Pensiero e Volontà - anno II - n. 14 - 1 novembre 1925

330 PENSIERO E VOLONTA' razza, fu in parte distrutto o ricacciato nell' Africa, terra di sua provenienza, in parte finì per sottomettersi all'altro popolo e si fuse con esso.. ,, Ecco dunque risolto l'enigma. Heli, il sole, che brucia, è l'idea centrale dell'associazione intellettuale e morale di questi popoli camitici usciti, espandendosi, dalla zona torrida africana - Diaus è l'idea centrale dell'associn.zione intellettuale e morale delle razze uman~ uscite dall'India, la terra dai giorni sempre pieni di sole ma non eccessivamente cocenti - Got è l'idea centrale dell' a;sociazione intellettuale e morale delle razze nordiche, lontane dai boschi di palmizi e di cocco delle zone tropicali e condannate perciò ad andare sempre vagando. j.n ·c~rca di preda. Sono tre modi di versi in cui sotto climi di- . versi, si manifesta un fenomeno psichico unico: la sensazione sintetica degli elementi mol- . teplici dell'io e de1 non-io, che si puntualizza nell'elemento predominante e si esprime sotto la sua categoria. Nessuna meraviglia. E' l'infanzia dell'umanità e la fantasia vi ha il gi uoco principale. Ma sjamo noi allo stesso punto 1 La relatività domina il pensiero moderno. Se all'occhio nudo. il sole apparve l'oggetto pii1 interessantè dell'u_niverso, all'occhio armato di telescopi si aprono miriadi di soli e di sistemi di soli di ben altre p1oporzioni e .intensità, e alla mente che pensa telescopi più potenti, anche questi ultimi sen1brano indefinitamente sorpassabili. Se sotto. la sferza dei raggi perpendicolari della zona torrida la psicologia istintiva assume una impulsività che si fonde e si glo_ ria nell'a&tro infocato che la suscita la cono- ' scenza di altri climi e la capacità modificatrice dell'ambiente compongono in una nuova sint~si riflessa quell'ardore istintivo. Se, nel tepore di un'eterna primavera, tra alberi sempre carichi di frutti squisiti, al ri-- destarsi della vita sotto 1 raggi del sole nascente, lo spirito si effonde jn un soave abbandcno e pare quasi che nella natura non ci siamo che noi, e che per noi, per noi soli, è tutta quèlla festa di odori e di colori l'esperienza . . ' c1 dice che milioni di esseri insospettati bru~ licano intorno. a noi da per tutto, che· quella vita e noi stessi non siamo che un punto solo nell'immensità dello spazio, del tempo e delle forme e, senza toglierci quella dolcezza, la cor .. regge e la frena., e può anche spiegar la. Se, -vaghi ed ignari, contendendo. il cibo alle belve, perennemente affarnati, _gli uomini an .. Bibli.otecaGino Bianco tichi sentivano tutta la gioia nella preda, con ben altro occhio guardiano là terra noi che dalle più inospiti terre sappiamo estrarre gli--- elementi per una vita più placida, dovuta unicamente al nostro lavoro. La tra~izionale idea di Dio ha perduto ognì valore per noi. Non vi sono che due valori : la vita che è in noi, l'universo che è il campo della no.str~ attività e delle nostre conquiste, intellettuali anzitutto. Non vi può essere per noi che un'idea centrale di pensiero e di azione: la penetrazione più profonda dell'universo, la esplicazione più libera ed ampia della nostra personalità. GAETANO MARINO. L'abitudnineella vita social I. Forzà d.ell'abitudine Tutte le. definizioni defl'abitudine che io conosco n1i sembrano difettose; sia perchè, con.si ... derando o il lato positivo o. quello negativo, sono unilaterali; sia perchè, considerando tl fenomeno nelle sue individuali manifestazioni, ne trascurano l'origine sociale. Non mi adden .. trerò, quindi, nel dedalo delle definizioni, ognunct delle quali richiederebbe un commento esplicativo o critico, e 1n1 soffermerò, invece, su di_ un punto sul quale tutti gli psicologi ccnvengono: l'enorme importanza che l'abitu ... dine ha nella vita individuale e collettiva. Da Aristotile che ha chiamato l'abitudine una se• conda natura al Montaigne che la aice: regina del mondo, molti sono stati coloro che hanno · tratta,to il nostro argomento. Ma solo _la psico .. logia modernct ha approfondito l'esame della abitudine, giungendo a considerarla come un ~ fenomeno che ab~raccia tutta la nostra perso• nalità psichica. J-'o J ames, uno dei maggio.ri psicologi contemporanei, afferma che tutta la nostra vita è « un cumulo di abitudini pratiche, e1nozionali ed intellettuali, organizzate si. ste1naticamente pel nostro vantaggio o pel no• st.ro danno » (1). L'abitudine, che domina la vita individuale domina anche ·la collettiva. E' notevole· eh; Melchiorre Gioia, trattando della tradizione ' noti : « Migliaia d' abitudini d'ogni specie, hingi dal cessare da un istante all'altro, sussi .. stono più secoli, e vincolano le idee, i senti .. menti e le operazioni degli uomini ». (1) W. J AMEs, Gl'ideali della ,,;ita, F .Ili Bocc.a, Torino. I

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