La Nuova Europa - anno II - n.9 - 4 marzo 1945

" B t,-:-- 4 marzo 1945 LA NUOVA E U R O'F A 9 ·-=-- ) p E R'I e o L I LA LIBERTA~ che, e-on vari pretesti, e rnaaari senzn, · · ~ .1 1ies·un pretesto, tentano di rompere . ~l gioco della legalità democratica per ~PERLA DEM e·., . SI DIFENDE !:~l~J;;-r~e~fal~:zii;;~~n,1~ ~ll~a;~0[/:1:~~ · · . · · Q RAZJA -. purtroppo, si è verificato in Jtal;a nel 1922, e d·i cui oggi la nazione subi. ce oggi nelle sue carni e nella sua anima . U N mio corsivo pubblicato sn que- le terribili conseguenze». Dopo l'espe- L A demo.,craz'ia tenta cli risorgere og- negative ed inefficzd, di un .oscuro bi· st a riviSla è stato la « parva fa- rier11Zadisastrosa fatta con lo stato co- g.i in Italia in condizioni presso- sogno di rinnovamento che non trova villa» che ha seco 7 ulato « gran sti~uzionale, soggiunge il SaÙ1gat, « è chè incompatilibi con le possibili• ancora modo di appagarsi. I machia- fiamma» in un articolo di B. Croce, Li· ch1aro che non è possibile pensare se– tà dii vita sana e normale. Essa dà l'im- velrc· · f to · <.l1 1· 1· bertà e forza. pilbblicato in Risorai- riamente a un. ritorno alle fonne 'OOli:· i ·1 e i au n e rea ismo po Iti· mento liberale, e di qu,; po; s; e' p1'='0- i• pressione di chi, volendo prendere il co hanno un bel dire che ]e cose con· • • • ti che . del passato. La dem,ocrazin. che 1argo con un mare burrascoso in una tinueranno ad andare come sono sem- pagata . in un articolo di Saraoat, De- sorge deve voter oarentire veramente piccola barca, si senta continuamente pre andate; si ha invece 11 presenti· mocrazrn e forza, nell'Avanti! e in un i diritti dei cittadini, e pertanto essere risoopingere, malgrado tutti i suoi sfor- mento che la presente stasi sia solo altro. d\ Sva~o, ~~mtro chi adope1:are in grado di resistere vittorio. flmente zi. verso gli scogli. provvisoria e che, col termine òella. 1~ foiza._ nell Vi:iita: Malqrado ~a dif~e- ai ritorni offensivi, della reazione. (."d Basterà una rapida rassegna delle guerra. il moto democratico che ha 7 _enza di . tono, il ~iberalismo, il socia- quindi un vroùlema cli forme istituzio– esigenze antitetiche tra le quali ci di- dato alla guerra una forza di propul- lisn~o e . tl ~omunism~ ~on_o,conc~?•di nali che escludano ogni residuo estra– battiamo, per convincerci della verità sione, ma ne ha ricevuto nel tempo n~U affe,m,a 7 e _la legittmut_(l; dell zni- neo alla volontà del popolo, e c'è un òi quel che ho asserito. stesso una remora, avrà un nuovo im· p-_iego,della f 01 za per la_ difesa della problema di forze sociali --suscettibili à1 Noi vogliamo reagire, in nome· della pulso. . liberta e dell0; democrazia, contro co- presid-irlre le conquiste della mas;oio~· ragione e del buon senso, contro J'irra· Tra Je ragioni che determinano il lo 1 : 0 che ne rifug{!ono. reputando c?n· ronza ». zionaJismo che ha scatenato gl'istintl contrasto da me descritto tra le no- f 01mc _a~meto~o_ !iber~le e demo~!·atzco E a su.a volta, Velio Spano, nel suo òeteriori delle masse; e intanto. dob· stre aspirazioni e quel che vediamo at· dar ~11.ritto ~i ~ittadmw!,za p~rsino a ll!'ticolo, _è onche più_ espl_icf to nell'idcn– bjamo far leva sulle stesse masse, le tuarsi sotto i nostri occhi v'è innanzi quellt ctie P. 1 ~tendono di servirsene a t1ficare il gruppo Izberticzda <la com- · t]Ualì, ancora poco sensibili alla voce tutto questa: che l'Italia 'si è trovata scopo liberticida. . · battere •. nel ~ascismo che risolleva· la òel buon senso a cui non sono avvez- fuori della guerra (parlo naturalmen- Q 1 1,eSlo accento ouernero è molt? te_sta, r1or~a71,iz•za _le_ sue fì~e e. pubblica · zate, propendono verso· richiami, miti te dell'Italia liberata) prima che la con_fortante. « Lo s~e~so Rousseau. sc1-i- g10rnalett1. 1llegah inneggianti al duce e coreografie non dissimili da quelli guerra sia finita, cioè prima che siano _ve il C_roce,am.moni i!i un dett'? famoso e <ll Fuehrer, fa propaganda contro glt. che sono stati sperimentati al tempo cessate le condizioni che ostacolano che bzsog'l'!-ava:costri 1 y;ere gli uomini arruolamenti, svolge opera di divisione\ della dittatura. . una vera ripresa di vita democratica. a ~ssere lz~e'.·i ..• Perfino i santi hanno tra l'Italia e gli .4.lleati, organizza ·unaJ. Vorremmo ricondurre la moralità Altri popoli combattenti sono così im· gwdato 1J0l1tlca e guerra e m,aneggiato subdola cmnpagna disfattista.•. e in' nelJa vita puJ)blica, restaurare l'one- pegnati nel concentrar le loro energie f~rzt1. l'J C<?lV~dei rer;imi liberali che ,,,neraìe rivrende la predicflzione dv, stà nell'amministrazione. punir.e gl'il· nello sforzo supremo che non hanno sz son la~ciati sopraffare non è di es- quel na.zionalismfJ 'esasperato che già leciti arricchimenti; e intanto vediamo tempo e modo di penS<ire ad aìtro; essi sere_ ~tati ~oco l~bera~i. m,a di ~ssere una volta ha portato 1l nostro paese consoìidarsi una situazione per cui la sanno che le presenti restrizioni im- s~at 7. imbell7., per ,ncu,anza, per irnpre- alla catastrofe». E lo Spano conclude: immoralità minaccia nuove invenzionl poste alla libertà e all'autoaoverno so- vi-e.lenza •. per m.omentaneo smarrim,en- « Quale linea di. condotta seguire di e gli anormali arricchimenti crescono no provvisorie,· e Je accetta~ 10 di buon to; e <li non a7:ere accettato e in tra- fronte al nemico risorgente? Que/lf'l, 1n modo vertiginoso. Se prima ciò ac- animo, pensando che alla fine del con- pr~so la lott~, di non _avere opvosto ar· che i liberali seguirono dal 1921 al 1924, càdeva per mezzo de1Jo stato e dei flitto rie-ntreramw nel pieno. possesso mi alltJ arm.i asserendo la forza dello oppure quella che proJ)one oggi il Cro– suoi poteri, oggi accade .1ttraverso la dei loro dirittl. L'Italia invece è stata st a.to , non spaurendos_i e smarrenclo il ce? Noi <1fllmo decisamente per la se– -0is-0rganizzazione dello stato e dei suoi lasciata. part.e per necessità di cose, c~rve~lu nennneno a_U'_1dea, orrenrla che conda, che ci pare niolto p-iù gi'!'sta. poten. parte per un calco]o erroneo che ha ~ia, di '!,'na [)Il.erra c_Z1;1le, che anch'essa, molto ptù consona a un giusto concettfJ Vorremmo, per instaurare. la demo· smorzato il suo primo impeto in uno ~n ce_rt·l~asi estremi è stata, nei popoli, ,lellf! liberlcì »., cl'azia, porre in essere <lellc effettive stato di forzata inattività e d,'incertez· inevitabile e dov_eros,i ». Questo ?! un parlar chiaro, e con[t,– rappresentanze, e tutto cospira a ren- za suJJe sue sorti future, che ha dato _ _ E Saragat .~i ri_ncalzo, e~!ef!d~ndo d-ic~mo c~ie, se occorra, si t.rad,uca in. un. ~erle inattuabili e a perpetuare dovun- adito alla preoccupazione che il prov- <1llà _demopr<tzw lo. ste?so v,·m~mzo_, e- agir deGtso. qué <!elle piccole dittature, sia pure visorio si consolidi in un definitivo. samina « il . cas-0.<1:iminoranze faz10se g. tl. 1·. _ provvisorie, che però consoHdano ve~- ln questo moùo s'è venuta creando ~~~~~-~~-!'!!!!!!~~~!!'!!!!!~!!'!!!!!~~~~~~~~~~~~~!!'!!!!!!!'!!!!!~~!!'!!!!!~~~~~~ cJ1ie abitud?nl, che bisogna invece una pericolosa incon1pre11sione tra gli --- sradicare. · Ita:iani e gli Alleati, che sarebbe stolto A L E S S J O Molto parliamo di libertà, e ci sfor- dissimulare, e che dipende più che · . zi.amo anche d'introdurre dov'è possl· altro, dalla _diversa situazio~e psicolo- ANALOGI·E biJe ùellE garenzie liberali; e di queste gica. T o L s· T o I r-R.4.SCRIVO da Benjarnin CQn- garcnzie si giovano 1 n,Jstrt nemici pi=>t Gl'ltal1ani veòo110, nel presente at- . . . . stan: sfuggire vl!e ~uste pene e per. ritor- teggiamento degli Alleati verso di. essi, · ~ · · « All'onore che il regim.e di Bona- cere contro òi noi le armi che impu un'anticipazi011e del futuro, mentre J giornali ~i. hanno recato· brevemen· parte mi ispirava si 11.ggiungeva · una gnamo. )1on è che una dipendenza immediata te la notizia della morte .di Alessio certa i·1npazienza contro la nazione In economia, abbiamo potuto t,)ccar delle rn:c€-ssità di guerra. Gli Alleati a Tolstoj. Era 11ato a Niko!àjevsk che sottost<iva al suo g·ifJco. Sapevo, · con mano l'lneffic1enza, Ja stuplà\tà. loro volta sono portati a giudicare er- (Samara) il 29 dicembre 1882. La gran- ·è vero, meglio di ogni altro, quanto · J~ disonestà di tutta la bardatura « au- roneamente gl'itali.ini dal 'grado di -de letteratura classica dell' Ottocento un tal gioco fosse oàioso a quella· na– tarc-hica ,, del f;:isclsmo; e per colmo ·prostrazioné in cui son caduti, e quin- zio ne, ma soffrivo di vedere che essa d'ironia l'isolamento in cui ci trovic1 di a considerarli -come un popolo vin• fa· sentire ancora in lui i suoi riflessi. profanava il suo coraggio e versava il, mo e la scarsezzn delJe risorse ci co- to, invece che come un popolo ·riscat- Ma nei spoi spunti traàjzi-<malistici, nel suo sang1~epe'i ma.ntenersi in una· con– stringono a un'autarchia for?.at:l, ~bP tato. Se questi due stati d'élnimo con- suo <ereaH~mo» s'inseriscono coraggio- dizione di schinvitù, e più aneora sof• mantiene i-n vita l'antica baròaturri. v~rgenti si d·Òv·essero rjnsaldare, se si, .t~ntativi d'innovazioni form::ili e· ài frivo del fatto che- gli applausi da essa resa anche più inefficiepte per man- l'antitesi tra viilcito1i e vinti dovesse p1'od·igatf al tiranno appari·vano · ooU · canza di et!'icaci mezzi coe1~citivt. ·definitivamente soffocare l'or-ig,inaria e st ile, si fa se.iHire talvolta una specie stranieri come una prova clie · essa Ancora : vorremmo smanteHare i generosa aspiraZlione a una sola·, con1u- di. neorom~nti~jsmo fantastico che· _ha meritq.va il suo dest.ino. JJii• ~n;_itavo ài. guadri ·del vecchio -~sercito, ~he: alla ne vittoria. ùeJJe· fòrze democratiche e portato qualche critico ad avvicinare vederla agire a q·uesto ·modo in n1;tto· prova crudale de] settembre '43 si son libere sulle forze re.izionarie ·de1 di· il nome di Alessio Tolstoj a quello 'di contrasto, non ·solo col stw -interesse,· òimostraa marc1; ma ·in nome clellP. ·spotismo, ogni speranza di. democra,zia Jules Verne. ma con la sua stessa natura e con · esige}1ze delJa guerra ln corso· ci si in Europa sarebbe condannata al faUi- 0 • .• • • , • , quella delicatezza e . con quel se1~Bo impone di conservarli. per 1'in:mossibi· mento. -Ma én..iesto ]J.on avverrà, perchè Da biova!1 18 s 1mo egli pubblico dei acuto dell'onore e della convenienza Jftà d'improvvisarne dei. nvovi. · Ja prossima fine della guerra ca.rice1le- versi. Definito fo;·se non ·a torto corne che cosf em-inèntenien,te lo distinifuo-··· Ar,,biamo, sì, i nartigianà, che ààryno rà la per\colo~ òiv~rgenza, p1ima che .« realis(a psicologo ,, _si è 1spirato nei n?. 'l_'rov~vo che essa .~t c~lun_~liaya,_··e : prove mi-rabili d'abnegaz.i.one, e <Ji~ va· ·essa 1iesca a--eonsoliàarsi,.E se. oggi i -suoi~--racconti,·romanzi e dramnli téln- .. !l~ustifi,carl_a p_ertanf_o_-riusciva in.ut.1le ». loré; ma il prolungarsi di una si.tua- popoli tacdono e lascfano pariai·e·. gfi · · zione- anormale e lo• searso-cohtrollo esercm -e i goven)i, allora. es.si sapran; .to · éllla fantasia che all::i storia. Tra i 9 con cui, per,necessHà di cose, si opera· no levare più alto la loro voce e. riti-~ suoì iiui:nerosì scritti vogliàmo ricor.~ ·" Bonaparte non_ poteva sentirsi si– :·u -loro r.eolutan1ento,-rendono.facili:del- .va_ qu,ella çom_.l,t~anzad'i_deali_.che_ora da1·e q' ·u1· la 't1··11oma1·nt1't·o· 1·ata L·a vz·a.·c·uro•nè di un tiònultu.oso consenso,-nè· . b· d·i una tacita- sottomissione,' e il ,più ·le· infiltrazioni,• :pericolose nell'e · loro ·sembra srnarnta. · . . d · · -t .-. . · t · ,- 1 · - - ,, - - . A -:1 .: 1- è. , file. che ,n .un depreca't)lle domaiii PO- ·U.n'ahra Cé!U-~a di -djsagio e d'inferno ~ ._ei_ . ~~!'~en i,--~. i'?n~a~~o _i~_ntasti~o e~ òrre,=o "ei suoi mis· <1,tti sta_to com• , trebbero_·ripri'stJ,nàrt~ Je vecchie squa- contrasto è.. qata· .òallà ·pòsfafoùè' ambi, . l-eta, Z ip~/bo_to,lde. deU ingeìJnere· Ga_· 1riesso proprio perchè. egli crede'va dl · òre d'infausta mèmoria .. ·. . ·· · . .gua del governo.-: Formalmente,· esso: è rin cf1è ispfrò,. vehti an'ni fa, ·un· assai . ·comporsi.' una - mostruosa . s-icurezza;· . In conçHziom cosl òiff'.icili e precarie .l'esp1~essi9ne ..d~lJ_e.forié,-~emoèr~tJche· di~u~so fiJni sovieùc'o uir'o.manzò sto- miponé nd0 ai ..suoi ·agf3nti' za· solidarie- avremn10 sperato dj ric~vere (1ua·1Che del paese; sostanz!aln1I}te ès_so si muo•· ~ · · ( · ' · · . •tà · di.·un '{/ra,ul.e delitto». . ····· · aiuto,- almeno morale,· dal di · fuori. ve nella scia .del vecçh:io stat?.ì•ditta:to-. -~:ie~ f!i:e~ro J., i_n?ne ·t.r~i- dr~~ 1rni. e·· 1t . , · · · ' .~:. · ._ •·· .. :_ Purtropp'o clQbb-1arriorJconoscère; ·che 'ria le è·· di'spotiéo .. e. utiJizzà . glt -~~rsi ~ommeòie,. Lq. morte, d1· Daiiton, ·e Amo- .,.·. « Quel· che ho detto d,ei sistemi del.- . J':3mbiente- tnternazionaJè è tutt'altro reSldtii dell'3ulo1ità '·cl1è éSSO g~'i ha' fa- ?·e, -Li01!()·.. ,fl'<J1:ò. . · = ~ z1.Ush.riJaZi-0n·e ·:. Può-' dìrsì · è{j·ùalmente 'cbe·· favorey0l(; al risorgere della ,demo- se.iato: 'Obb11gan·oò}o· aò 'àceetfare (te:r•.· ·._..Àìessio· T<)lstoj emig'rò ·nel '19ì7' ·dal- ,d~l~[! su~ ca_cluta .. QuiJst4 :è :•la co_nse– . crazia. L.;i gu'erra;-.continuando,- eE;asp~- mitli' <.l~ll'anoisUzio; ~Ji•AJJèati gJi h·an: 1 · R - . , T · .. ·.f· · · ·· :.· · ·. . · . g1lenzà inev-ita1Jile· d'elle · ·g,u;er're :che ra sempr_e •ni.ÌI . j·, nazio,nalismi e· g]'im: no imposto 'ùna dura èorreipònsa'bilità , _a• u_ssia. -u_Hav1a U. UJ?o d~i pnm~ l, ;ù.su ;·pà:ziionenecessita. Mi si ~ ·obi-et• · :periaHsn~i; in seno alle potenze. v\n-· col passat9 1.:eg-ime;e ciò•·tràe éoi1 sè, i'nt_en~t~mrH _a ri~ntra1·e il?t patrfa: in-· t~i(o · c,he, · se _·Bo·tiap_a-rte· nòn avésse . citrici si .deJinea_no ·t,enùenze a ·ricac- p~rte P:€_rneéessi~à .?i ·~os~, ~~rt~- per· _fa_tti. ·1?~l19~2 _era 1:ià· di. ritò~~o: ·! Ql!-e:• · .G~i1~n{e_s:~o <Jtles~o .o '!!1:~ll:érr'~re · m'i_li<. : dare nell'ombra .i prin.cjpii ideologici v~Jon!ano ·. con~r1b"Qt0,_ ~11 •c?i:itmy.;, st.o. ::ibb,ìnd_ono. d~l.-,. ça_mpç_òegìi. « e.m~-. tgr~.!. np~i. sar~?J~~ ~t~!Q ~ ov~sciat.<?_._ No~i agitati innanzi ai popoli nell'ora. Jlel C?I_l1J}l0me~o. co !1.le . fol'Z~ rea~1~n~u 1.e, grati.» spinse mo•... - di costo· a m · 0 . __ q~.1.~sfo. Y.o~ta,_1~a ,u'l}__a_~t1.a _ vo ~ta.si , _Mn : peric.019 e. a far -valere l<.' l_'agionj qe_Ha vmte ma non dome. Se una- tale situa- . . . . . i1.i. •· - ~ 0 q fohe oagt, ma· domani sicurQmente. E' ; f.ncur.ezza, del prestigio, delle· rivalitil ztòne'· oovesse perpetuarsi''si risolve: ·ve;·gl,i a~pre :cr,itiehe. -Il·re-gim_e ~ovie- ·n·elJa 1ia'tura· déllé cose che un ·gioèa– ·, egemoniche; ·gualèhe aria di Rèstaura· ·rebl/e .. :in tiÌJ~ -sc.l-'e'd-it?• per~ia}'. )en.ie per .. ~i~o _Jo· ~faceQlse co1;1_ ben~yoienza. 'A:-· __ to_re. _il -q~?le ·~g1~~ 'p_~orrzo·corr.~ i~n'al~~ · zione e di Santa AJleanza comincia a l~:.q_emocra:;a.'· p~r~he ognun~ sarebpe lessi o. Toistj mantenne sempre u? at- 1 '!"~??J.l!-, firpsc;a _un g?Orr/,oper, imbat_tf}r· spirare.· Saranno· ancora una volta fru- spm~o ad a~11ve1e a colpa eh essa tut- teggiame.nto òi relaUvn lndipei)denza .. ~i in _q~e~l(? .c_l!e lò ~Q'f!,_duc~ aFa -r.,o- . stra te,· ceme dopo -l'aJtr.i .gli erra mon- to .ciò. che . 11. governo fa o non fa in . . . - . · . . · . vtna ». . · · òiale. le promesse dei. vincitori e -le suo nome, ma in· reaiùi sotto altTo ·u- . W. G. .. · .-' · . · . · 'g. d. r~· spernnze dei popoli? Sarà stato versa- toJo. P~r for\u:pa, _ç1nch~qu_est_a _situa: · , · · · : to élncora qna volta invano tanto san- zione. e provvisoria, e si spera ·che ---- gue, e sarà sta·ta distrutta ta.nta· par- possa venire a cessare con la J1berc1-•· òliré la sehsazione che vi s1él un deci- .provvidenza che ci p.iova dalf'aHo sen~ te dell'Europa per giungere a una ·a;1011e· dell'Italia del nord. so mutamento di i·otta nella d;.rezio1it> :i::a · .no8tro coricòi·so, e invece comin-da– nuov.a effimera tregua delle armi ira A.ncbe aìJora. per~, non ..bisognerà· degli affah ·pubblic,i- .questa scnsazio- mo é-l porre fin d'ora in atto le nostre · le nazioni, e nell'interno di essé a farsi troppe iJlusiurn, specialmente se ne finora è mancata; ~ppure ·bastava r1sorse, per p,iccoli: .che siano, e cià– nuove forme di dittatura, forse più lai< Ja··guerra europea nci1i sarà ancora fi. a11che .un solo colpo dJ timone datQ S{:llno, nei limiti delle sue possibiJ.ità vate. e meno violente, che, salvando: nita. Ve11ti anni di fascismo l1anno av- con fermezza, 1.)er se-gnare un netto.di - Hmitate, si adoperi a rimuovere un ·le app~renz~ della libertà e deJJa de• ·vezzato la ·maggior parte degFitaJiani stacco dal passato e suscitare .un'aspet· ah.uso o a. concorrere con alù:i in una . mocraz1a, .consolidino odiosi Pii vi:legi àù aspettare· ogni cosa dal 0 ovcrno·- e tali-va fiduciosa che avrebbe ,galvaniz•, opera .d'interes~~ comun.e, sare-mo _già e coprano vecchie respon1?abi,Htà? questa inerte attesa elle, n~lgrado: Ja z.ato tante fonze! Sarà questo il compito molto. innanzi sulla via dena salvezza. smentita,· tuttora persiste, l't..~a · una <.ieJnuovo governo· ·dell'ltalia unificatét: .Oggl s1an10 come in un naufragio, do– Eppure, mentre formuliamo questa 1potesi, noi sentiamo che essa è as– surda, perchè, pur tra le voci di sco– ramento e: di pessimismo, cJ par di os-– Bervare un sommovimento sordo, ma _profondo, .·dell'érnima popolare, che la· scia presagire che le .speranze· dei po– J)Oli non· sélr~nno ancol'a una volta im· punemente deluse. Anzi, lo stesso sco· · r,-unento e lo stesso pessimismo non sono c:he le prime espressioni, ancora massa dj malcontenti, che col suo pe- l\,Ja, 1n ultima istanza, la possibilità v~ ognuno cr.ede di s~lvarsi a spesè so può detern1inure pericolosi squilibri. di una vera ripresa democratica,· che tjegli altri, e t~tti fanno ressa_ suJle V'è tuttavia una minoranza più consa· vinca i_ cont~asti- tra i quali $i <;libatte ~~agU_\ l_rn_b~rcazionidi _salv~taf?'1<?t. CO~ pevole, la quale è. convin_ta che. oggi l'ocHerna politica italiana non- dipende nschw <h immergerle. Un po pm di un ,..qualunque governo, sia per le àif- nè· dagl1- Alleati, nè dal' governo, nei. sarygue fr~dd \Y.ci 'far~bb_e comprendere ficoltà: inerenti al1e generali cqnd'lzioni quali sarà saggio consiglio dì non far cb~ _la nos~ré! sor~e è sol_1_dal~ e che una del J?aese; sja per .Ja crisi <lell'autorità, mai soverchio assegnamento ri 1a · di-· coordin·a_zione di ~foNil giova allo sco· inevitabile ·jn un• J)€rioào <ii- transizio- pende-, p,rincjpaJine~te. da noi, . c.om ~ p6 be:n diver~arnén_te ~à ,~~ni( ~essa t~– ne· òa un .vecchio a un -nuovo regìme, singoli. e come gregari che ,spontanea-I multu?~ .-U_na ~l~ s<?'hdar1eta,-neJla Vl· ha un n1arg'1ne di azione assai limitato. mente si organizzano in vista d·i fini . ta sociale e poht 1ca, è e~a stessa un Ma è conv-inta egualmente, che-questo ,più èeterm1nati da rèalizzare. Se .ces- · sicurQ ìn1zio Pi 9~mocraz1a. - margine si:;i da utilizzare in mooo tia siamo dall'aspettare ..vànamenté . ù.n".;i . . . . GUIDO DÉ' RUGGIERO . ,

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