Pensiero e Volontà - anno II - n. 13 - 16 ottobre 1925

.. 800 PENSIERO E VOLONTA' Egli diceva in sostanza : io sono un filo .. sofo e non un teologo; non mi occUil)o di teo• logia, e non nego affatto le verità cui la teologia giunge ··per mezzo della fede e della ri-- vel,azione; ma io filosofo cerco , la verità sul terreno naturale e voglio raggiungere que1.. la che è possibile conoscere per mezzo della ragione. Le due vie· sono diverse, e chi va per l'una non puq incaricarsi nè urtarsi con chi va per l'altra ... Questa S<:Wtarazionetra ragione e fede, era allora e per molto tempo ancora fu creduta possibile. Vi sono stati, in tem\pi assai meno remoti di quello di Bruno, scienziati e filosofi, profondamente e.redenti ncl.la religion:e <rivelata, che poi, come \in separata sede, affermavano principii di scienza e di :filosofia che conduc-evano alla negazione della loro fede religiosa; ma La Chiesa Cattolica avvedutamente ha sempre notato ìl contrasto e non si è peritata di condannare certe opere del genere, anche se dei ·suoi più sinceri fedeli o sacerdoti. Giordano B•runo potè illudersi di evitart: l'urto, cercando di isdlare la sua sapienza nella torre d'avorio dell'aristocrazia • intellettuale, lontano dal ·volgo, e sperare che i « degni teologi)> (1) non sarebbero diventa .. ti nemici dei filosofi. 1 Ma ben deve essergli diventato evidente e come insanabile il contrasto n•ei lunghi sette anni di ·prigionia, ne11e carceri ,papali di Roma; e il segno manifesto. ne fu quel mostrarsi cc fastidito >>an .. che di 1Ciristo, q uan1do portagli sul rogo la. croce ne volse il capo, con un. atto di rifiuto che risolveva all'ultimo istante con una negazione l'angosci~so problema. ·Quel suo separare la ragione dalla fede, rendendo 1a :fiQosofia ind~pencfente dalla Te• ligione, era già del resto un mette.re la se• conda in una posizione d'inferiorità rispet• to alla prima. Bruno non nega il soprannaturale e l'estramondano, che informava la vita spirituale del medi()-evo; ma, come filosofo egli « cerca la divinità non fuori del mondo, ma ,nel mondo; è in fondo la 1Più radicale negazi001e dell'ascetismo e del medio-evo ( 4) ». Che cos'è dunque la religione, secondo Giordano Bruno? « La religione è l'ombra della verità, non il cont-rario della verità >l egli risponde in De Umbris idearum. Non il · • I contrario, sta bene; ma neppure la ·stessa (1) GIORDANO Bat,No: Opere italia.ne (Edit. La.terza, Bari) V ol. I, pag. 293. (2) F. DE SANCTis - Sto1·ia della Lette1 ratura italiana (Eclit. B . .zr. Ti;eve~ Mil~} vol II Q lullC... ~, - ~ . cosa della verità, non la verità vera. In so- · stanza, secondo Bruno, la religione dice del1 e verità, ma le· ,ravvolge in mi!,teri, che poi .sono transazioni tra ·1a fede e la ragione per rendere quella accessibile al popolo che non sa ragionare. Essa è qun,que come ·-qno stru .. mento, un mezzo d'ed·ucare i deboli e gli ignoranti, poichè la verità nuda. e cruda potrebbe -essere perniciosa non per esser vera, ma per esse1'e 1nale intesa (I) o per malignità o per inC8ll)acità e ignoranza. Ma in questo senso tutte le. religioni sono vere, o ·possono essere vere; e, dal punt.o di vista di chi fermamente crede in -una di esse, ciò è una bestemmia, poichè equivale al dire che nessw1a religione è in realtà la vera. La conclusione che se ne trae il più logicamente ,è l'irreligione (intesa questa non come· negazione d'ogni sentimento religioso, ma come l'esser fuori di tutte le chiese) o per 1o meno l'indifferenza. Infatti quando Bruno parla della religione come mezzo di educazion-e morale per il volgo non !Precisa questa· o quella religione, n1a dice ,ç1.lplurale le religioni. Altrove, nello << Spaccio della Bestia ·t;"ionfante )>, ei vede la divinità medesima in tutti gli oggetti di culto adora ti dai popo!i nel corso dei ternpi : « Mercurio o Giove, come « coccodrilli, galli, cipolle o rape ed altri>),. Tutto · il , ragionamento che Bruno ·fa circa la divinità adorata dagli antichi nelle virtù di Giove, che fu semplicemente un re di c.reta, si potrebbe applicare a Gesù Cristo; ed ai « coccodrilli, galli, ci1Polle e ra.pe ed altri » si potrebbero senza errore aggiungere tutti i ~anti e madonne del cattolièesimo. e, Vedi dunque (conclude il Bruno) come una sellld)lice divinità; che si trova . ~n tutte le cose, una feconda natura, madre conservatrice dell'universo, secondo che diversamente si comunica, riluc.e in diversi ogg,etti e prende diversi nomi >> (2). An,cthe ,Giovanni Gentile, che ci sembra ' molto erroneamente e arbitrariamente deduca una norma opportunistica della condotta dal valore pratico che il Nola.no riconosceva a,d ogni religione, riconosce che in effetto ln filosofia di 1 Giordano Bruno « negava teoricamente tutte le religioni particolari>> (3)·. \ *** Se Giordano Bruno « negava tutte le r'eh- (1) G10RDAN0 B&uN6: Opei·e italiane, Vol. I, pag. 284:. (2) G10RDAN0 BRuNo z Optwe itaUane, _Vol. ·II, pag. 176, 177 e 178. (B) G1ov ANNI GENTILE, Gio1·dano Bruno e il 1Jensier-odel Rinascimento . .Edit. Vol. Cacchi, .Firenze, pà.g. 83.

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