La Nuova Europa - anno II - n.34 - 26 agosto 1945

--10 -'---------------:----- L ~ N UOYA B URO P~ -----,----------~- 2Gagosto·1945 -- GLI STUDI lT ALIANl :JN GRAN ·BRETAGNA N EL triste decennio avanti la se: ciò insistito a chiarire che il governo conda guerra mondiale, gli studii {almeno per ora) non intende riaprire uallani tn Gra'n. Bretagna ebbero, la scuola di Londra. per togliere ogni ,,iella Soclety ,lor lta{ian Studies il loro ragione al timore che si vogliano con· r;enlro e nella rivista trimestrale della servar cellule seml-lrredentlStlche, lad– Società stessa. gli ltallan Studies, il lo· dove si desidera, invece. cU promuovere ro organo plù autorevole Ma era ine· la fuSione fraterna degli italiani all'e· vital.lile che, sorta bensl autonoma e stero e della popolazione locale: fusto· indipendente, ma fo ,rtemen.te • lavora- ·ne che di tanto già è progredita in quc– ta », peraltro, da infiltraz.loni e influen- sti anni dì guerra, e appunto per ope– ze • ufficiaJi », la Società per gli studU ra della guerra. Haliani non potesse reggere alla bufera. Questa, l'umiltà anti'impcriale, antt· A gt1erra finita. parve opportuqo dì romana ed anti-mcga.lòmanc del gover– promuovcrne la resurrezione: E res1;1r· no italiano e del suoi rapprese11tantl rezlont: mi sembra termine propno, politici e cultui'ali in Gran Bretagna. ché, se formalmente al tratta della r!· Ma né in Rufflni né In a'ltrl questa presa del lavori d'una' società non d1• umiltà, che malamente si vorrebbe forse sciolta, di fatto•si tratta, Invece: dico- da taluni bollare del tennJne sgr.tmma· strulre e.1:novo, in altro ambiente e In ticato ed improprio di. rinu.ncialm·ia più feeonda atmosfera.- (un vocabolo contro cui già insorgevn La Società ricercava -ieri.~.e ricerca in Senato, all'indomani del trnttato dl oggi. l'appoggio dell'AmbMciata lta· Rapallo. Francesco Ruftìni), è senza liana in Londra. Questo ba.sta di_, per conforto e temperanza- di orgoglio. Prc; sé solo a spiegare quanto gh studu do, ctsamente perché noi sappiamo quanto vessero. inevltabllmCnte, riuscir mor- si sia lavorato e, che cosa sia venuto tificati e depressi quando non erano "erminatl.do in Ttalia negli anni che la se non lstrumenttJ d'ingerenza o cli con- ;tessa Societv /or Jtallan Studies pa– taminazione fasc1Stlca, e quanto per rcva badar :più al l)Cricoloso voclo contro giovi sperare In una loro prorr· dei falsi capi anzi che 31 cauto e guar. ta. Ol;I efficace rinascita, o~a che agll _uo- dingo linguaggio per iniziati (come lo num della~ crlCC.."lGrandi sonD fchce- definì appunto II Ruffinf) dei nostri men.te succeduti uomini come l'arnba- maestri. scl:'nore Carandin\ e Il professor Edoar- Per suo primo compito, la $Qclctà do J~L:~~~nza dell'ambasoiator~. In ~~~à c~~~~d~le~.~~1~ f~r~~;~•<1!1r~:: quei giorni a Roma per collOQtui_ .co~ todi elaborati e <.leiMsultall raggiunti. l mrov\ ministri. Ruffini. tenne il di· Alla bisogna le oceorre, ed essa desl• scorso Inaugurate della rinnovata $_o• dera e non .mancherà certo df ricercare. cietà. Era. credo, la prima_ volta in la collabora7.iOne rii studiosi nostri. Ha vent'anni o più (e cert"o la pnma volta deciso di tener congresso la prossima non pur clall'inlzlo del conftltto, m~ da.I- estate· in uno del colle"! femminili "di la rl~pertura d'una rappresent~nzu a t) • Oxford: tre settimane df scuola per no– su·11•n Gran ~retagnu) cl_1cun italiano \icllini, principiantl e•st.udemt. nlternn- rono unaniml l'ap1>l~usoe lf consenso quando un ltalirrno si .levò a proporre che s'invitassero al convegno di Oxford studiosi che vengnno dall'Italia a rife– rire <lei loro lavoro e insegnino quel nuovo e più pensoso e più problema– tico modo nostro di sentir la poesia e dl trattare l:l storia. con una esperien· za che non si riscontra uguale in simi· gll<mli lavori stranieri e, soprattutto, se m~ è lecita il dirlo, nel lavori Jnglesl sull'argomçnto. • Certo, questo. non è che un ilspetto delhr.crisl più vasta in cu\ si travaglia• no la cultura e. specialmente. la sto– riografia b1itannica odierna- Ma non è a negnre che la crtst incide sciprattutto nel cam1>0degli studii italiani. Foscolo è probabilmente l'liltimo nostro grande che abbia lasciato in Gran Brelagnn una traccia viva, e che sia letto e gu• stato sfcut poeta. La storia nostra ml pare sla scarsamente capita nella pe· culiarità delle sue guise. sia perché le· difettano quel!a struttura e unità am– bientale che gl'inglesi ravvisano, a diritto o a. torto, nella. storia loro, sia. e più, pcrchè non è storie di par. lamenti e di libertà istituzioQali né si p"uò quindi applicarle il metodico (od immetodico) toccasana del two party svstem.. · La stessa storia del Risorgimento ha sofferto. dopo un Tigoglio di affetti e dl memorie, per U·caratlere pocmatlco– epico. cli esaltazione letteraria o di mi· stlca e religiosa devozione, che le lm· pressero. ad esempio, il Trevclyan e il Gliffith. Sovente si torna. perciò, al n1. nascimentò ed al Medio Evo. tndubtila: mente meglio conformi agli scherni e alle consuetudini culturali ingle~i. mas· slmc ora che tali ricerche. e la stessa Soclety for ltalian Studies, si avvan• tagglano dell'opera di F. Sax! e dei suol colleghi del Warburo Institute, dive• nulo frattanto una sezione permanente dell'Istit.uto•di Storia dell'Arte dell'U· ni-versità di Londra. Gli Italiart Stttdies, che rlprenderan· no fra breve con un numero unico sul Rinascimento dedicato alla memoria del prof.' Bullock, e cui possono abbo· narsl anche ·i non-soci e gli stud:ost residenti ln llalia (al prezzo annuo dl 12/Gtl.), se. per un v~rso, è probabile attestino la crisi cu\lurale britannica. certo però saranno liberalmente aperti a collaborart>ri Italiani, e ne deriveran– no avanzamento. e lllumina~onc. Ba· sterà, per esempio, una rassegna ra• gionata di opere che trn.,.taflo in modo· quasi opposto d'uno stesso argomento {i recenti saggi risorglmcnt.:ili di Salva. torelli e Il mect1ocre volume del \Vhyte; l'opera di Jv.:ino-eBonomi sullq. politic,1 Italiana da Porta Pia a Vittorio Veneto e l'analoga 01>era dello Spr!gge. che è la trattazione inglese di gran luriga migliore), a chiarire li aiverso prot·e– dere e a mostrare li fervido afflato eu· ropeo da cut la nostra storiografia è tutta posseduta e pervasa. · : A questo progamma ç.li mediazione e di- eQ.uililJrlo fra e.li v erse esigenze e tendenze Si. mostreranno e si manter• ranno !ll(lt1b\>iamcnte fedeli t dlrettorl cleila rivista, che sono Il professor E:. R. Vincent (Corpl1s Cln·istt College) e Mtss K T. Butlcr (Girtor,.College), cn• trambl dell'Unlve°rsità ,ru Cambrìdse- 1\Ja aoche ad csst mancano. finora, glt strumenli dt studio. In questi anni di guerra si è aperta un:r lacuna che oc- corre colmare al più prc~JP· • l\Ia occorre sopr::i.ttutto d'1~,\tendcre. le possibllilà psicologiche e pratiche del - tnomento storico che •attravci=siamo. L'Inghilterra cl pub dar molto. per una · · ri!!fesa culturale e civile. Ma può._an· che, e deve, rice\•erc molto da. noi. Spe,.· cialmente nell'ambito degli studi. I tem- pi. del suo • splendido Isolamento» so- no tramontati per sempre. A compiere la sua stessa funzione europea. le ab!J\: sogna og-sf cli SC!=Jrgerc li n2--tro v~r-0 volto, di conoscerci. nei nostri llbr. e nel nostro lavoro, quall noi siamo. Le abbisogna di comprendere. di apprezza• re a Uovere quei due sentimenti eh~ ci governavano l'animo aJ congresso re– cente della Sociely f<j1' ltaltrm Stu.dit!S, e che lo denntvo piu sopra la nostra umiltà e li nostro orgcfglto. • llJE'l'l'tO '1'REVE8 ~!f'~~~· ~J~~; 1 ~~~~~zf nacl~~ 1 \~gg~f ta da ,conferenze"dl « specialisti 1. E fu· f 0 p~~f>~s~t ~c~ed!~~~i~~~:o~~;o~~:~~~: ======================================== 'dono alla ripresa del nostri studii e d C[MOSCO •un'altra.d'sci•nz•1·,l.rcriùrt,cio•n,ec· I N occasione dell'annunzt.o .ella sco• j e, ' " " c- alla riforma delln nostra cultura. Se d b b B d t caniche, -anzi manuali. Anche riyuarlio l'ambiente P:ra amico. il compito, pe· r:ri~occell~./:,~~r~;!'t,m~~1•di;.~fto;;' a questa ptrrtizio)1c,con tutto it'rispet• raltro. non era facile. del Risorgimento di Napoli. dopo aver SE'D L·uvo VICO lo verso ,, venerando uomo che varl:l, JI tono della voce, I timbri bassi e rifetuito i sentime11ti di • i11qufet11dit1e 1 \ sentiamo il biso{lhodi affermare l'unità quasi umili. la modestia accorata del e tristezza•, con cui qltesta notizia t i11sci11diblle ·dcllt, scienza. Glllifeo e porg:ere tradivano il travaglio grav 0st · stC1ta·accolta,ed a cui anche i{ suo ani• E. DOlV BE1VEDE1'TO ·Ne11.:ton sono Jilosofi qtumto Ai·lslotrfe della responsabilltà. e II nodo oppra· mo mostra di proJ]_cndere,uoul1rnsc: . e Croce; e d'altronde come è pcnsaùiie :~~~~os1e~~~:~!~,~ e.rn~ 1 g!f~~~ ~fit~~~ Le scoperte della scienza non sono lucl tracce di uo'csperten7.a atta a disintegrare ~~r!g:s~~~1a ~,/J!!~~~~tF~ 1 !,,:;: Ii~! ford College, l'università femminile di di ,•erJtà, della sola verità che è quella l'atomo, si arrestasse nella ricerca per ti· Cartesio, di un Leibniz, di un· Kant, Londra. 1-egutva con evidente simpa. che risc.biara e fort.iflon. quella che· more che altri possano s·erv1rs1 del suol senza. l'« attm » scienza·! Ua. nla non ml sembra che ·m~urasse giova all'anima. e che non fili &elcnzleU r'isttHatl p~ creare tertificanti esplo.sivi? Ho ricordalo Galileo, La vita di que· • ~&i~nti~~~~~ :~~~~~~edeWe ~~.t~ ::g~; 1_0~10:~rcr~;c:;et~t ~~o 8 ci~~~a ~ 0Jmu11: per timore che il suo ritrovato ~;l~ 1~~a;!~1~: i 1~~1~t1;;;;:,;~t:ou~~!~~·i:~ ~role. ~::~:~e~~~s~e!~ 1 ~ : 1 oe~:~ 0 °j•:~c7ioc:!~:: ~= ;~:a~~t~~ 0 ~/~:~;~~~le~;r~!t~ 0 ~i te della lotta trn scienza e anti·scienza, nac::~,J~\ U:O~e~~i~~r ~~r~u~~~! 1';a;:: te uomini. ~-~1J.i eef~,~~~~u:a:t:1 pf~t~ 1 : 1 ~:~~e~: ;:i~:r1il i::,:a~~~~;!~f! 1•1 e 5 ~ ~e~~c~e::.,:~ sero manc:i.te sinora, a·ppunto per i suoi sc;; 0 ~~t~:~~: s:!f:::. ~t~~~~t~c~~: di tnvenzJonl, anche se portano l'lmprou• chfa delle scienze. t evidente eh~ biso– contatU. e connotati uffibiali, la capa- l'uomo .sulle cose, cioè la poieuza delle ta del genio 1ndiv!<l4ale, .sono. quas\ sem,- ,:ma dar rao1onc a Bellarmino, e t'he il cltà veramente rappresentativa e J'espe· mani e non <lcll'an\ma dell'uomo e l'aol, prc. fìg:1edt t'\1tta u-n'e,poca, per cui C'aSC Santo uffizio trionfa• Se le • scienze ~i;;;::~ 1 !!~c~~~ ~e~~~,r~~c:~~~l?~'.~~~~: male. e sapiens> armano, sem1m? più di ri~s~~~l~n;Ct~;CI~~~ :~~~~!:~!'~l~~~I\~~~ :ls~7:,~!~ > Sl~ 1 .~ ~fr.~ ir:i:::':r:: 1 .t : ra nostra, Col riserbo che la sua J>OSI· :~i~z~~a.n 1 ~\-~~;~.re:i: 11 ::,a:r: 1 :~~f; eYent'ualc proei:astluazlone,.Sc nell';m\mo scettro e la spada alfa teologia, che rap· ,:ione gl'imp0neva. ma con la fermez. 11 coP:Crtescientificlic II bene che possono dl uno 1 ;c1cnzln.to V i è da una parte un lm- presenta la eccelsa sptrit.twlità, poichè za suggeritagli dal!a sua cosciem:a di d,i,"l', si l'ich!cde non aolo un proporz!o. p12rat1~0 morale c11e lo costringe a riflct· è la scJe1tzadi Dio. Juvano allora la fi. ·studioso \tallano, Ruffini sem:a jatt:m· nato ma un supc-!'!oi·c avan:-.amonto dcll'in- terc.sul d<mnlche l'open1 sua.può• portare /oso/i<, laica si metterà t.narmi per con– z~ e pur nobilmente rivendicò al no· rel\elto. della \mmagina;donc, della Cede a<I. altri, c'è' dall'altra parte il e demone• tendere a quella corona e spa<la. Si ac· stra paese li patrimonio di una.cultura morale, <leliosp!rJto rcll-gloso, e \u una pa. Socratico della verità che seoza tregua lo i:oraeràco1\·ornnd~sorpresa che esisto. ~~~t~~,1~~~a~~~~~M1~!g!ìirip!~.I)(!~<~~~ ro~~ !t~~~ 1 ~oan ~~~$00. tn~l!o var 1~b- :l~;:cd:11P~~~~~ !:a~~~l~~i!~s1~~fto"1:~ ~ 0 c~;cf~ct~o1~'9{!b;ica~:;:~f:'Je s::tJf!~~~ dò, fra il pia.uso degli ascolt&torì, 1' 0 • be cllè \a disintegrozlone de\\'otomo, 31 pa- conomico e sociale di una scoperta scie,,,. nella sua anncrla." pera dei clercs che non hanno tradito, rì dt>l tesoro del ~tbelungh!, cosse som. t.5fica, c'è l'aspetto Intellettuale e. specula. QUM1<lo Olimpio sconyi1tr(JO·rlando dt da Croce a MarUnett1, da Gaetano Dc mersa. nel Reno. o piuttosto, quceta ·volta, tJvo; se per portare l'accento sul prlroo, salvare Bireno, quello, come si sa, ver ianctL, a Venturi, Einaudi ed Omo• nel M.!ssisslpl; e lnv:i.no le genLI gareg-. proviamo a ripudiare 1-1 secondo, noi ,·e- voco non perdette la vita per causa di deo: ed esplicitamente lnserl e immise giassero lra--loro per re-cuperarla, .ntamo R negare lo sco.po spir\tuale Hella mt'archibuotota che Oli scaricò addostw 'l'oi>era dell'ftalla. :.i.nC:hedella novissi· vita stessa dell'uomo che è quello di v.lvere (.'lmosco. Ucciso Cimosco, Orlando prese ma !talla'., nella seta luminosa d'una Questo atteggiamento radicalmente per conoscere~ non già di conoscere- per come preda dt uuerra t'archibugio _ trarlizlone comune. . anti.scientista dçl Croce 110nsorprcride vivere. arma ignota, stupefacente e spregevole ca~l~>~~iq~;o~rl~~!~~.:~w:;~~ei~~"'q~~ 1:% 11 ~:: ::::~: $~/l~i~i::t;::.~=~~esc;O~; La scienza t una,· te sue tSif)enze val· ~=re~l~g/~1tf;~b1~~~~ ::r~:~o}~ i~= ~~f::io~~al~~~a~t!lt~~J ?~nf~~tr:· ~rac~i ~,!! 1::d~e:~·o:t:::· ~~~,~~!i, s;:e:,'r!f~~:; :~~e pa~rp/tJ;adl:u:~:/;~~~~lac~~~!~ orditmO, esclamando: rivive la più pura esperienza del libe- oa esperienza fatta dall'umanità, H co1i• ca dì scienza sono, prtma o dopo, cale- O maledetto, o abomlnoso ordigno, ralìsmo cavourlano quale retaggio do· te Sforza (Il giornale del mattino. 12 11eche stri11geranno i polsi di wtia La dte hbbr,lca...tonel tartareo fondo mestico nobilissimo e memorabile); agosto) guardò verso fovuenire con oc- scienza, che strozzeran110 il pensiero di foo:U pef man di Bc-lzebllmaligno. ma non tacque nemmeno dei molti me: chio più sereno: ~~i:ia L: ~: ~~~n~a f~1s:~7: ;ci;t~~~ che rulnor 1:>er te dlsegnò~ll mondO, ~i~~t,?;~:!!e. 3 ~~~s~l c~"nii!~~cà~'~u~~~< Alcuni ddo\\iha:m~ ~sc~o ihe l'ckmCn, semvre accolta ·con entusiasmo da quel: ; 1 •;,:;;::; 0 o;daess~:c;:: 1 ; 0 t~ ;; 1 :.;:~e. g~-~~ Jfi~~l~Sa~:~~~~~~~: ~~~u~~~!~~~i~~ ~~~h~v:lso~:r;e~:- ~\-~blo;~ ad~~:saf:~~ lt che vootiono soffoc_areil pensiero, ma renato per il uéslo del nobUc .cavaliere; ne O II disprezzo che solitamente ac· motrici nei paes! che ne sono privi. 1/o 0 ~\~~/i; 1 : {~~'{;~~!n;r!}ti~~~~~a'::d~~; perchè ser Ludovico era anima quanto compagnano ognl accenno a loro. Per Ma nou sì sa mal: la storia è piena di per gradi,,servendosi abH.mente di 1 w. mai pacifica e idllltca, e non poteva trOPllO tempo, sotto la pàtina ufficiale, svi-h1ppi verso uno -scoJ)O' e che finiscono mlni saggi e dabbene, che imprudente· non Sc11tirstdlsce11deretunao la schie: quasl a ,vendetta e compenso delle adu· ~llo scc.poopposto: come Colombo che ere• mente enunciando• quelJa tesi, spiana. na il sudor freddo a 1JC1l.,Sare che qu.ct laziont prodigalmente scambiate fra la deve andare alle coste occldenl(ll\ de.ll. 'lll- 110 loro rastrada. Io credo di essere per• màlellettl caca[uoco, potessero diffon– cricca ufliclale fascista e )e sfere diri- di~ e ~rl lnr~~e l'~ merl.ca. h 1 .sonamolto sensibile alla 'Umana1}i&tù: ~:~·;;:td~eimonao a stermino della U· gcntl britanniche, Si è guardato agli ·ie~olc~llt{;1l;.~~~iocn: ~~n~~·~t~~l..C s~o~r~ ~!~r~IO~~ji~::e~~~n~i:1r~~o~st~l~n~;; Ma ser I,tidovfco era un poeta, e non ~; 1 if 1~\. 1 ~~;l~b~/~ 1 1 1 ;~1, i~v,~l~éh~sg~~·::di Alcssaadro Volta videro l'Inizio del r~. di migl1aia di vite per effetto di un or- avcua 'obbJ/go di e.ssere consequenzia• centi: ma gente, tnSOmma, inc.-olla, in- gno dcl_l'clct:..r!eità. dl(lno scie11tijicb,e fa distrnzionc della ~:; ~~:td~/gvf!ill:ll:w:;:;a::ic~ifii~~~a~~:! feliore. primitiva e servile. Nl! con di· Nella -Città libera noi (19 a(1osto) M. :.r::~-;~ti~ ;~~1o~e~;:s;!~~,-~~11ae1iftav;;. nacciosa, lut, borghese della Rinascen· ~~71 1 metro si son giudicati gl'ilallanl Cimino, .trattando più. var{icolarmente 1llvcrsalc -, C da accettare con rasse- za. che contribuiva c.oiì l'arma del sor- a a. · della responsabilità della scienza, dopo riso ad uccidere lei cavalleria cd Orlan- Perciò fa tipresa 'lici nostri stuùii alcimi ondeggiamC11tid.lvensiero, fo/ilò !1 11 1~ 2 :5';~~:.\r, 1 ~ 1 :~oi,ainsegnato che t'fr- do come cose serle, non sl accorgeva di ~,\1g~?o~inp~~~!nctfv'~,~~~~i~: ~l~~l:a:~ri quella che a mc pare la via aiusta: te non A 11èbuona nè cattiva, come vo- essere tm 1>arc11tc <li Cimosco, uno dt sospetti om1al radicatissimi che. sotto Uno sctenz! :i.to, che sia tale per Intima trcbbe farci accettare 1ma uradud.Utà.e. quelli che-in tanti modi dit·ersi - con rorpe\lo della cultura. si fomentino agt- vocaziQnc. non arrcs:crà mal la sua.rlcer- tica della scte11zafMeno ancora potrem- la do!cc rimtz e col f~ioro mortale - Sl taziont nazto·nalistiche e si alimentino. ca a.nchc se Il risultato di questo. dO\'CC'iSe mo accettare una grnrltuzri!à intrinseca: adoperavano a· costruire tm mo nd0 cosi la leggenda dell'itallano coloniale port~r<!dlsas1r1 e calamlt:'i ::i 1\,0n finire. S! una cateoori!J di sdenze s1L;,ainii.. dt ntiot·o. f3 l'astio contro di !ui. Ruffini ha per- può courepire un vero fisico che, sulle 11e11sicro sublime - cloè fi{oso[lcile ,-, .•

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