Pensiero e Volontà - anno II - n. 14 - 1 novembre 1925

320 PEN·SIERO E VOLONTA' ogni forma di prepotenza e a tutto ciò che rende brutta, misera, ignobile e dolorosa la vita umana. Questa edùcazione non può agire che sul sentimento o attraverso il sentimento; non è una cognizione o una serie di cognizioni, una regola o una serie di regole, una enumerazione di fatti da apprendere, ecc. come nella geografia, nell'aritmetica, nella grammatica. Si tratta di modi di sentire, che non _po~sono essere ispirati od educati che con manifestazioni ed atti di amore, con l'esempio costante d'ogni giorno, con l'armonia fra gli atti e .le parole, con quelle milie piccole e grandi espressioni degli affetti, che solo nell'intimo della famiglia trovano la via di comunicarsi ai fanciulli, e vi · riescono sopratutto quando il babbo e la mamma sono concordi nell'indirizzo da dare a questa loro opera d'amore. Ecco perchè l'allevamento dei figli ha una forte ed infrangibile relazione con l'educazione della donna. L'uomo libero, che si propone di formare la famiglia nuova,· che sia già in piena società borghese, un~ cellula della società libertaria futura, dovrebbe fin dal primo momento del fidanzamento preoccuparsi dell' avvenire ; essere cioè abbastanza padrone di sè e delle proprie passioni da scegliere per sua compagna nella vita non una donna purchessia, che gli porti solo la bellezza pei piaceri del senso e le braccia per l'aiuto materiale, ma anche l'associata per un'opera comune, concorde con lui nei sentimenti, alleata almeno spiritualmente nella missione che egli si è data nella sua esistenza. L'uomo che ama ed è amato, anC:he se non trova nella fidanzata od amante quella che egli vorrebbe, può sempre influire su lei per trasformarla ; ma a patto eh' ei lo faccia subito, fin dal primo momento, senza aspetta1·e che la famiglia si sia già formata, perchè allora può essere troppo tardi e la tr~sformazione o conversione della donna diventa più difficile, f)ren dendo in lei il sopravvento una infinità di altre preoccupazioni. Quest'argomento, del periodo del fidanzamento come il momento più adatto a una cosciente reciproca educazione dell'uomo e della donna ~d una più elevata concezione della vita, meriterebbe d'essere d'essere più sviluppato ; ma è un argomento che esorbita dagli scopi di questo articolo. Per. tornare all'allevamento dei figli, ripeto che per educazione libera non intendo punto il provocare artìficialm:ente ~:e.nanzi tempo l'aaesione di essi a questo o quel programma politico-Fociale. Per quanto ··libertario possa esseBib ioteca ljlno B1a. co re questo programma, il sistema educativo a,.. dottato resterebbe ultra,µtoritario e ne sarebbe quindi la negazione ; è un sistema da respmgere completamente. Ma bisogna nel medesimo tempo impedire che altrì con tale sistema eser- · citi sui nostri figli quella medesima coercizion~ psicologica in senso dogmatico che abbiamo. inibito a ·noi stessi ; tanto più che gli altri · quasi certamente se ne servirebbero per mettere i figli contro di noi, per tirarne su degli I avversari o nemici della nostra fede e delle nostre idee. --- E' qui che io faccio in special modo appello all'attenzione dei genitori di idee libere, per avvertirli che la loro trascuratezza in ciò che concerne l'educazione <lei figli oggi sarebbe ancora più colpevole che per il passato. Per il passato e' era la madre che neutralizzava l'influenza paterna con le pratiche religiose e con le supertizioni ; c'era la scuola e la strada che tiravano i rag~zzi per direttive diverse; ma alla fine la stessa diversità e c~ntradditorietà dei vari indirizzi e delle varie influenze diminuivano non poco il danno specifico di queste. Ne risultava una educazione sbagliata, che portava la gioventù allo scetticismo e all'egoismo, ma che non faceva se non in casi eccezionali dei figli i nemici delle idee di libertà e di uguaglianza. Oggi i pericoli e i danni sono maggiori. Non solo la scuola resa chiesastica viene in aiuto all'eventuale educazione religiosa materna, ma tale educazione impartisce anche indipendentemente dalla volontà e della madre e del padre. Ai fanciulli si inculc~no inoltre una quantità di altri dogmi e pregiudizi di carattere sociale e politico, che sarebbe grave errore lasciar radicare nella tenera anima infantile. Fuori della . . scuola altre influenze perniciose vengono· dalla strada, dai cinematografi, dagli sport, ecc. : i fanciulli assorbono germi nefasti di brutalità, di violénze e di inumanità, tendenze alla vanità, alla coreografia, alla menzogna e alla dissimulazione. Restare indifferenti, lasciare che l'acqua vada per la sua china, contentarsi che i figli restino nei limiti dell' ossequienza alle leggi e alle convenienze usuali, senza preoccuparsi dei sentimenti che vengono infiltrati loro deliberatamente, con un evidente scopo di regresso sociale, sarebbe un vero delitto; Sta ai genitori il 1·eagire contro tutte queste male influenze dell'ambiente esterno .con una opera illuminata nell'interno delle famiglie. Io docevo sopra che l'educazione libera non consiste nel far accettare aprioristicamente ai fanciulli un ·determinato programma di libertà~

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