Pensiero e Volontà - anno II - n. 14 - 1 novembre 1925

324 PENSIERO E VOLON1.A' za, c'è del benessere generale, __. quel tranquil .. lo benessere che caratterizza le zone della mezzadria e dell'artigianato. Il mezzadro marchi .. · giano possiede un capitale consistente nella metà delle scorte vive e morte e negli attrezzi del lavoro occorrenti al fondo che coltiva. Il capitale bestiame è chiamato lu capitale, e for-- ma la base economica ed è titolo d'orgoglio pel contadino. L'artigiano tìpico non dipende da un imprenditore, ma è libero e lavora per proprio conto soddisf ando una propria e fedele clientela. Il suo capitale è_ formato dai mezzi di produzione che possiede: strumenti di lavoro magari qualche piccola macchina e la ' bottega od il locale dell' offiéina. Su questo ca. pitale, anche se limitato, appoggia il suo lavoro il che è un mezzo ed una garanzia di indi- ' pendenza economica, di libertà di lavoro, di d1gnità personale. Gli indici economici della regione sono pure sìgnificativi. La ricchezza prevalente è quella immobiliare (terre e case). Sopra 100 di valore tota.le della ricchezza regionale - precisa il Coletti - quella immobiliare tocca la quota di 75, la mobiliare di 25. Ricchezza tipicamente rurale. Essendo questa ricchezza suddivisa in tante . piccole e n1edie quote, diventa difficile poterla precisare in dati statistici. Tanto vero che vi :furono degli economisti che, bas~ndosi suglì ir dici fiscali, commisero l'errore di collocare le Marche al 1ivello economico dell' Anruzzo, della Basilicata 'e delle Ca1abrie. Il che non è, co1ne infatti dimostra il Coletti nel libro cita,to. Il fisco non può gravare sulla piccola o inedia ricchezza, e questa è la causa che deterrriina le basse quote dej contribuenti fiscali dei marchigiani. Nientre in Liguria ed in Lombar _ dia - regioni a ricchezza accentrata in alte quote - questi contributi raggiungon9 cifre vistose, nelle Marche ciò non avviene perchè la ricchezza d'ogni famiglia o d'ogni azjenda non sempre raggiunge il 11-i1·1ni·mum tassabile. Pre.a_ dendo come esempio l'imposta sul patrimonio (imposta che si paga su patrimoni d'importo supeTiore al valore di lire 50 mila) le Marche pagano solo lire 6.98 per abitante, mentre la Lombardia. paga lire 82. 25. Se poi si pass~ aL ]'jmposta complementare sui redditi superiori alle lire 10 mila, l'indìce dice che le Marche pagano lire 1.13 per abitante mentre ·il 'Lazio paga 1 i re 24 e gli Abruzzi li re O.24. E' vero: gli indjci fiscali non sono basi di certezza 8Jssoluta per poter giudicare il tipo economico di una regione. Sono però una buoBibl ioteCa Gino Bia ··co na, guida. E gli indici fiscali delle Marche confermano che i vi la ricchezza c'è ; ma che è fra. zionata. Ogni famiglia ha la propria quota sq il proprio benessere. II. Non occorre essere marxi:st1 per ammettere che laddove la piccola ricchezza è diffusa, iJ movimento sociale non può assumere caratteri schiettamente rivoluzionari. Il mezzadro, ad esempio, è co1n~ un piccolo proprietario, è cioè legato alla terra che lavora e della quale si sente un po' padrone e di conseguenza non nutre eccessivi entusiasmi socializzatori. Egli sta bene, conduce la sua vita tranquilla con una certa sicurezza· pel domani .... E non chiede altro. Altrove, il partito che raccoglie le simpa" tie di questo ceto, è quello Popolare. Nelle Marche -- come nella Romagna - pare di no, perchè nelle Marche ha radice ir Partito Repubblicano. cc 1Velle Jf arche - dice il Cn!etti nel libro citato - la tradizione rer}uòblicana risale alla vri1na incursione delle armi repubbricane della Francia ed è .';empre stata tenuta desta conie wn' espressione di q1telle tendenze de. mocratiche che sono assecondate da alcuni, elementi dell'economia regionale. I repubblicani s1: professano, anzitutto, anticlerica.li. L'awticl ericalis1no ~ il prodotto storico della reazio11 e che 1· vatriotl opponevano a.l governo del Papa ». <' Il soc1·alismo è q1.tasi tutto urbano - dice pji1 innanzi il Ooletti -. Esso ha tratto a sè 1.t1nap.arte degli averai accentrati nei pochi poesi dove esistono stabili1nenti industriali di q1.talrhP i1nportanza, essendo però molto notetJole che un'altra partr dei medesimi è mili• tonte, e tenacemente, nelle file repubblicane ». Riguardo gli anarcliici dice che « sono elementi poro precisabili. Sono di occasione ed hannu una, certa eon s1· stenza in centri particolar1:s 1.·niicome A1ncona, ecc. L'ambt"ente ind1:v1dualistico della reg·ione non 1nanca forse d1: favorirli ». Qui lascio 1a responsabilità del giudizio al Coletti, perchè mi pare che, nelle J\ilarche, l'elemento anarchico non sia C'OSÌ tra .. scurabile come il giudizio rr11ortato vuol far credere. Dunque, se il socialismo è limitato · a mino" ranze urbane e se la regione è prevalentemen• ta rurale, ne deriva rhe nelle Marche lo spiri. to socialista è quindi zero. E' questa constatazione cp.e fa dire al Coletti che i moti della ~et4 timana rossa non furonq socialisti, hens\ anti .. clericali e repubblicani. • •

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