Pensiero e Volontà - anno II - n. 15 - 16 novembre 1925

346 PENSIERO E VOLONT A' , anarcheggiare), ha dato il suo contributo alla lotta per l'emancipazione umana, e continua ancor.a ad occull)arsi con passione di questioni sociali. Infatti, nello stesso articolo dal quale abbiamo tolta quella sbalorditiva definizione del socialismo, si legge pure : « Il progra11i11ia, l)obbiettivo i11i1nediato del Socialisnio o del Comunisnio scientifico è : r) La messa in comune del suolo e di tutti i 111,ezzi di prodiizioné; II) L' enia.ncipazio-ne della donna pe1 mezzo- della suà eguaglianza ci-vile, politica ed econoniica con f uomo : il che porterà di conseguenza la fine di, tutta la vecchia morale dei nostri avi; III) La sostituzione dell'amministrazione delia produzione mondiale, basata sull' equiva lenza dei lavori, al governo delFuomo sull' u 011io. E sta bene. 1'Ia che c'entra tutto questo coll'analisi spettrale?!! *** Non avremmo rilevata la cosa se si trattasse dì qualche caso isolato di studiosi i quali, tormentati dalla rice,rca di una formula universale che desse una spiegazione di tutto ciò che i sensi percepisc,..1no ed il pensiero concepisce e la vita fa, si lasciano facilmente trascinaree ad affermazioni azzardate ed a ravvicinamenti grotte$chi. Il male è purtroppo esteso e forse specialmen te fra i nostri. Noi abbiamo il ·tavolo ingombro di scritti di bravi compagni che volendo dare « una base scientifica» all'anarchismo fanno de11e confusioni, che sarebbero ridicole se non le rendesse patetiche l'evidenza dello sforzo fatto nella sincera credenza di rendere servi .. zjo alla causa. Ed il più patetico -di tutto si è che i più si scus:1no di non- potere far me .. g1io perchè... non hanno potuto studiaire. Ma allora, perchè confondersi in ciò che non si sa invece di fare della buon~ propaganda fondata sui bisogni e sulle aspirazioni u1nane? Certamente non è necessario essere dottori per -essere buoni ed utili anarchici -- anzi certe volte guasta. · ì\lla per ,parlar di scienza forse potrebbe. non essere inutile saperne qualche co~a ! * * * E non ci si accusi, con1e ha fatto recente111cntc un compagno, di avere in poca stima la scienza. Al contrario, noi sappiamo Biblioteca Gino Bianco quale cosa e bella, e grande, e potente e utile sia la· scienza; sappiamo quanto essa . serve all'emancipazione del pensiero ed al trionfo dell'uomo nella lotta contro le forze avverse della natura: e vorremmo perciò che noi stessi e tutti i compagni avessimo la ,possibilità di farci ,della Scienza un'idea sintetica e di approfondirla almeno in uno dei suoi innumerevoli rami. Nel nostro programma sta scritto non solo Pane per tiitti, m.a anche scienza per tutti. ,:Thlaci pare che 1 per parlare utilmente di scienze bisognerebbe prima farsi un concetto chiaro dei suoi scopi e della sua f.unzione. La scienza, al pari del pane, non è dono gratuito della Natura. Bisogna conquistarla con fatica, e noi combattiamo per creare delle condizioni che rendano possibile a tutti quella fatica. ERRICO l\1ALATEST~.\. ---------- - ----·--~ -- -- ------ --------- -- - -- - - -· -- Contributo alla c nosce dell'Italiarurale Le :hl.Carche ..... E che pensieri in1mensj, Che <lolci sogni mi spirò la vjsta, Di quel lontano 1nar, 11nei n1onti azzurri, Ohe cli qua scopro e che varcare un giorno Io mi pensava. arcani mondi, a.rcana Felic:.ità fingendo al viver mio! GIACOl[O LEOPARDI I • Quando nel 1921 l'azione fascista, dilagando dalla Valle Padana e dalla Toscana, s'infiltrava nella Romagna e nelle l\1arche, era con vinzione <liffusa che in queste regioni il fasci sino si sarebbe frantumato contro la muraglia. della resistenza popolare. Perchè allora s: consideravano gli avvenimenti da un pu,nto di vista superficiale : si osservava e si com-- men tava l'apparenza dei :fatti, senza indaga1·b nf:11a sostanza occulta. Allora non si pensava che nella vita e nel la storia dei popoli vi 3ono cause che conducono a conseguenze, e non si pensava che i fatti econon1ici influiscon.o sui fatti sociali. I)opo l'infiltrazione venne la conquista, ed i! J)al_'tito conquistatore non trovò quella resi- . stenza che· taluno credeva;· episodi 'sporadici: piccoli focolai subito spenti. Questa mancata resistenia fu per tutti o una sorpresa o una

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