La Nuova Europa - anno II - n.10 - 11 marzo 1945

SOLUZIONE DI MASS 11\!A DELLA QUESTIONE ROMANA è ta controparl!t-1 dcf primo) rii attrl- sario•è constatar ~rò che per i'fÒ!J'~ryli{ buir9i, per (monto riguardn rltalia, Il la rclig:onc cosl concépita era llOpral• primo m~t Ho <.1e11a :-.o!u:done me<lcsi· tutto for1.u morale ecl i popoli hanno mo. La rnw!c, - come luminosamente IJi!';ogno dl for,..a murale per vivere (t (lim~tra rOrl;mdo, - non è in sostan- prosperare. Se invece di avv:cin<!rCj a za !,e non la trasfornrnzionc In accor- .\Jasaryk come u un fllosofo di profes– do bll.iter:1!p <!ella lcg~c delle guarcn• siouc, ci avviciniamo a lui scrnplice– tigic-: legge forzat~unentc uniì:itcrn!c. mente come :1 uomo che cerca dl in– perch,!,a quel tempo la S.int:, Sede non tcnJ•jre se stesso e. attraYcrso se stcs– ritcnnc -· è questa !a semplice consta- so, g!i altri, troviamo spes~o nelle suC! taz:onc, dt un rntto storicamente ben op2rc, sotto forma di aforismi, affcr• compreas!l;Uc - di poter trattare su mur.ion; che ci, spiegauo la s...ia perso– quelle ·basi. nb!aù e la sua azione. « Loua1\:! per la' N )N sono fra le pagl:-ie meno lnte- una spec_tc di impasse, di punto m01·• Un'ultima osservazione è che nel· verlt~l - dice egli, per esempio - vuol ress:mti nell'opera di Sforza /.//· to, a cui le trattative fossero glunte. l'intesa cli massima del 1. giUgn 0 1010 11're lavorare per la vcrit;'t. Ora sicco– ta/ia dal I9J-J al, 1944 quale io la -.\la una rappi·esentazlone simile sem- non si parlò cii concordalo, come climtJ mc st vedono levarsi uno' contro l'al• 'Vidi (di cui s'è gi~ parlato qui, e orti bra una falsa ricordm1za, data l'intesa strano concorc!emente 1J racconto dl tro non il vero e il falso, ma gli uomini · si annuncin l<l seconda edizione) quel• di nwssima già raggiunta sotto Orlari- Orlando e il dl.ario Ceretti.. Sforza a che cc1·cano In verità. ci cap'.ta spesso .le de<liCfte alle trattative ita!o·ponti· do, e· da Nitti. confermata nelle sue questo propoSl.to dlce nddirlttura che di. non intendere la vcrit:1, Gi non amar· ficie del HJl~J.20per u1rn s,:>luzione del· confidenze con. Sforiza. Piuttosto, l'o- Benedetto XV « non fece mr:t la meno· la; mn ~I contrario, di tirnnnizzare colui' la questione romana. Esse formano co- stacolo che trattenne Orlnndo dal con- ma allusione a un concordato». La che li.l poss:•ede. Ci cap~ta anche. nel• me una breve appendice alla parte ter• eludere avrù trattenuto anche Nitt?, formula potrebbe essere troppo assolu· l'impazienza, di arrirnre al bene per. za del Hbro di V. E. 01'\ando, .Miei rav· dibattutosi IJel' tutto l'anno del suo mi ta, poichè Orlando parla di accenno gc- me;:zo del falso, di non ~nse:;nare Il porti <li governo coIt la S. Sede, libro nlstero.nelle più fiere tempeste interne ncrlco (contenuto, parrebbe, nel m~mo· vero, ma, al contrario <.ii commetter~ per circostanze esterori rimasto - ed e internazionali. 1i.:llc, che sarebbe un documento stmi- ia violenza in nome della verit<'t». AJ· è male - pressochè Ignoto· al pubbìl· Noi ci domandiamo, anzi, se questo co di grande Importanza) a un concor• fermazionc senza (]ubblo pericolosa pe1· ~~a~t~ton~~~a ie 1 ~~~~~acd;l~~~~-i~i 1 plr:t~1 ({~~~ù.n~i~.\'~u;~~~s:~bl~-itW,"}~~~ .:a~ ~ 1 ::i i«~!1;p~;~1cit~11~::tié~~~~l~~itj~~)~l-- l~lldl:a;, 1 ~;,~~~~i~~;l 11 !!n~~~~r;t~~~:·~t 1 ~ 10~:; ,(Garza:lti), del 19-1-1. · ùere le trattative; sebbene Sforza c\t· Pare, Insomma, che esso fosse riserva• coraggio delle affermazioni più perico- no~C>S_~,~~ ~l~;l1~;t~1-~~l~~~~~ ~~l ~;;;·1;ig :1\i~~~1nz~a~\l~~~c si~~~:~t?df ~~~1it~f.~~~ !~1i~~:~~1tualmcnte a. una t.ratt;'ltlV.t U\· lose. Anche ncll'ar.:one politica in sen· è st.ita data la dovuta lmport;rnza, n~ capace ornrni di andare oltre la sua Sforza afferma qul un punto impor· so stretto egli. era, del re st o, egualmen- ' se ne è compreso generalmente tutto teoria delle «parallele•· Se si rintrac- tante, che risulterebbe cla confidenze te sicu_ro e sincc.ro: • lo non attendo la il significato, che pure O:·lando, .- e cla H corso agitato dell'ultimo mln\ste· fatte da Pio XI: questi avrebbe rite• salvezza· <la nessun 1>:1ruto,ma so che ora :mche Sfol'za, - aveva messo nssai ro G!olitti, forse l'unito momento pro· nuto necessario U concordato appunto :<;arcmo invlncib~li se si troverà ln Lutti bene ln chi.aro, e sul quale l'Ì Santa pizio sarebbe st:ito ali' incloman; del perchè aveva di fronte a sè Il regime i partili e in tutte le classi un numero Sede stessa aveva rtchimnato l'attcn• trau2to cl! H11pa!10;e anche a!!ora .\a foscis:a, con le sue caratteristiche to- abbasta:lZ<l elevato òi uomlnt <legni di . !!l)n~_!con lic~H~hllcaro~e- rcll~ rivi· ~'it~è-~l'~Si~~~cn~1~s~ 1~~;10 a'i\~i-~~zi~ taHt.irie .. ln questo~ apprezz~mento QUC,S!O nome e capaci di rifiess:onc, i !~~li,/ 1t28, de: Di!·iio t!~.iit;~, ~n;~i~f ne In s\curn coscienza della stabile si• ~~~<~~~ sd~~~~t~~ta~~~il ~1Zì~~t{~fi~tr~~; quali, anche senza accordo tra di loro pubbHca>-:ionc del tratto conispondcn tum:lone rng~iunta, e cioè frustrò la an(l State 1n Jascist lla7!!), e con un e senza visibile legame, compiano. te cli un altrn dinrio, di mons. J(ellY. stabiìità stessa. util'Oio dcll'O:;:servatore 1011wno (9 r~b· ognuno nella Propria sfer:i, .un lavoro Questo pre!nto americano, altrlme:1:l braioJ dovl:to a F. Alessmidrini, secon- rivolto «lic, stesso scopo». ignoto. può vantarsi di appartenere al· 6 <la cui Pio XI praticò sistematicamen- Quanto· .i\léls,1ryk f.c--ce per la sua na- la Nto:·\a, pO:ci;~. insomma, attrana>rso te Ja politica concordataria per il fatto ztonc è storia di \Cri. in pirtc legai.a Ju\ e In certo meda Per opera sua, Clonostante, rimane l' importanz:i che in Europa 1. regimi totalitari an· anche 11Jlastoria della nostn1 gu,rrra ayvcnne U cnl!cquio del l. giugno 191\J, capitale del fatto che 1:i soluzione <lclla <l.:v:rno moltiplicandosi. del 1!.H5 ·18.eh .} non (' chi ignor'. che all'HòtP.I filiz in Pal'\gì, o·a li presi· qu~ti6ne rorm:na era già stata trova- Questo, in selle d'intcpretaz\one ~to· in Italia si formarono quelle legioni de!;te dél Com;igJ:o il.nliano Orlar:do e ta, ùa nmbo le r.arti, prima del fasci- rlco•poJ\Lica. S'intende, peraltro, che !<1 che combatterono per l'inclipendciv .. a mons. Ccrrctt\ dcl!n Segreteria di !':tn• smo. E ciò, ~e {ln una parte dà diritto genesi parllcolare di un fatto non può deila loro patr:a e che fu a Ro111ache to, in rappr<:sentanza del cardinal Ca· al!a Sant<1 Sede di negare a ques;a so- distruggerne, In sede di politica att~m· venne firm,ito nel l!JJS il p;nto PCI' la sparrf: co!!oqulo <:hc se~nò la fine "Vir• lu.zionc un cnrattcrc fascista, e un qual- le, la consistenza, quanclo quell'elemen• polUJicadelle nazl.onalltà in lotta contro tua!~ della qu~st:onc romana. In quel sinsi 1.::-grtmc 11ccessarlo col regime ca- to pnrhcolare Sia venuto meno: essa l'lmpei'O austro-ungarico, cons:1crazio• colloquio, 1r:fatti. fu i·uggìunta una In· duto, - e PE-rciò appunto venn,? pub• permette tuìtavia di vederlo in una ne> lii mw v:r:1nm1:,, ... 1 sniritu;ii1? 111Pnono• tesn di m~ssima per la costituzione In blic::ito, all'indomnni dei patti <lei La• luce p!it chi-ara e ln un (Jll:ltlro di più ta ma che risale ;:i molti e molti secoii. Stato, internaz•o1ia1mentc 1iconoscit1to. terano, il diai•io Cerrettl, - d<1ll'altra ampie possibilità. di tracliz'.one culturale ed artisticn. Bl· d'i quella che poi, nel !92!), pl'ese il no- conferisce all(:lìc allo s:ato liberale \ta- sogna però pensare che la «questione mc dl Cittù del Vaticnno, pur rim.:rnen- liano un di1•1tto (che, a guardar bcJJe, LO STORIOGRAFO C'eca », nel limiti In cui era pos~ibile · cicne allora in sospeso l precisi con· trattarne .nell'Impero austro,ungarico, fini (v'er,1 da parte clella S. Sede una risaliva per :Masaryk ai 11rimt anni del• tendenza - n cui: Orl:rndo pen!ltro fC'CC la sua attività scientifica e polit:ca e subito opposizione - ad allarg:irìi al· 1 Oiilf.MASOMASARYK s'er:-i presentat:i .illa sua menlc nella quantO oltre il recinto vatlcan(), fino I forma interrogativa dl come fosse pos· al Tevere). slblle pèJ la nazione ceca rinascere rio· RHmltn dal <ìlnrlo Kelly e cì,illa stes.' . po più tli due secoli di morte. A questa sa narrazione di Orl;mùo che in quelle, IL 14 settembre dello scorso .inno \ I car l'onore nazlonéllC, « gettare nel fan rinascita. rispondeva egl:, giovò certa· primavera del 1919. Bene<letto 4,V ave- cecoslovr.cchi all'estero commemo, so _ come fu detto _ Il presttslo dl m.ente la filosofo i<ieallstica tedesc;1. da . va pem:a:o a un intervento intcrnnzio rarono il settimo anniversario del tanti anni ò~ gloria,. La dimostrazio Herder a Hegcl, ma questo aiuto spiri· nale; più prec\sc,mente amerlcano, per ia morte di Tommaso G. Masriryk, n ne <lella falsità, data da :Masaryk \nsic· tlrnle 110n fu che la restituzline df affrettare c1uella soluzione della quE:- fondatore e pr;mo preskl-ente della re- me al filoloso Jan Gebauer. f~i una qmmto l.l mov!mento riformatore del stio1le romana che cio,•eva st;irgll in 1n1bbìi.ca ; 1l 7 corrente essi hanno rt vera ,e propra azione eroica, riconosclu ceco Hus aveva dato, come patrtmon'.o. me11te fin dalla sua ascesa al ponUfi- coriJato 11 DS.· enn~vcrsnrio della sua ta però come tale soltanto più tar<ll. idea}(', alla riforma del tedesco Lutero, cato-, ln collegamento coi ~uot pi.in ! nascita, c.J1e è stato commemorato no• Prova di grande forzfl morale fu del <la cui \a filosofin idealistica aveva avu– per la conclusione <lel!a pace. 11 ca rd · bllmenh~ anche a R'oma tla Benedetto resto anche l'abban<lono dell'insegna· to l'impulso. Solo cosl si può spiegare Mercier disse a mons. l{elly, il 10 mag- Cioce L'esiHo e,ci il pensiero che 111 mento_ nel qual-e egli nveva pur con• come il pr:mo storico della rinascita gio. di nver il,;<'vuto Incarico dalla San· patria il nome del grande «eroe naz10_. qmstato schle1e di cl•scepoli appass.o- cec~. l.\ .. ~alacky potesse pre~en,tare la_ t.a Sede di sondare In Pùli&'"i tnhml .:me- nale, non pub neppure essere pronun• nati _ pe, dedicarsl totalmente all'at• $to1,1a de 0 1\ _ussm co~1e «.• m epoJ>~a . ricani in finenti. circn la cruesllone ro· z',ato ad alta voce, hanno dato alle ri· Uvità politica che, concepaa da lui co· de!] Imperativo cat~gonco kantiano": man.i. QueS t o inc,irico d<ito a. M1.:rcic·r correnze un s:gntficato tutto partico· me apostolato in mezzo acl un popolo r,1.,,glungendo un~ ,era e propi:la c~ 1 ':i. ù«lta S. Sede è un punto fisso car,itale lare, quale può intendere soltanto chi :isservito da s~oli, non avrebbe potuto ~~netrazlonr dell eleme~~o st orico rt!l~: . nella SlOria (iella f.icc-ell<la;· e chi ri• conosca J:i trlst~zza de l'esilio ma. in· essere divisa con altre forme di. attivi· .,,ioso con l elemento razionale e riffet conii la situai.ione di conflitto eSiSlen· si-eme I'indom1;,1 fede nella ilberazio- tà Anche qui soltanto più tardi coloro mando quella esigenza ~i elevamento :fa;,~~o~~n:~~e~~;~:ànfa~ili~:gt~erc"hoet~i~ ne e nella libenà. che i,-i erano rammaricati di vedC'rlo ab· ~ 1ornle 1 c,i1i fim~/rmon;~,.~ra t 1 ~~tt~: . La personc.Htà di Masaryk era di bandonélr gli studi, si accorsero della ie e<l n, · e 0 : . ive~ne ' ea e s 01 ~not,eJ~;~~rtiu:~:~~~e f;~~p~-~~l\;?:cb~~ti~~ quelle che \n ..ontnte una volt:i non st gil1stezza c.lelsuo atto, dill quale derivò co dfl !ff 01 f c~o. N1illa prfva. impo– t\!_.tO riuscire· un grave pericolo in quel <limentic~l1o' I~iù, ed io che ebbi J;i far- rissai "più bene per I.i formazione del f.~~i I e ~on~:as:tg 0 t.ri g;~; 1 \~~ 1 ; 111~ 0 n; momento. La Santa Sede, però, non t,~ma òi Incontrarmi con lui venti annl carattere politico ,ùella n.!z:one di quan- siavismo li p~polo c~o d'c~ "•~~a1'yk . P.arHvq <la \ma osti~ità preconcC'tta or sono, In occasione d~ ~m'nltrn r1cor• ~~i~~~l a~~es~;;~~~s11~)1~~to forse nt:llc h~ :Vint?' se:npre e Sf)Jt~nt~ c~,~- la su:. ~;~;~o i!nf~1~~:·:~1~n\~li:rt~::i~1;~~~~p~ ~~~~;-v~to st !~n 7 r~Co~-~~ 1 pdi~m~fv/~o~~~ La _forza morale 1:1 M~saryk era fe- peNi~ltè 1ri~~1t~; 1~·: far qul un'anaHsf sua dispcsizione per raggiungere uno se la mia visita fosse nV\'enuta ieri. cle s~;nta fino al m1sticis!110. Vor:em- <lella maggiore O mlnOJ\:!preclstone dN scopo per !cl dl primnria importanza. SèmpHce. calmo, CJUi'.l:6i freddo, egli era mo dire c.he la maE,glor g,ustific.iz1one sin"oli particolari In questa cormce ProOablimente, essa si proponeva d'I all'npparenz<! il contr11rio di quel che .illn Cl'eaz1on~ della repubblica cec~slo· sto~lcn genemle. Essn ci mostrn ln ogni esercitnrc una prcsf.l.bnc sul governo et bi imrm~g;na <Juah<lo bi pari.i e.li u11 ncc.-1, prescm~ le1u.lo qui ti~ qualsiaf.i modo l'origine deliri f0rnrnzione spiri·. it.iliano per indurlo a trattare. ì\la non eroe nazionale. j\ia eroe 1wzio11afe egli eventuale c:onsidC'rnziv~e politica sulla tt1alc di Mns.1ryk, la mollil segreta iier ce ne fu bisoi;no, o, se mal. bnstò !'ne• fu e resterà sempre per il popolo ce• sua form~z1one e 1-elatwe c~nsesuenze, cui e"li poté darn alla sua auivHa pra· cenno. La Santn Secìe, avuta precisa coslovacco. Nessun testo, nessun;i pa· lu. pro1mo <1n~sta fe<le eh Masaryk, tica Politica un contllHlO srondo le.leale. 3t~~~d~~~f ;;::ée~l~nB~rt;ie 1~ 1 oni~ 11~~~- ~~l~ J~ 0 !~;~,~~ 1;\;!~iq i\i:~t~n~~~o~~~'. qu~!~ ~~ern;~zione .~ 10 ra~~cii11~n~~n b: noi Italiani non possinmo non. i111cn- disposlzlonc lttiHana, r.iptdissimnmentc con~entrato e sereno, rivelava la forza ~,?o;w .. d~lla ~:~~e g~g1{!ra •u:cllo, : ~jt~e ~~n~~~~~~-c v;~ig~~/~1/~r~~~ i~:f passò nlla trattativa direttn, con J' in· c!a cui tutta ìa sua vtta <li scienziato non potcvn non _rivers~rsi ln ~essa al coereme az:one praticn. pensando c,Jla vio del Cen·ctti ,a Parigi e il colloquio e di uomo ])olit'.co era stata a11inrnta: _mo~1ento della r1con<Jlll1$tatahbertà e _figurn di Giuseppe Mùzzln\ a cui, pur con Orlarnlc,. · ~ J:1 forza morale. N-ella sua patr'.a il suo indipendenza. con tutte Je lncv1tablh dltrerenz~ d{ Perch~ nntesa di mn~s\ma non si nome è r;cord:ito accanto n que!li cli Potrà forse appal'lr strano che a pro• ambiente. di temper;imento, di prepa· perfezionò? ,Orlando spiega (e Sforz::i. Comcnius C'ci;.:catore, cli Havi:cck, uo- posi!o (l: Mnsaryk siano Stntc ado~ra· rnz;onc. J\fasnrylc può, per 1a sua gran· giustamente, appmva) di aver rite-nuta l'no poHticò. di, Dohrovsl<lj ·scienziato, te tanto spe$SO le p.irole fetie, misti- dc fol'za morrile ed ideale, essere av· necesstiria, per In concluslone del trat- cli Pal::ici<ystorico, perchè cli tutt: que- cismo e. religiosità, chè Jilosoticamente vlcinnto \n p'.ù di un momento della tt1to, una pr€cedente svluzim~e r,wol'e· sti spii il: nobiH, usc:t1 dal grembo <lei egli fu un dichian1to St'f:l•\lacedel po- sua attivitlt vole deHa <111esnone i,tal!ana ali<·,con• si:o popolo, egli ('bbe insieme l'rtttHC· S1v\tismo frnnce~e ed inglese_ e in 1,,0• Dure sono state le prove del popofo ferenz:1 del In Pace. Si ebbero invece, c:rnH.•nto a.ìla patria, J'acutez.r,a nel rin· stanza, senza fnrne profess~one, lm cecoslovacco dopo Ja J)rinrn fat-icos., ·e gH1 il 15 giugno, le d!misslonl di Or- dagine sti(::lllfira, lo sp:rHo comlJatll• prngmntlstn. Ma chiun(rue aOb1a soltan• torm-entùia conqu\sta della Uberfa Al'· l<mdo e la prosecuzione (anzi. l'!na- vo, la larga concezione nell'nvvenh·e to sfogl:ato le sue opere, sa qmmta par· la v!j:;\lia dclJn·rluova riconquim:i il ri· sprimemo. con l'octupaz!one <ìanmm· sfor:co dcila nazimJe;,- ma oltre che nel te egli desse al problema rellglo:;o e cordarc Colui che con Ja sua fede atti .. ziann di Fiume) del conflitto adriati- essi è g'.usto che egli si.i ricordato an- :1on è chi non. sa1>pia•_che, traspol't~ta vn ne fu l'nn1mntore, significa ricordar~ co. J po-urpa1/ers fuiono ll.ttaYia ri• che accanto a Jan HlJS, di cul ebbe la ll1 tm. campo•d1 -:n.t.'.~Hapratica. anche anche i pr;·ncipii òa cui eglf fl~ mm:~~ pres1 fra Nittl e G;isparri; ce ne clicc pn&•;ona1ilà nc-lln lotta per la veiit:ì. una 1_11oso'.1a po.::1nv1sta. se p1•ofessa1a e che costituiscono gli cl-cr.ienti essen– c1ua!cos:-i lo Sforza, ai!ora sottoscgre- Quc-1 che colpisce lnf.ltt! chi studi le con srncentà, p~iò ass~mere un. col_or!· z\ali dell.i sua per$'onnlità. Coloro che tario <1gl\esteri, e termln;i questa par- varie manUestazion; della sua att:;,Hìi, to cii fede relig-,osa e-a rmche e.I• m1st1· conobbero ed nmarono 11 presick>nte te della sua narr<!z!one dicendo che le è la S\l!l passione indomab:ìe per la rl· cism~. Ma in Jvlasaryk ~•era QUéllco~n Masnryk e conoscono cd amano la sua convel'sniioni furono i!1terrot1e dil!la cerca e la cor.qu ;sta della verità. Forza di plu:. li prol>lema rel'.g:oso che lo oc- patr:a non possono non formulare l'au• ~!~'1\~l)t~ii ( ~:.!1~tp~;e:1~e ~~!fèv~r;·\€~ ~!~~al: ~-~~~t\~i~h~a a1~:i~;;a;~e l~~,i~: ~~f\r~~)l~~~~~n~oel1~el~~j~~!-~: f,~n~~ia~~~~ :~~;~,~;l?ee q~~e11~0 .flt~~:~~ 0 e ~~~\~~~!ri~~ ~ brerebbe, a concretare ciò che era sta• polarità, come nel caso famoso della po· uom? prat;c~ lo torn~ent~ come J)roolc che egli seppe es-ercltarc in vita, nel to abbozzato \n 1111 giorno. Per queste iemica sull'm!tent:cltà o faìsità di alcu• mt1 ol prcpn~ lotta ;nter.ore. N~n è il momenti piii difficili della stor::i del tr:1ttnlive Nitti-Gaspani :ibbiamo una ni manoscritti presentati nel!' epoca cnso_qu\ di ruevare, per qunnto 1 mJ>Or· .8110 popolo, al di fuori e al dlsop1·n del· vera lacuna nell:i nostra documentazlo• del romanticismo come antichlsstmi tanti po_t"';S~eroesser.e yei: Masaryk, I le contingenze politiche più Immediate, ne storic:i fino ml .o~g\: ricordiamo che monumenti letterari, a provare che lati pos1t;IVJ e negatw1 <11 nna _coi1c_e-per l'.iffermazione del suo grande ldea• ~~~\i• ~~~~rc~lgll!jt~r~!i~~stl~bt~~~io~~ ra!gi~;~t:1~l~03l~ion!~u~06~~~~n-:~~v: ~~°:-f1 ~~~l~:~1 ~~~te~~~n~~~ (]~;;~n~i~~ l~ morale dl libcl'tà ~di!m~crJz'.a. cenno in termini lali da f~r supporre toccare i quali significava perciò intac· re un problema di vita attuale; neccs El"TOHE LO GA'f'ro

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