Pensiero e Volontà - anno II - n. 14 - 1 novembre 1925

316 PENSIERO E VOLONTA' ' J-'a tesi che l'ordine sia esclusivamente ha- &ato sull'autorità è propria dei partiti dittatoriali; la tesi dell'ordine basato sull'illusoria sintesi di autorità-libertà è proprio dei partiti democratici. Ora non essendo l'anarchia nè dittatura nè democrazia, quale è la sua for. nut. d'ordine 1 L'anarchùi pone la libertà comf:.- nna forma d'ordine. L'opposizione tra libertà individuale e Dì· dine sociale, esiste nella dittatura e nella democrazia, in breve, in ogni Stato, per l'esist€1nza di classi economiche, cioè per effetto della proprietà, per cui diventa concepibile una forma sistematica di libertà politica coesistente con la dipendenza. econon1ica. ~oi neghiamo a tali forme di ordinamento sociale ogni c3<rattere libertario, ed è per ciò che neghiamo la nostra adesione e partecipazione ai cosidetti istituti della « sovranità popolare ». Alla pseudo-libertà politica degli Stati, quando c'è, contrapponiamo la libertà anar-. chica. che è nello stesso t-empo sociale ed eco. r:.omica, e cioè che investe l'ordine concreto, cioè l'ordine della produzione. ()ra, ei:;sendo ovvio, che nessuna teoria o ideologi ':t politica può muta.re i dati e le esigfnze della tecnica, la libertà economica non può rappresentare altro che una diversa for-- r::-tét. di produzione, cioè la for1na razionale ed organica della produzione, liberata dalle incristazioni storiche-classiste dello Stato. Ora, un'azione degli anarchici, che operino per l'instaurazione di un tale ordine libertario (ed in tal senso l'aggettivo diventa pleonastico), cioè che esercitjno la loro funzione dirigente (e la devono necessariamente esercitare in quant.o l'anarchia non può essere opera che drgli anarchici) supera e risolve il dissidio tra autoritarismo e ordine di cui il dilemma di M. è una vestizione. Noi diciamo cioè che oltre all'ordine basato nell'autorità, ed oltre ad un ipotetico e preordinato ordine naturale, esiste l'ordine vero, cioè i' Qrdine-libertà ossia l'ordine anarchico. Del resto ciò che M. in seguito consiglia di fare è precisamente la realizzazione di que .. sto ordine da parte degli anarchici; in. verità, il portare le masse sotto il controllo degli anarchici, il rivendicare di fronte. allo Stato l'autonomia e l'exti:aterritorietà dei gruppi anarchici, l'impedire le _formazioni statali o le centrali di Potere, se devono essere azioni pratiche e realizzabi1i altro non possono es81 bIi oteca o Bia GO sere se non la creazione. per azione degli anarehici, di una forma d'ordine basata sulla libertà. Ma è _possibile la coesistenza dell'anarchia• e delle forme statali 1 Per part~ dell'anarchia sì, perchè essa come forma più estesa e progressiva comprende ~ spiega la natura e funzione degli Stati, e I.re eredita- quanto vi è di storicamente permanente, ma lo Stato, per la sua natura sistematica e qÙindi unilaterale e dogmatica, necessariamen te deve tendere alla distruzione della sua negazione, cioè dell'anarchia. Questa inevita. .. bile ass~nza di reciprocità nella mutua tolle .. ranza tra Stato e i\.narchia im.plica la reduzione di uno di essi a tendenza nella realtà dell'altro, come è dell'anarchia nella presente società degli St.ati. Un'azione degli anarchici <liretta a ca povol. gere questa situazione non può esaurirsi nel fatto insnrrezi.onale e ne]l'operare durante la rivoluzione._ Per sQttrarre la produzione al controllo dello Stato, eliminare le classi, orgar njzzare la nuova produzione, gli anarchici devono, prima della rivoluzione, organizzare, com~ forza politica, i quadri atti ad operare la tra.sf ormazione, ed acquistn,re la necessaria con0scenza e pratica della tecnica sociale. Non ì;) possibile rimandare questa preparazione tutta al periodo rivoluzionario. Che la rivoluzione avvenga per causa di guerra, o di e.risi economica della società capitalista, o per eontraddizioni politjche tra le classi di uno stesso Stato, verrà un momento in cui le organizzazioni deboli rivoluzionarie saranno relativamente più forti del1o Stato, ma sarà la forz~ relativamente più forte, per quanto assolutamente debole, che centralizzerà allora at. torno a sè tutta la vita sociale. · Essa ;t,pparirà storicamente ·come la forza efficiente della rivoluzione. Nulla vieta che tale forza sia l'organizzazione anarchica, nulla vieta che gli anarchici facciano, non diremo l'anarchia çla soli, ma l'anarchia con le loro sole forze, nel consenso di tutti. I P. Nel prOs-~trno num,ero r1:tornerò sull!argomen• to, non per _rispondere a P. col qiw,le sono_fondamentalmente d'accordo, nia per· profittare dr:Ue sue osservazioni e cl1iarire 1neglio il mi9 cvncetto. l Errico Malatesta. ..

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