Pensiero e Volontà - anno II - n. 14 - 1 novembre 1925

.. . PEKSIERO E VOLONTA' 333 -càre dalle apocalittiche catastrofi di monarchie, di caste,. di Chiese. L'uomo è automa e spirito, diceva il Pascal, e v,oleva dire che nell'uomo convivono due esseri : uno che guarda verso il passato ed uno che guarda verso l'avvenire ; o meglio : u~o che si ripete senza pensare ed uno che nel pensare sè e la vita verca nuove vie, vuole -di più ·e· meglio. -Dalla considerazione della duplice natura umana, si può inferirne col Cattaneo che la morale pubblica richiede uno sviluppo spontaneo e continuo. Sviluppo spontaneo significa sviluppo ottenuto mediante la persuasione e le migliorate condizioni di vita. Uno svilu_ppo morale imposto con decreti è negativo, o perchè quelli rimangono inosservati, come le «grida» spagnuole di manzoniana memoria, o perchè costrin- _gono i cittadini a trovare scappatoie peggiori · .delle· vie cattive. A che cosa valsero nel!-'antica Roma e nelle medioevali repubbliche le leggi suntuarie 1 1 .magistrati che dovevano applicarle avevano nelle mogli loro il più grave esempio di inosservanza. La sfrenata eleganza femminile coincide col dominio politico e civile dei ceti rie- -chi, e appàre un'ironia la legge contro il lusso emanata da Epulone in veste di legislatore. Pur nei p~riodi di grande corruzione poterono più dèi decreti l'opera di persuasione dei pre- ,dicatori, o sottilmente ironica, come in S. Ber~ nardino da Siena, o pjena di sdegno, come nel · SavQnarola. Ricorderò, ad esempio, che il gesuita Salmerone, predicatore eloquente, riuscì a far cessare la moda cinquecentesca delle -donne veneziane di mostrare le m~mm.elle, per giunta dipinte, e spinse anche le più el'e- _ganti a vestire una specie di paltò accollato, ,che prese nome da lui. A nulla poterono le persecuzioni statali contro l'uso. del tabacco da naso, che si diffuse in Francia, benchè Luigi XIII autorizzasse a venderlo soltanto i farmacisti; che fu consi: .. .gliato dai medici inglesì, nonostante che Giacoll).o l avesse fatto decapitare un medico che ne sosteneva l'uso ; che si diffuse in Russia, .benchè la pena dal bastone, il taglio dal naso ~n caso di· recidiva, e perfino la decapitaz1one çolpisse molti di coloro che cominciavano ad usarne. Un esempio recente di che cosa sia un proibizionismo giuridico che non abbia l'adesi_onedi una gran parte di cittadini, l'abbiamo rispetto all'alcool negli Stati Uniti e in Finlandia. Negli Stati Uniti, i metodi proibizionisti · a Gino Bianco trionfaro·n ·senza lotta, per il semplice fatto che ben pochi americani si curarono di sapere che cosa votavano. Dalle statistiche risulta che in tutti gli Stati Uniti, ~n una popolazione nel 1920 di 105. 710.620 soltanto 2.666.408 - cir~ ca il d~e per cento della popolazione - votarono effettivament~ in favore di qualsiasi gene_ re di proibizioni e circa due milioni e centomila contro. I risultati furono : un esteso contrabbando, fomite di delinquenza e ~i speculazioni favolose;_ la fabbricazione clandestina di alcool artificiale, che produce moltissime malattie e non pochi casi di mQrte. In Finlandia, dopo l'applicazione del proìbizionisino ·dell'alcool, si verifica una recrude- · scenza di ubbriachezza, specjalmente nelle donne e nei bambini. I balli diventano delle riunioni di bevitori. I -medici rilevano che il proibizionismo ha condotto, per reazione, molti giovani all'alcoolismo. Il proibizionismo del1' oppio non ha avuto effetti diversi. Il controllo statale sulla prostituzione non ha po~tato effetti migliori del proibizionismo dell'alcool e degli stupefacen~i. E veniamo allo sviluppo continuo. . Gli studiosi dei popoli primitivi hanno osser- · vato a quale peggioramento dei costumi porti l'innesto di criteri morali «civili» nella concezione morale dei popoli primitivi. Ne risulta _una ibrida mescolan2!a, analoga a quella che caratte!izzò il periodo di decadenza dell'Impero Romano. Questa crisi negativa è prodotta dal fatto che la vita morale, costituita 1n gran parte di abitudini, viene a mancare degli elementi convenzionali sulle quali poggiava, senza arriva;re ad una ·moralità riflessa,. critica. pi questo pericolo dovrebbero tener conto gli innovatori «senza pregiudizii», che non si curano di quel che devono sostituire agli elementi tradizionalisti della morale che essi, con facile (e spesso facilona) critica riescono ad eliminare dalle coscienze più- semplici delle loro e molte volte più sane. Quèllo ·che ·molte volte appare con1e pregiudizio morale è l'elemento sociale, il valore pratico dell'imperativo etico. Chi vuole discutere 1 principii morali, come discuterebbe dei principii scientifici, erra profondamente, chè le ragioni delle azioni sono delle ragioni che, come dice profondamente il Pascal, la ragione non conosce. La vita morale è, in massima parte, convenzionale, ma gran parte della moralità è con- ( .,.

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