale che il popolo accogliesse con fiduciosa , speranza principi che pro1nettevano quel be. ncssere e quella tranquillità che per la grande maggioranza, in· tutti i tempi. jn tutti i luoghi, in tutte le classi, sono le aspirazioni pii1 sentite. Nobiltà e clero. ostentarono devozion~ ai troni rialzati con bassa scaltrezza. L'uffi_ eia lità e la burocrazia si mostrarono pagnottiste. Il popolo non fu solo ne] servilisrno; e f ll il meno responsabile, perchè 111entre i rie_ chi, i militari di professione, il clero e i bu• rocrati avevano dai regimi caduti ricevuti Onori~ canonicati, privilegi, egli aveva sofferto sotto un doppio giogo : quello della violenza è cupidigia stra.niera e quello reazionario e profittatore dei .h·anc]1Pg,qiatori nostrani. Bi~ogna, inoltre, rilevare che il consenso ponolare è difficihnente valutabile. Sia per la, complessità, impulsività e variabilità che lo ,:aratterizzano, sia perrhè è difficile, attra. ve1·so ìe an1plificazioni calcolate o entusiaste della stan1pa, ridurre le manifestazioni alle 101·0 reali proporzioni. Quanti s111ilzi rorteì divPntano fiumane di popolo, attraverso l'aulica o pa.rtitante cronaca giornalistica! E' certo, non di meno, che quando Vittorjo E1nanuele I, ritornò a T'orino, dopo quindici c1,1-.ni di. esilio, ebbe dal popolo festosa accog}lenza. Non poteva smorzare l'entusiasmo popolare il fatto che i1 re tornava scortato da tx-uPPe austriache, poichè gli ordinamenti chr, J'irnpero francese aveva, dati al Piemonte e la lunga tirannjde militare avevano stancatp quasi tutti. L'editto che~ rimetteYa in vigore tutte le leggi e le costituzioni del regno an. teriori al don1inio francese valeva r.estaurazi one dei privilegi aristocrat1ei ed ecclesiastici, ma il regime tributa1"ÌO · non fu toccato, st che il popolo non poteva avere un'immediata sensazione del peso cfi quei rinno~ati privilegi. E se le speculazioni deg.li incettatori •

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