Pensiero e Volontà - anno II - n. 9 - 1 agosto 1925

:208 PEN,SIERO E VOLONT.A.' I L'ira nemi,ca., ,eme il Fanelli av,eva sperimentata nelle persecuzioni delle polizie vecchie e nuov:e, agitantesi anootra oltre la tomba, tentò di seppellirne il nome e l'idea. Ma la storia, rivendica e l'uno e 1 'altra, e grida. alle genti d·ella te:r,ra: - Gloria a Giuseppe Fanelli, che seppe aib- ,hraociare la Patria. e l'Umanità! Gloria a lui, che seppe t01nel'e uJ.ta una bandiera e m<}rire in lilla · :fede ! Cesare Teoftlato. .1r on potendolo 1.n questo 1 per ma1icanza di spazio, di•rò nel prossinzo nurnero i niiei ricordi 1·ntorno al Fanelli. Errico Malatesta. -- -·------ Un'altra democrazia Osservazioni di un repubblicano i 12 torno all' attuale rifiorire di cc dcmocrUzìe >> che znte·ndono oppo1·si al fascisrno 1··istabilendo ,i,n fondo quelle cond·i~ion,i che han 1JI adotto il fascisrn o e lo rip1·odurrrebbero di nuovo tictte le volte ~ cui lo J) 1tato gi1.iridico .non bastasse a rassicurare gCinteressi borghesi. lascianio r:h e esponga il suo pensiero r:,ritico un seo1iace della democrazia repubblicana come l' .1..nsaldi, il cui repu,bbticanesi1no, a sfon- .do sociale, libertario e federale - che conce .. pisce, al. modo di Ferrari, lo Stato come un male da ridursi ,a,l m.eno possibile e vuole l'esplicazione libera dei vari espertnlenti economico-·~ociali nel!' anibito della società q-repub.- bticana. - è già noto a i no.rstri I ett ori ver za collaborazione che l'A1-isali10 ha dato e dà al nostro JJP1·7,odiro. Che la den1ocrazia nostrana, - la. democrazia ,che, ·Si pia,cque d'interferenz-e prima, e- poi di assestamento col monarchis1no - sia prolifica e neanche soffra,, niell' e,spellere dalla matric.e il suo frut,to carnale, i doloQ.'jdella vacca pa,rt.oriente descrit-ti dal più forte romanziere verista, lo seppe quello che Leone Daudet chia1nò io stupido secolo .XIX e lo sa l'an- ·cora adolesceinte secoil.o XX. Tutte lei volte che la democrazia avre·bbe dovuto provare alla vivi.da fiamma della storria di ohe tempra essai era iatta, e non lo ha potuto o v-0luto per un grorviglio di cose para.gonalbili ad un rO'mpica,po giappones.e, all'att.()I ·in c.ui 1nJ ~t.oria si stava incaricando di da:rle una di quelle aBibi ioieca ~ino Bianl., mare leiZioru ,0h'e-ssa è solita dare al momento opport,uno, ecco che, cotesta democrazia s'è scissa, s ',è rinnovata,, si è in fre.t,ta rifatta una verginità e. lo sta,tQ civile,: e, a grado a grado, ba ripreso il suo posto al sole e l'esercizio, «ex novo», del -cosidetto1 diritto alla vita. ~Ii r~ferisoo, innanzi tutto, alla vecchia de1nacrazia, prima reipub,blicanoide,, ali' acqua. di rose, e radicale, ~poi «liberale» e anche «sociale.» ; quella democrazia che,_ ha avuto spesso la specifica funzione, di stroneiare. e ~tornare il «mazziniane.simo», durevole forza scaturante d:al Risor;gimento inteso nel su,o intiero signìfica,to e sviluppo spirituale, liberlario e sociale. Peir vero, il li1 beiraJi.smo1nostJ."ano (eh ',è quello che· si dimost,ra. e ,che diviene, come forza operante e oontihgeinte, ora colo!randosi della sua primitivit,à rnimantica e attingendo alla ~ua originaria funzione storica, ora rifugiandosi alla dis-ereta omhr-a. dei suoi generali principi ,filosofic,i e giuridici eh 'ha,nno sl gran ·bra1c:eiada acoogliere in siè ±1nanco ii socialismo, spécie quando le azioni di questo sieno in ria~zo - ma sen1.pre, tenendo- appiattato il suo innato piemontismo), s'incaricò dì permeare di sè la democrazia, di assorbirla, dena,turarla, annullarla, e svuotarla d 'oignì residuo tr~diziornale. Dimentica della sua origine, non dissetandosi, cioè, più alla sua fonte naturale e, storiiea, b•en è spiegabile C.()- me la den1ocrazia procedesse a rimorchio, si perdesse in ,quell'ozioso t1 ran-tran di un parlamentarismOI ·«alla giornata», che, non poteva contri:buire a datre la coscienza nazionale e della propria sovra,nità al Paese, ma cht.'\ in effetti, disperse o sviò ogni puro movimento spirituale-politico, serv,endo in un primo tempo a un pian.01 ,ben calcolato di pratico consolidamento istit,uzionaJe, e determinando di poi in pochi intellettm.ali, ,come Oriani, il sensoi della rivolta, ideale, e, infine, quella diffusa reazione che neJ f asc,ismo ha espresso la sua :fiocza distru.tt.iva e, in questo limitato .senso rivoluzionaria,. . ' * * * Oggi è la volta di una «democra.zia» e.be tiene a dich:iararsi «nuova», non solo nuova alla v'ità,, ma libeira da ogni legame di sangue con le vecchie democrazie,, e quasi nata « per gemmazione », diversa, c!i0tè, dH.lle su mentovat.e democra,zie1, mummie dalla matrice -, e 0he già soffre un vivo travaglio spiriturile. Mi sia consentito, qui, sobriamente, fuor

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