La Nuova Europa - anno II - n.37 - 16 settembre 1945

. -- lOs,tt<;m ..W-15 ---------:-::------LA NUOVA EUROPA----------"-------~:-,,:~·3·---. P.L~RTI1,0 UNICO DEL J_JAVOitO? A :r«o n poco l'atmosfera imerno• noHtlco comune a queHo <ll tutll gH zionalc .si risc·htarr.: dopo le dichl;\· ·aitri Javoratorl. in cui confluiscano raziout <il Sr.rngnt e dt Sllùl~c al tutti gli sfor3i, ma senta salva nella C<Hìsiglio ùui1onaie u_cl Partito soci..1.- vlttoria qm--sta sua propri.'.l particolare Ji:;t.a· (e che noJ <icl Part1co d'a;.;iono illcmlità. come la sua anima. Questa abbiamo ~eguito non con l'invidia dei condizione fon-cì.i.montsle per ognl bot– :r.ivatè ma con la -trcpiti,1zionc di chl li• rnslia che si vogl!a vincere t!- posta l;(. ux,-,..-a nel v!.d110 le p1-0111':ie idenUtà P. dubbio dnllo spct.tro tle! p.irt.ì.to urtlco acquista per ciò magf;for ferle ncilo ((! quincH delì'idealità unica che è poi sun .16':..,:-rnazjoncJ;dopo I~ 1rntui. distin· (j_Ut!Ha cl.'.!ssi.~tan1111•xisia)evocato da zione •eh~ li congi·essa soc:aiista fran- Nenni e dn TogliaUA. e che non può ces!! ha v0luto fare tra t me:tcdi del so- non ridestare lo spettro cii una ditta• cinlismo ù'emocratico e i mc!odi del so· tura non ancora dtleguat."lsi nella co– cialiSino non <lcmocrotico, una ma;i&iO· ~ìenT-ft dcgti ilaHanl. lo spettro de! re J1ota· cl1im•1Jicatr!cc è venuta tlallo pelìsicro unico, del blocco cranltico mo• SQl. ·it.to & . Laski a Nenni. che in Itali.: ·nolit1co. protetto eia conflnt di polizm, ogni azionista:. oc-n-tsoci~llsta. o::m c:o. da carceri, da lib1i di sfato, da polizie munlsrn do\'n:bbç leggere e ripensnrc. e tl•ilmnaH straor<linnrl ccc. ccc. non solo pc.rché vien;:: d;::l c,i1w <lel la· Si stlingano patti <li nllennza u-a burismo Inglese ma specinlmcntc per :tutti i partiti del lavoratori, do-ipiù 11\c. ~a clcmcmarc chiurezza con la qu;,lc è coli ni più gran<l\. ma si iasd l'tn<lipen· noliilmentc posto il ptoblem~, espresso dcnza ml ogni partilo, -che ò la stessa il <lubUioche r.dontbt·~ Il socialismo in cosa che l'lnclipcnclem:a tici lavOl'.ltori, Italia. e adorr.bra quindi insieme l.'av- Gli uomini V1S.':lutin esilio sono ri- venire òella democrazia. spettabillsslmf, ma ben pochi di loro L'un1ti1 in i.;:1 t-Olopartito <ìclle ma~. h::nno vissuto a foaclo la tragedia del se lavori"!trici, è un tmto che fa 1tnp1'C3· fascismo. no:i tutti lo h:mno odiato sto11c (O JlUÒ farla) n una pr.rtc dei in tutta la sua sostanza. in tutta la sua Javo1·atori, mn ne discosta un'altra estensione poJiUca. Chi ò str.to !n lta• pr.rte, la migliore, la (jua!c sa Licnlssi- na in questi c1nni non ha soltanto \'or– mo che l'unità st hn più rispcttancìo rore del fascismo e;,• la volontà e.li affe1·– t'autonomla politica. e Q.Ulndj tasci.:mdo rnare una dtversn idNìl-il:) politica, ma rirUcolare I lavoratm1i in più partiti po- hn. anche l'orrore per tutti i mezzi litici, tutti r.!Tennanti la nuova econo- u~ati d.il fascismo per ntungcre dove mia unt.ic ::pltal\sta. che non c:ostringcn- è giunto, perché non ·è po$Slbile cHsttn– doli in un pmiito ttni<'O. Un 0,11:0 è il cuerc le finalità cìal mezzi, e tra questi _ .sindacato. che è bene 6in unito, c<l uniro. }}e-ì·chécosì più forte e p!ù cn- pu.cc di <!ifei:dcre gli intcre....<..51 di tutti; mei~ n fondamentale ~ stato 11 par· ttto unico, Il più lml)Ortantc strumento e In via maesu·a di ogni ditt::iturn. Anz.i.,una dittatura e.Mo stesso. e· tra le peggiori, poiché fine a se stcs.s.1, per· ché considera òclltto lo svolgimento del i>ensi.cro,perchè condanna alla mar· te c:v1tc chi gli sl oppone. Non cl fac• ciamo illusioni: in Itnl-ia, do1,o 11 fasci– smo che un così profondo solco hn la• sciato ne1ie· cosclcmm, ncp9urc Stnlin s.:,rc-bbe capace di instaurare una <lit· tatur:i con onc .. stà e con inteUigenz:1, soswnz\almente di\'ersa da quella fa. scista. 1 n breve Ja macchina si rimette· rebbe sulle rotale di prima e chl la òl· rlge diventerebbe. anche senza accoì.": gcrsene. un Mussolini. forse peggiore del primo. pGrché quello aveva trovato una ben <ìh•crsa Italia. Non v'è soltanto una battagli~ per l':rntonomia economica del lavoratore, v'è anche una .battaglia pm· l'autono– mia politica del lavoratore, e se ne!h1 prima battaglia sòclali::.ti e comunlsU hanno preceduto In Ita]1;'.l il Partito d'azione, e vallùamente. in questa se– conda battaglia, che non può combat– tc1-sl se non unita al13 p1inm, perché se non si combattono e se non si t•in– cono entrambe, si perdono entrambe, ii Partito d'azione precede il ParUto so– cial:sta e li Partito comunisl:1. -Arw.i, specie < lo.PO il Con::.iglio nazionaìe so– cialista e dopo l'imposta:iilone e kl. \'lt· to1ia del classismo politiico òi Ne1mi (ossia di quel classtsmo che ausi,ica non solo la chtssc unica, ma anche il p.1rlito unico) il Pai-lito ci'azione è ri– masto, almeno uffic!.ilinente, solo. F'ino a quando? Le (iichiara.:loni del c~po del socia. lismo Inglese ci dicono che se, per or.i. e:sso ç solo in ItriHa, non è solo in Eu· ropa. A)JBF:1-n·o APl'O:S.l e un conto li part.ito, che, se b tale, non può che essere uno trn gli oltrl. o, al· tr1menti, è uno che \1olcntcmcntc r.h– ·Sl)Cl'ÙC gli <litri, sopprime gli alt.l'I, to– glie li!Ji'.!rti'c. ti porola. di stompa, di op, 11osizioile <:gli al.tri e allorn non b ne1,– puro più t:no. perché non è plù partito e non è più politica, ma è morte dl ogni partito e di ogni politica, alxl1- cant.1 in favore della burocn,~ia ditta• tonate. QUAT1~ROMESI DOPO Quello che rende _perplessi nella con– <'C·ziOncdi Ne-nni è la confusione ch=:– egli vuole realiz1.are tra sindacato e partito, partito che sarebbe sl dt lavo– ratori, ma che sl presterebbe a sentirsi chiamare, come un tempo, degli lsc1itt1 J)el' neccs~ità fnmiliare. Il partito del lavoro non può coin cidere con il sindacato del lavoro, per– ché l'Idealità politica è connessa con quella c.-conomlca, ma non è soltanto tale. Il Partito è qualcosa dl diverso dal sindacato, appunto perché tn esso si cerca la l'eatizzozione non soltanto dl un !de-a!e economico, ma anche di un ldcalc Politico. e c1uindl o si ,rimane fermi a un primordiale marxismo of– fennando l'ldentità di economia e po– liti.ca (anzi la sottomissione 'm questa a quella, e la sottomissione, di molto altro- rell.glone, arte. ccc.•- a quella) e si trasfomrn il partito iin un caser– mone .sindacate in cui 1·\solto il pro• blema economico è Jisolto tutto; o si. 1ispcUa la duplicità, sia pure conne<-...sa, delle esigenze economiche e politiche, e si dà l'autonomia pontica al lavora· tori. · Che cos•~ l'autonomia politica? E' la libertà, la Ubertà anche in un regime d1 economia sootallsta, libertà di par• tccipare a diversi parUti polltlci, di condiv1dere con quesU e di proclnmare con questi i van. modi d1 amministrare Ja cosa pubblica, di dir,gersi nelle va, rie idealità internazionali, nei varl modi di educare le nuove gcncra~o· n1, ccc., facendo cosl che ognuno cd ogni part.1to partecipi al lavoro comu– .ne con la propria mcutalit.;'t, apportan– do\'i la propria personalità, Il proprto motivo intenzionale, e 1iuscc11do cosl veramente ad avere l'unittl nella va• rtetà delle tndivldunllt.à, senza schlac• ciare tutte Je indh'idua.llt.~. e quindt annullarle, per un'unità che non può sussistere al <li fuori, al dì sotto, o al dl sopra del rapporto degli individui. ,Solo nel liberalsocialismo la civiltéì. so· claltsta può mantenere Ja varietà. la •ricchezza. l'agilità. l'inteltigen:ta, l'inl· :2iatlva che la società ha acquistato nel t.s>eriodo caPltalista. altrlmenU il socia· :a.fsmo rappresenterebbe una conquista ·da una paJ·te, ma forse una non m'\– ·no1·e perdita daU'altra po.rte. .. I ,lavoratori italiani devono ptepa· -rars1. a com!Jatlere la loro grande hat– tagl;a, quella che speriamo sia la bat– (tas'lia, della vittoria: occorre quindi che !a questa battaglia, se vogliamo tutti [6flipcgnarl\ senza sottintesi o Up.10ri ·che ne dlmlnulrebbero l'impeto e la :la fede: cornpromcttenùola, ogni <'-ate 1~8r-~d~d!!~~~ti:nr:~~c~~ ~~ fi~: AIILAl\'O, 10 sc-ltemùrc. Q UAN'f'ERA bella svtto l'Jmpc– ""' :a. l'esclarnazlonc del repub· t,llc.-!.no · francese deluso. traduce perfettamente Io stato <ì'animo re• gnnntc oggi in Piemonte. Lombur– dia, Ligui•:a, le tre regioni <li cui 1,os– si~mo cli qui toccare li polso. Sono tra. scorSl quattro mesi, e un malessere materiale e moro le sempre crescente si propaga: scarto da sinistra verso destra da un lato. e dall'r.ltro acuttzzars. (ìe– gll cslren11stn1, ugitazion:i sociali, in– sofferenza contro la "ditt.atura" dei C. J.,. N., deplor<i.zione e cri:tlcn aperta dei Comitati industriali cd altri orga· nJ cconomicl, banditismo RU iarga sca· la. disprezzo dli. partiti politici, ten– denr.a n ripigliare la critica <lei regime a furia di stortclle, di motti, di sopran– nom!; e Intanto te. condizioni <lell'ort1t ne pubblico nor, sono buone, la ripre– sa del lavoro è minima, il furor oe,, godimentt, • l'esprtt dc Jota-ssance. (per dirla alla P6tnin) si sc."ltena. e la ridda dei milinrùl. di cnrta continun. Ci son~ soltanto più gli econorr:lsti. professicmalJ a credere che con .un meccanismo f!sca– tc .irrugsinlto e corrotto st possa n~a- 1rnrc H btl::incio; ma llCSSUT!O è C0llV!ll· to che le leve della ammm:st.rar ,1mH!. siano Jornate, o stiano davvero tornan. do nelle mant del governo, sul quale - e sul pa111tl - tuttt concordemena si scagnano. Dlchi.ararsl oggt 1nd11>cn– denti da\ parttt! Vt\Ol <Hre diventare popolr.rc a buon p:-czm. e la fenome– nale <liffustone dé. un certo foglio ~!n~ nominerò soltanto qunndo vedrò chi C! sta dieti"o e dove mira. sta ad ~ttes_ta– rc il profoi;clo mutamento dello splr1to pulJ-blico. Trovare un monarchico. era. quattro mesi or sono, Impresa d;S!Je• rata: ogsl, alcuni (non dico molt4, ma potrebbe accadere) si acconcerebbero di buon grado nt basto. purchè fo~sc loro g0rant1to qucU'ordine pubùhcu che regmwn un dl a Vars.:vla. Dove andiamo dunque? E' probabile che lo stesso , caso di dccunt.iaione. di delusione. si .sta veri– ficato costi• Ma ~ bene ce1-care d'im11c. dire che Ja nal)(:itura democrazia 1~a• liana sia tnvece un .nuovo aborto. ed evit.lre gìl errori a cul aSSistemmo, da .-,1ovani. nel 1DlO·l!J21,La nostra ana– lisi potrà esser gi11ùicata coITo$va, rna gJacchè non slamo legati ad 1-ntcrcssl dl sorta, J)Osstamo permettercela. Se all'indomani del 25 aprOe sl fo:J– sero sciolt-1 i C. I.,. N. e sut scrio liqui– cJaU gtl organismi mlKtarl,. che surcb• be accaduto? Chi ragiona cost. dlrnen– l\ca che tutte le poslzlonl di comando ~rano ~n mano a fasclstl o fnsclst;,:zat1, e che l'ir.surrezione si sarebbe evirata <li ·colpo, Bisognava, dunque. impadro– nirsene. i\fa - e CJUi è stato l'errore - tornare <lemocratlcamcntc e ra111 · diss!mamcntc allo normarti'!. e non ter..dere a pc.t"petuare la finzione (~ be– :;e c:M::m:-ireie cose col loro nome) Da· r,itetlca del sei p;:rliti e del.le toro gH111. te di governo. C'erano <l!fftcolUc\matt!– nali: per votare, occorrono s-chctlc, ed elenchi di elettori: bisognava supen:r– le alla meglio e con mez,:i Industriali straordinari, n1:1. 1n•ofol'irc un errore n un ritardo. Lo stesso. per 1•1~1mrazionc. Lo stesso, per la ciCStionedelle nzicnlìC– Entro due. tre rn~si nl mnssuno, cs– semblee de~m nzlontstt, convocc.1 ;m.me dei coll~gl. liste deg~~ cpuratt. 8areb– l.icro rimasti fuori migliaia dl 1;csci piccoli, ma cl. si sarebbe accarilti snl grossi, che oggi invece 1;0no prnprlo coloro che gun<lngnnn~ dalle c:m1t1nuc dllazioni. Non m! si obble-tl:l.. l'tnterfc– renza degll Alleati: I'es1>e:ricr:v.n t:_attn nel sud. poteva dar· luogo a tempestivi accordi, e alla determina;-,:cnc 01 vrù– cednrc accelerate. Invece, cos3 è acca– duto? Per qualche settimana cl s\ cul• lò nell'itlea di una et rermbbllcu clsn.i1,t– na » con leggi proprie: 1,o1 venne la snl<latura, e {n11ne 1:\ plom;r:t ct~t de• creti luogotenenzlaU a rivcl::wc·i che etavamo sempre auddlti del bello lta• Io regno. · In taogo ,11un N1nclato eletto da cin– quecento o c\ncJuemiln persone sulle d..11q.ueccntomna che compongono 11 collogio. si continup a preferirne ll!':O eletto da altre cinque. ll quale, anc:l1e (ciò che non sempre succede) <1uando sl srorza di mnmlnistrarc con criteri dcmocrntlo!, EJ sente tacct.1r cli !nsclsta o qualcosa di s:miJc. Al 1>osto dl un consig-!!o <li ammlnlstrazione rafraz;,:o- 11c1toalla megUo, 1mpera un com1~1~_s– sario. che talora nulla sa dcll'tndusn·i~ affidatagli, o deve lo s.canno a mottv1 non industri.i.Il- In certi s~ttor1 hr.nno cpuruto pcm:no 1 pulii.tori del u;:binet tl,• in altrl prospertlllO hHllSturboU 1 direttori gcnerall. eroi del « doppio glo co » o tr.:onfntorl ùcli'arte di voltat· gub– bunn all'ultima ora. La bardaturn lig:: slati\'a rasc1sta sopr::1nr:vc ~n pieno, Hl tutti 1 cn.mpl, quando non è aument<1 ta .o rinforzata da nuove ù!sposizioni: chi scrive, conduce da mesi una lott..1 accanita I">el' non ver;;al'e contributi tn– debitamcntc Impesti da autorità repub– LIEchtne e pretesi dalle altre toro suo c"edute, ma Ja foi-ta della burocr.: :7.ln ~ tale che le mort sa!sU 1.evi!, e biso– gnerà i1?11rc1n trlbunale. Il rlmcdio a ctb non stn, come proclamrmo i fur, LiacchIOnl pronti a riportarci all'autar· chi2, alla monarchia, e al fascl~no. nel famoso « ministero de1 tecnici> (che sarebbe pot quc!lo cspres.so dalla «Jefunta Camera òcl Fas<:l e delle Cor– poraz.ton:·, dove tutti cr.ino « tecnici " e di che valore abl)iamo VE:<iuto).i:i1a proprio nell'andare t.nconu o a_lla ae– rnocrazia, Hffida11<1os\oI maggior nu– mei-o, e 1iquidDndo I cl<ln:;. Potranno esserci - anzt C:. sar.::nno tndubb!a• mente - disordini, errori, rlsnltat1 f l~~!fe~~!1 1 es: ft1 fec~~-i 01 ~ie~e;!~1~~?~i~ a cui asslstinmo. al marasmc1 a cui ine– ~rit;;ibi.lmcnte essa conduce. Per questo, contrartanl.entè olI'op1-.,.. ne de1 partiti di sinistra a cut ldeolo gicamer.tt '! mt avvicino, ,ritengo che– puntare .E.i.tllaprecedenza della Cost:.– tuente sulle elezlont ammlnlstrat: \'C w.n sravlsslma Imprudenza. Meglio quatstast elezione, purch~ solleclta, c:ll• 11 1>erpetuarsi df una s1tua21one oqui voca e st.agnanti?• Lii perdita posstbtle. per ! tre parnu ai sintstr:1. da un'nf frettatn consultai,lonc popolare, sart, certo essai mlnore <le!1aperdita secca n cui andrebbero Incontro da un ul:e rlore riUlrdo. E' questtone <H cafcol<, e oon qua.s1 certo di non sbag!lare, rn g:onando spas:.iom:.tamente. •rrascina;·c· ancora per qualche mese g-11schen:r def pe-ricx.loclandestino. l'organtzzazio i:e po.ritetlca escogitata per tn pre..,;, di possesso, ì)ttò cost:,rc un prezzo i:ì cre<!•zbile. e compromet!crc ln parten• z~ le fortune della democrnzla. Ch~ lrn vissuto le giornate dJ apri– le. sa delle granò.i SJ>er:.111,e che s'er11 no accese su un'imi:lediuta rcitltzzazjo ne cH riforme sori:,11 ed economtclw (un rifles.::o se n•~ avuto nella corteg<, pole:mic~ fra A!bastn:. Scrosati e Le<' Va!ian; nello S!ato Moderno). Ad esi:s<' l! seguiln una renità assal amara. L<• l'<'Sistcnze pr:r cs. ~! ronslgli di gestio– ne, che in m:ig-gio s'erano appena dlsc gr.nt• !- si .:pprofonct:scono sempre più. G!t ir.tervenu simìHc:ali ln materia di t-l?cggl. d! al!mcntn,:ione. poco o null:1 h;~ritl<, c:oncJuso: non 8'. 1mo r:·crire que: che nor c'è o <l:!Jtriùul•re quclio che m<1nca. Sl può però. ndatW.r megHo nu;into si lw sc!tonumo; distribuire 1~1egi!O ciò che si trova. Le <e SQt1adrc ~ ar,:,01rnrte cli oper:il le avevamo \·is!c tiJl.'opr-re.col frtscismo, con gli stessi risultati. E rinusnrirsl del controlli, vutomnticamen:c ~s.iltn. i prczzl o di.· m1:;utsce n rne:·coto. !...'unico sucoc.sso ile Ila Confe.-:ic•: :•7.ione òel lavoro. è H ri::.17.0 d!?i salJri: n gun!o o che H rtnì, zo dei p:·czzi. J"ave,·a preceduto. ~t. JI 30 settembre, se a questa clnt:i: ~w.i' v<:rrà lo sblocco del liccnzbm~nU, S..'l– rh un punto cn:cl::1!e. Slamo preparat: .::d .:ffrontm·e In s1tur.zio11e. o - como al soiHo - glreremo le cliffit:oitb con ima prorogi::? 1'-!r-qilonon IH'o(Ni7.za-rc. E sopr.itutto nor,'·drammath:z<1re. I.'i!l· vt•rno non 8:"ll'i1 gato. Ma quello ciel •,g.•45, per noi- lo era r-tato .iss.::: JlOCO, e stnvo11::ìnon ane:r.o tc:losch! e fa, scisti su!l'usc\o cli cas:1. B' t·c.o c-he t milia~li dei bors:i.hlo !i ner:. e flUf"llt delle hricatc de!io stesso c:o!ore che per mille rivoli tuttora cii-colano, man– tengono una .classe di gaudl'nli che non usmido pru<le1:n. rame fa. c:~tl– tui?·?i.unn ~·nve p!·ovoca✓.:ion<- ::i con!1it• U €ocinll• Ma è «llr.::ttantO ,·e:·n che: moli.I che sl lamentano, ham~o pe1-.Juto il sem;o <lell'eqnilibrio fl'n il kworo 8 ~I ~unùngno. l'entrai::. e la Sp:?S<t. I detentori delle grosse fortune fa, sc.'1stco ercdlt.:ric. che munovrano di.e. t1·0 ee;·lt organ\ dl cui non sai ec :-im– mlrare l'lncoscie!12-o o w sr,udorri 1 r;.:za. sanno pct1'cttalTI"nle do\·e vogEcno <H'· rivare, cioè:-al <!i:;crcùlto della demo. crn:!in.. E la manovra s\ S\·olge a ~011· fie Yclc. favorita d:1f!\! errori dei due pnrtiti di sinistr:~: i: socinlista. che yer ditln nittorescamcntc « non qu.-:,-:1-.n :1. e H comunista. la cui tattic~ mm!P1'ai.:1 non immi:ua più. nessuno. piJrc:hè h~ scoperlù il f-ilo ombelicale russo.. s:a– mo ancora In tempo r:er fc1·marc1 nd un:i: J)OSizlonedi centro sinjstro r:1jlpre· sentnla e.lai luburii,no. cla:::ii ,1rt1coli rl! Bors3 sul Curricrc òifl'usiss'.mi e ap. prezr.atts.siml (il fogl'.o mil<l!lese ~ rifl. n~rdlto sul yccch!o tronco) e òa alcl!ni Rttc~giamentl dei partito d'azione. 3S· sa! corflf("g:osinell'indicare al l.n•oi·::1to– rt le loro respO!lS&bi!ità ed i peri<!oll della sltuaztonc. Però l}\so:::n~decider, si a liquidare tt'm·g-env.a tutte - si ba· di: tutte -=-- le antonòm1nc, a qu::ls!m,1 pesto. Il giacobinismo ò un espediente ulifo, ma temporaneo, Farne una nor. ma di governo. o di ~mmlnistrnz\onc, sl3nlfica undnre fatalmente al O •.rer– mldoro. E non c'è altra nbbontl:rn;m che d'i ::1~1~r.mtl,alla succes:'flOTIC, La ricQstJ1i?.i<mcnon può che e~ser<i ;Pnla e faticosa, e H nostro )}OP'>!V à p('t•'112w,r:i !mp~1ziente. L!t grngnur,ia delle cr-,t:che St l'OVQSCla oggi S:t eh~ sl (! s::,bt-arcnto l'nrduo <? ~11grntv<.'Jm• pita. Molte di esse sono giustificate; alc:,mc possono nnlr contrcb<1ttute con !'nrgomento delta forz.l mas~ftc,1·(.¾ at• tr~ acbbono ,,enire respinte;. Ma blso, gria <lare l'impress:onc che ln d..:mo-. crn:,,la si sah·a con la demucrazla. p~r, eh~ qualsiasi. tentativo di soluz,01111 ;~nc;:~~t~ ~1;~~~n~!-~~~c:.1à~a~i ;~~e·s!: brarc un p3radosso concluclere: elczl.a. n: dovunque, comunque, e presto. EI► pure non c'è altro mezzo per norma• Jlzzarc la situazione. e riprenderla in mano. La repubblica del comitoU. osti, nandos: a sopravvivere, cl riportereb– be io bre,·c al famoso ministero at disopra cìcl oartiU che s:ippiamo bc– nls.9:mo dove va a sboccare: nella po, 1.!Uca di. Lu:si Feder,:;oni- . . AJIRl<JO C,lJU!Q;

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