Pensiero e Volontà - anno II - n. 15 - 16 novembre 1925

PENSIERO E VOLONTA' 355 ------ ------- - - - --- --- ......... . - - -- --- . __ ....,...._ L'i1nitazione e rabitudine sono dist111te nel processo del tradizionalismo 'l Pe:t affrontare il problema, prendian10 quc- .sto esen1pio, fornitoci dall'Hoffding (2) : ln una chiesa di villaggio della Danimarca, la abidudine di inchinarsi ògni volta che si pas .. saYa dinanzi ad un dato posto. del n1uro della chiesa stessa si è conservata sino al ~ecolo XIX; ma. nou c'era alcuno che potesse darne . la ragione, :fino a che un bel giorno, essendo stato grattato l'intonaco del n1uro, venne scoperta una im agi ne della àla<lunn~. Per t1·t se- -coli si era conservata questa consuetudine. In questo caso abbiamo un processo psichico abbastanza c0n1plesso. Coloro che salutavano l'imagine, erano mossi da un impulso coscien- -te, se adultj. Ma i bambini salutavano per imitazione o perchè sollecitati dagli ~dulti. Ma anche negli adulti c'era un grado di autoITla tismo. Infatti, giunti davanti all'imagine\ 1'abitudine di salutarla faceva sì che 3,nche , -se distratti, si levassero il cappello. Coperta l'imagine, quelli che sapevano che sotto l'intonaco essa c'era, continuavano a salutarla. Poi il ·rieordo si spense, e gli adulti continua~ rono a salutare perchè salutavano i padri loro. E i figli salutavano perchè salutavano i pa.dri; e così via. Permanevano l'imitazione e 1' automatismo, la prima ~lemento tradizionalista o collettivo, il secondo. eleµiento abitudinario, o individuale. Infatti, la causa prima -del ~aluto era il fatto che il figlio vedeva 'il padre _salutare e lo imitava. Poi continuava spontaneamente a salutare, con un misto di co.. scienza (1 ispetto alla memoria del padre e alla éomune consuetudine) e di autoqiatismo (abitudine di salutare, anche sen~a penijare alla 1agione del Raluto). In questo caso imii-azione e abitudine 11011 sono profondamente distinte. Infatti, quella di_ imitare, in questo caso, è una tendenza alradattamento, l'abitudine ad ubbidire, cioè ad • uniformarsi al vol~re altrui, all'agire comune. Noi vediamo che là dove la tradizione i1npe ra, la vit~ è più abitudinaria. Questo perchè obit1.tar.si significa. imitare sè stessi. eoputi-tn . . . . cioè r1peterc1. Dove la vjta è uniforme, l'imitazione la domina in gran parLe. Dove 11 ritmo della vita è lento, dove lH, sf•~.. ra intellettiva ed affettiva è ristretta, gli usi, i costumi, il linguaggio, le credenze rehg1ose si trasfornutno lentamente. l,e popolazioni del _le nostre Alpi, dei Pirenei, del Caucaso, ecc., (2) ~OFFDI~G: Filosofia della Rf'Ugir>ne, Piaicpnza 1909 pa.g-~. 152 e 108. . Bi. ro eca Gino Bianco conservano i loro costun1i caratteristici. Nel paese piì1 rnont.agnoso del mondo: il 1'ibet, la vita conserva i caratLeri dei tempi pii.1 lon· tani. Analogo fenou1eno presentan0 le popola .. zioni insulari, come ebbe a not&re il \T ico. La Islanda, ad esempio, ha linguaggio, usi e co.. stu1ni non molto dissimili da quelli del secolo XII. La forma delte vesti ed il modo di intrecciare i capelli e di ripiegarli dalle tem. piD- intorno al berretto in uso tra i pastori sardi _del sec. XIX coincfde con l'aspetto degli idoli di bronzo dei più remoti tempi della Sardegna. Il no1ne di lf uragl,.e, dato a quelle strane eo struzioni dissemjnate per la Sardegna, si rial.. laccia alla tradizione che le attribuisce ad una gente orientale adoratrice del fuoco. N'll/r, jnfatti, in ebraico significa fuoco, e tale significate, pare avesse in :fenicio. Tale sopravvi .. \·cnza etimologica non ha nulla di strano tra gente il cui dialetto è un miscuglio di lingue morte. Nella Gallura le vedove si cingono an~ . cora di bE>nde bianche, com.e usava ai tempi d: Dante. E le danze e gli strumenti musicali rjcordano gli antichi tempi. M~J non ~~ Molo sui monti e nelle isole che si n0t.ano tali lentezze. nel progresso. Tutta la ci .. viltà europea presenta degli anacronismi, e la storia ci dimostra oon1e ogni innovamento ìn-- ciampi nelle abitudini. Può parer strano che nell' aprilé 1925 uno spagnuolo ~ia stato torturato ed ucciso dagli ii,diani di San-Blas (Panama) che vollero vendicarsi delle atrocità commesse contro i loro antenati d1 quattro secoli fa dagli spagnuoli in quella regione, quando non si pensi agli odii di religione e di .razza, che risalgono ad avvenimenti ancor più lontani, ohe agitano ancora l'Europa. Che l'uso degli arabi di giu .. rare sul proprio phalli1,s risalga ai pii1 antichi tempi non può stupire pensando che certi at~ ti di scongiuro in uso nei centri pii.1 cjvili di Europa e d'America non sono meno assurdi e meno antichi. Della lentezza con la quale certi metodi e certe idee si impongono presso- le popolazioni dell'Africa, non c'è· da scandolizzarsi. Se nella Angola Portoghese i negri non riescono ad abituarsi a lavo-rare con le zappe all'europea e le accorciano, stando cosl 111oltocurvi sul lavoro, da seèoli e secoli sussistono in Europa erro 4 nei metodi nel giro. periodico· delle seminagio• ni. E il progetto di ridurre i pesi e le n1isure a~ un'unità nniversal~mente riconosciuta Pd adottata è un'idea che risale a Carlo 1fagno e <·he pure, ad onta dell'evidente sua utilità \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==