Pensiero e Volontà - anno II - n. 13 - 16 ottobre 1925

308 PENSIERO E VOLONTA' fìitti, ecc. non ne han subìto, essi, le peggiori conseguenze. - Strana saggezza quella -di non voler ve• cl ere mai -più in là della II)llnta del ;proprio naso ! Noi ne conosciamo molti, infatti, che non hanno nulla soffetto; essendosi prudente mente tirati da parte, mentre altri lottavano valorosamente contro tutte le forze sociali più ma.lvage. Ma ... ma poi è venuta la guer~ ra e tutti questi prudenti, questi timidi, 4ucsti partigiani della teoria del minimo sforzo hanno dovuto consentire ai più enormi sacrifici, correre i' rischi più grandi, compiere sforzi sovrumani, sacrificare a milioni la loro vita, vivere per anni in un vero inferno. Ecco a che cosa conduce la pratica della teorif) del minitno sforzo ! tChe cos' eran mai le sof. ferenze e i sacrifici delle ·lotte, an-che pit) as.pre, sul terreno rivoluzionario d'ante-guerra, 1pairagonatc , all'immensa tragedia dell~ guerrat - Ma se io dico che è naturale che l'uomo cerchi di compiere il .minin10 di sforzi, ciò è però a condizione di non esporsi i·n tal modo alle catastrofi più terribili. - rutti ,coloro che oggi assistono Cvll tan- _ta indifferenza alle manovre così sature dì ' terribili conseguenze della diploinazia, quelU che vedono im,passibili crescere in tutto il mondo gli arman1enti più ruinosi e minacciosi, tutti quanti subiscono la disoccupazio--• ne den1oratizzante e mostruosa in -un n1ondo in .cui le privazioni sono ancora l'appannag- . gio della grande maggioranza, e nonostanto ciò non domandano che di distrarsi senza preoccupazione alcuna su l'avvenire, !l)Otranno di nuovo trovarsi in ,presenza di situazioni altrettanto 5rpaventose, di stermini senza nome, di ruine enormi. I partigiani del minimo sforzo per il bene saranno allora con. dannati al massimo sforzo per il male. Ecco la .lezione costante della storia, che sopratutto le classi lavoratrici · non dov.rebbero obliare. - E allora? - Se non vogli~mo restare eternau1cnte gli strumenti dei mali e ingiustizie, che l>nre la nòstra coscienza condanna, non v'è che da restare fedeli al nostro posto di militanti per la baona causa d'uguaglianza, di benessere \.: di p.ace rappresentata dal nostro iJeale. LUIGI BERTONI. ROBERTO MARVASI 1AMAN,..f I-· E POETI Libreria Politica Moderna, Roma _ L. IO. Biblioteca Gino Bia 1cu RiccarMd·oeila e Pedro Estav Il movimento anarchico internazionale, e specialmente i compagni spagnuoli, ·han perduti due campioni della nostra idea. colpiti da morte quando, benchè in età avanzata, sta vano nel pieno vigore delle loro facoltà e potevano· rendere ancora validi servizi alla causa nostra. Riccar,do lVlella, che meriterebbe di essere 1naggiormente conosciuto fuori di Spagna, fu uno ,dei migliori teorici delf anarchismo ed i suoi scritti, ohe saranno certamente raccolti e diffusi da: compagni dì lingua spagn uolà,, sono .-un modello di ,ragionamento serrato e di forma, nello stesso tempo, elegante •e popolare. 11 Mella apll)artiene alla schiera dei primi bakunist1 spagnuoli. Venuto, giovanetto ancora, all' anàrchismo dalle file del partito federalista egli fu tra i primi propagatori in Spagna dell'Alleanza bakunista e del!' Associazione Internazionale dei Lavoratori, e dal 1882 fino al '1914 spiegò un'attività straordinaria con la (Penna, con la parola~ con l'azione per~onale, pren-d!endo parte in tutte le agitazioni ed esponendosi a tutti i ,pericoli. Poi venne la guerra : e Mella, per un errore eh-e noi cì spieghiamo poco, credette alle menzogne con cui le due parti' ,in con .. tesa cercarono di nascondere i loro fini ca .. pitalistici, -e parteggiò per « gli alleati». Ma l'errore, in lui come in Kropotkin, Cerkesoft (morto r~centemente anche lui) ed altri. fu esso stesso causato da grande amore <li giustizia, di pace, di libertà. Però la bontà delle i_ntenzioni e la sincerità del giudizio non impedirono ch'egli si trovasse ih una falsa posizione di fronte. alla massa degli a.. narchici, di cui molti si eran detti suoi discepoli, e forse non molto d'accordo con sè stesso. Da allora cessò' quasi la sua attività letteraria. • Riccardo ·Mella godette la stima degli ste:; .. si avversati per la rettitudine del carattere e la forza. ldell'in.Jgegno, e ~\l profondamente amato dai com1P3.gni e· dal proletearato spagnuolo al quale egli aveva consacrata la vita. La sua morte ha dato lnogo, nel suo pae .. se, a grandi manifestazioni di lutto. Pedro Esteve è morto combattendo. La do1nen1ca aveva parlato in una città degli Stati Uniti a.di un'assemblea di spagnuoli ed il I

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