La Nuova Europa - anno II - n.9 - 4 marzo 1945

-- 2 ------------------ LA NUOVA EUROPA --------------- 4 marzo 1945 J ' rtchl.edono un'opera tenace di rico- struzione. J.fa sarebbe follla pensare che una nazione si rifaccia edificando case. rtcostn1endo ponti e riaprendo vie di comunicazione. Le più gravi devastazioni sono negli spiriti e non si può porvi riparo ~ non rltrovan· do una nuova fede e una nuova vo– ~ont.ì. E finchè oucste non saranno rl:trov::ite, neppure le cose materiali potranno risorgere: il popolo ltnllano non potrl'l sobbarcarsi alla dura fatl· cn della ricostruzione, se non saprà per quale fine esso deve ricostruire. L'ltalla purtroppo non è ancora m· ,teramente liberata. Ma noi non pos- ,, stamo attendere la llberazkmc del Nortl per risolvere i problemi che l fatti oggi ct presentano. Non possia· ·mo, 'è vero. prendere decisioni deflnl· :Uve su Questioni che interessano tut· to I.I paese, prima che l nostri confra· ;tcllt che ancora soffrono sotto l'occu· pazlone nemica abbiano potuto farèt conqsccre ti loro pensiero. l\la intanto dobbiamo scegliere la nostra strada: salvo a deviare il nostro cammino se c1ucsta sarà la volontà dl tutti gli lHt uanl. E non dimentichiamo che, di fronte al nostri connazionnll dell'Ita· lia occupata, noi dovremo -rh;pondcrc non soltanto di ciò che avremo fauo, ma anche di ciò che non avremo fat· to. Cl\i è per pi;mo liberato. ha per primo Il dovere di pensare e provve· de.re agli interessi di tutto il paese. 1 francesi erano un pugno dl esull su un lembo di terra africana, quando cominciarono a gettare faticosamente ~e basi d(Wlanuova Fl'anc\a, Con Qlm· ~-eanimo potremmo no\ presentarci ;1gll llallani ciel Nord se l'Italia libe– rata dovesse loro apparire come una ma~ disgregata e inerte, priva di una chiara coscienza delle mete che ~ Intende raggiungere? Essi che hanno finora sofferto e combattuto, uttenderanno da noi, che p!.ù for• .1-unatA.abblamo avuto Qualche agio per U pensiero e per l'azione, una J)arola di orientamento e d~ guida; e male noi risponderemo alla loro nsoet· ~1tiva se da essi noi avessimo a no· i ;t.ra volta atteso <1uesta parola. Q L'Italia non ha e non può avere un governo costituito sulla base dl una llhcr.::i. manHe.!o"tazionedella volontà popol.ire, esprefssa nelle forme ln uso nel Paesi democratlcl moderni. E' quc· 6la una constatazione di fatto che non potrebbe essere negata. Ma s.1rebbc un grave errore se da questa constatazio– ne sl volesse trarre ar~omento per 1n– Jìrmare ln linea di principio l'autort• jà di qualunque governo che l'Italia ))06sa In questo momento es1>rlmere dal' suo seno. Peggio sarebbe poi se Li 'volesse dedurne che. ln blmlll COU• dizioni, at go\·erno \tallano non ))Ossa spetta.re altra oualllà e altro potere ché quelll propri a una specie di cura– tore provvtsorto. Non sono quesU 1 tempi dell'ordinaria ammlnlst1.izt<> ne. In un momento in cul sl st.1nno geltando le basi dt un nuo\'O assetto J,nternazlonale e al tempa sksso st sta rifacendo l'ossatura del nostro p.,e– se. l'Italia deve avere un governo che sia '"livest\lo di tutta la necessaria au· torilà per rappresentare H poJ>Olo ila· ~lano. . Elezioni e parlamenti sono gll stru· mentd. di cui Si serve la democrazia m<Xlerna per darsi un governo rap· presentativo;· e noi intendiamo torna· re al più presto possibile all'u~ di quesu strumenti. Ma in templ quali quelli nel quali viviamo. che. lndipcn· dentemente dalle nostre volontà. de– vono essere considerati profonclamen· te rtvotuzlonati, perchè la rivoluzione è nelle cose e negli avvenlmentl, que– gli strumenti s\ spuntano e diventano )ncff1cacl. L'investitura di un governo non può venire dall'ordinato funzio– namento del meccanismo elettorale, ma sale dal fatti stessi. ~ sotto QUt-'Sto aspetto, nessuna investitura può es.e.e– re più certa di. quella che al partltl antlfasclsU deriva dalla tragica es'-'~ r:tenza del J.'entenmo. Un governo costltulto su questa ba· se ha pertanto non l:I diritto. ma li do· :vere di considerarsi legiltimamente·tu· ;vestito dalla rappresentan:r.a del pnt!– se e di Imprimere alla direzione della cosa pubblica un chiaro orientamento pollUco. La costituzione di organi le– gali di espressione della volontà po· J)Olare potrà rivelare un CQ.ulllbr!odi forze diverso da quello che auualmen· te et appare e potrà aulncli imporre mutamenti nelle direttive che avremo adottate. Ma non importa. Questa in· certezza sull'avvenire non et esime dal!' accettare oggi l compili che la realtù et Impone. La tregua tstitu7.,tonale, Intesa. più o meno subdolafuente, come tregua politica generale, è forse la plù peri· colosa delle fom1e che assume quella tendenza all'attesa e all'inerzia che in· tendo denunciare. Che, in un momen· .to In cut l'ltalta è ancora in gran par– ie occupata daf nemico e Ja guerra J)npcrv~rsa sul nostro suolo, si sia rt· toouto di dover rinviare la soluzione dfl, un problema quale quello della tor- LA SETTIMANA M ENTRE an<lava in macclii11a il secondi hanno assorbito il cinquanta• numero precede11te ,di questo cinque ver cento del traffico latino• uiornale, st verificava quella cor• americano (con,ro il diciassette e mez• !~s~a~~e~';Jt~~~!~~n;u"t,Y:e;;:;,i ~:e J7. ~~11t 1 cf:inta s~!!~a Ja~e~;~ta7:/:t;f s~i;~ chiarazio11L di guerra deU'Uruguay e per cento. del Venezuela, sorw ve,iute. l'una sul• Xel mondo americano anche il Bra• l'altra. quelle della Turchia e dell'Egit· silc ha. fatto parlare di si in questt to (23 e 24 febbraio), pot quella della giorni, per avere. presso a poco con· Siria (26 febbmio); e ora quelle dell'A· temvoraneame11te all'Aryentina, deciso rabia saudita e dell'Iran. In tutti d'intrapre11dere rapporti diplomaticl h1~~sio,::. 0 :,i~;~gh: ~W!a c1!~~::~1!~ ~.i ~~;~,J:en~~s;ia / 0 :,::.~:~f;coQ~fe,ri~e p~~ tTatta, come s•~ {Jià detto, di assicurar- qualche cosa; e più, oenericameute c'cn– Si un posto alta Conferenza dt S. Prmt· tra la ben comprensibile aspirazio11c cisco, o viù oeneralmente, di riservar• del Brasile ad asSumC"re in America e sl la parola alta Conferenza della Pa• ·nel mo11do ww posizione corrisponden, ce (la Siria vorrà rafforzare la sua po• te alle sue immense :,otem.:ialità eco• sizione di fronte alla Francia: le Tela• nomiclu: e alla sua aa9liardia gfovanl• zioni fra le due :t1011 sono ancora siste• le• C'è (Jià chi t1e parla come della mate). Net caso della 7'urchla, la preoc· quinta potenza mondiale. Subito dopo cupazione maggiore sartl di preve11ire l'alta it Seoretario tiordamerlcano un. nuolio Tegolame11todel reoime de• Stettlnius si ~ recato a co11ferire con oli Stretti preparato in sua assenza. Il vrcsidentc \lnruas, a Rio cle Janeiro. .Abbiamo sa1>uloora che, Per u11adelt- g be-razione di l"alta, saranno con .. sidera· te associate alle Nazio11t unite quelle U11adt qu_estenovl.ssimc dich1aruzto- 11azioni che avranno dichiarato guerra 11i dt ouerr,t ha avuto un epllooo tra• alla Germwlia e al Giappone entro H uico. il vresfdente del consiglio egizia• 1° 111.arzo 194;;, i::• stato osservato, non no, Ahmc,1 Maher Pascià, t stato ucct– se11zarauione, elte co~~ u11a delibera- so a 1·i1.101tellateall'uscita dolla Game· zio11c simile Statili ha preso poHtica- ra subito dovo tl voto. L'assasstno pare mente vosizio11c di fronte aL Giappone, sia un estremista 11azio11alista. 1l par– pu,r senza 11sclrc ancora dalla neutra· Wo na?io,wlista e quello wafdtsta ·sc,. lità giuridica. no contra,·/ alla dichiarazione dt ouer· Questo grup])o di dichiarazioni di ra. l:.'' sm:cc<iuto alla presidenza il mt– ouerra sl è avuto, a quanto pare, in t1ittro deolf uteri XakrMhy pascià, vt• seguito a comu11icazione ufficiale dt cecapa del partito saadista cU cui era quel deliberato di l'alta ai rispettivi capo rucciso. • uovemi. 7'ale com1oiicazfo11e invece Un 1xJese in cui la situazione s'lntor• non è stata fatta aà aire potenze t1eu• hida, intrecciandosi la guerra con i con– traU (Svezia, Svizzera, Spaona, Por- trasti i,lternl, è la Rume1\ia. Sono avve• toga/lo). al cut concorso sembrerebbe ru,ti disordini (' Bucarest (è ,altrove), si 1·inunzi, almeno iii questo stadio, 1:on assalti al ministeri e al palazzo In quanto alf'A1·ocntùw, 1Jer la qua· reale. E' stato prlklamato lo stato le pure si parlava di dichiara.ione di d'assedio. Vi è contrasto fra i{ part1lo guerra alfa Germanici, il vicrvrestden• libl?ralc e il partito nazionale det con– te della republJlica aroenti,w, colonnel• todini (Mtmlu), da una parte, e il fron• lo Pr.rro11. avrebbe dichiarato che tale te democratico nazionale. dall'altra: dichiarazione 1wn· è per om probabile, motivo-principale, la riforma agraria Eyli però ha a11111mclato lo slabilimen• che 1l seco11dovuote immediata• li prl• to di rapporti diplomatici com t'U11tc,..mo ministro oenerale Radescu - che ne sovietica, il ripristino della piena stava con la 7X1rtedestra - ~ dimtsslo• cordialità con glt Stati Uu1ti, e la SQl- nario; le dimissioni sono seouitc all'ar– ecila coni·oco:zlone dl etr::fo11i dcm-o• rii;o a Bucartst (28 febbraio) del vice– erotiche in Arocntiria• S,arcmmo, dun• commissario ogll esteri sovietico V1~ que. a u,i ormai complc'to cambtamen- sclnskl. to di rotta <[ell'Aruentina. Ant:he In Grecia non tutto ancora corre lìsfto: se ne è a11dato1l ministro 9 degfi interni Ra,llis, per 1m contrasto Comuizicazione cli questo nuovo in· con Plastiras circa il comando delle for– dirizzo argenttno è stata fatta alla con- -ze di polizia. Pare che Rallis (meno fcrenza interamericana che siede a contrarlo all'ElasJ tentasse di obbliua• Città del Messico dal 21 febbraio. E' re Plastiras a dimettersi. evide11te che l'Aroentina lavora a rien- Si t invece. risoltq pacificamente Za trare nella com1mftd panamericana. crisi olandese. Gerbrandy ha rimaneg· rendendosi conto delta posizione peri· giato il suo ministero (23'/ebbraio) fa• colosa d'isolamento in cui altrimenti ce11dovl entrare cinque rappreseutantl verrebbe a trovarsi alla fine della delle terre liberate. Mi11istro degli este• uutrra. ri t rimasto Van Kiel/ens. " st:,~a ai:,'/Iir: 11 ,~ 0 v~!~~::r1:~1:c;~,~~p:~: a i rapporti con la Svaona,· ma la pro- L'esl)os1::lone fatta il 27 da Cliurchlll vosta sarebbe :;tata rlnviatci, per oper alla CCtmera dei conumi non ha conte· deL ministro deoU estert messicano. trnto novitù dl portata generale, Si j l'adllla (fatto noteuole, se esatto, con- trattalo, in sostanza, di sostenere una sfderando la clii;crs:ti"! profo11da del re- mozlonè con cui la Camera approvava ytme interno del due vaesf). la dichiarazione dt Yalta, e ptil. pal't-1· La conferenza it1teramericana. oltre a colarme11te la decisione dei tre capt dt discutere queslio1tl attit1entt all'ordina• ool.icmo p~r mantenere l'u11ità d'azione. mento americano e mondiale. si occu- in oueN"a e il}, pace. Churchill\si I fer• pa anche di questioni economiche- GU malo particolarmente a oiustt/icare fl Stati Uniti hanno presentato proposte compromesso polacco; e la Camera glt ver la varità e lfbertd commerciale riel ha dato ragione, respingendo il giorno continente americano, e per l'indu· dopo con 396 voli contro 25 un emen• ~trializzazione dell'America Ialina: pro• damento contrario. Infine (1° marzo) poste ta11to più siu1ti/ic(ltive in quanto la mozione t stata approvata aWurla• i mercllti di questa vastissima e poten- nimitii. zialmr.nte rlcch-lssima reofone avranno Una buona parte dei discorso dt Wl'importanza eccezionale alla fine del• ~!'rurg~~ 1 f 1} 1 !~~~: ~;:~c~:: ;f!~;:!:• i~ la ouen-a. Si diseunft olà un'accentua• v11olo esistente t1el comunicato di :zione laouiù di rlvalitd commerciale Yalta. Si direbbe che la Russia consi• fra Innliilterra e Stati Unitl. Si ' ope· dcrl le cose Ualiane affare un#came11- rato tm vero capol.ioloimento fra I dutt te a11ylo·nmeriça110,·e Churchill ha paesi: secondo le statistiche del 1943 i parlato comt1 se solo all'lnohilterra e ma dello Stato, che tmr,egna In modo definitivo e trrevocablle tutto 11 Po– polo italiano, è cosa che si comprende. ?ila la tregua tstltuzlonale, intesa co· mc tregua polltlcu. è un bastone che sl .getta Cra le gambe degli itallanl per Impedire loro di camminare. Non vt può essere tregua politica, specie nel tempi che noi \'lvlamo. nel senso C"he li governo debba limitarsi all'ordina· ria amministrazione. rinviando alle tu• ture deliberazioni di organi rappre– sentativi della volontà popolare qual· siasl problema dl tndlriv.o Polltlco. Una tregua politica esiste bensl in Italia in un altro senso, e cioè In quan• to t partiti •antifascisti, consci della gravità dell'ora, si sforzano di sopire 1 loro naturali. contrasti e di temperare le loro naturali competizioni per colla– borare alla soluzione <Jelproblemi del· la guerra e della ricostruzione. Ma questa esigenza. che determina più o meno larghe intese e correspansabllltà di governo, non deve essere intesa co· me una s1>ecledl diritto di veto che ogni part.ito abbia nei confr0nll degli altri. come una generale paralisi del· l'attl\•itl pol\t1c11. La for-.ta di un go· \·erno di coalizione sta nel sapere ope– rare una sintesi delle tendenze del va· rl partiti che vi partecipano, nel saper es1>rimere una politica comune e uni· tarla. Compito che t partiti antlfasclstl de– vono es.sere capaci di assol\·ere. se è \"ero che l'elemento che Il unisce non ò un principio meramente negativo, ina una esigenza comune che tutti li anima e n dirige; un'es1gen7,a di d~ mocrazla sinceramente e concretnmcn· te sentita, nel quadro delle attuali con• dizioni storiche del nostro paese. LEOPOI,DO PICCARDI I Ì Gll'America toccasse occuparsene, , .... haf detto chiaramente che dell'Italia st t parlato fra lui e Roo&eve{t fuort della conferenza di Yalt!t• Il Premier inglese 1 lta tenuto a smentire, sia ttn suo disac• cardo co1t Roosevelt, sta una sua con– trarietà per i'llalia; e lia avuto parole tion ambiuue, e potremmo quasi dir ca· lorosc, per fl riconoscimento dello sfor– zo bellico italiano e in favore di un rl• torno <iel nostro paese « fra le prl11cl– pafi t1azio11t •· 1,:on gioverebbe far po– lemiche sul passato: ci noi im1,orta solo ohe fra· Churchill e Roosevelt rt:ont ac– cordo su. una linea <li co11dotta più fa• vorevolè all'Italia. CM è confermato dal memoriale che a.tac Mfllan e St<,11c, presidente e com• missario capo delta Commissione allea• ta. h.011110 presentc1to al govemo italia• no 11eL pomeriggio di sabato U. Per es• so è notevolme11tc accrescfota l'auto1w. mia del nostro ooverno. In particolare. i suoi provvedimenti 1101i. richiederan• no pili, l'approvazione- alleata. ma la sémplfce consultazione ver i territori ancora ammi11istmti da!lli alleati; esso oover110 potrà corris-poudere diretta. mente coi suoi mppreso11tantt alL'este• ro mediante valiofa di1Jlomatica, pur tenendo t1iformata la Comm1sslone det val't 11euozlati. Insieme cori altri mt– ullorame11tt (fra cui la cc:;sa~ione dello g~~~n1i t~rJf~ff~)~ri,:t~r U~~fJ1! ~i,ifL~ terra assumo,10 un 'impegno uenerico per una serie dl sommi11istraziont di prima nec.essità, per l'approtwioiono,. mento e la ripresa economica. Non. {1i m:;moma di sptrlt.o con q~ ste decisioni sono sem/Jrate le dichia• razioni del ministro del tesoro omeri,. ccmo Morgenthau rtcor1Jerma11ti l'obbli• .... oo <lelroovemo 'italia110 dt assorbire le Atn•lir'"e emesse dat governi alleati fn Italia. Secondo 1m commento del....,lO• stro ministro del tesoro, Soleri, Questo 110,t cambia nulla alla concessione gi4 fatta da Roosevelt dt una contropartl ta in merci americane per le am-lire rispondenti alle spese fatte---dalle trup• pe americane in Italia (pitL della metà di Quelle emesse daU'America). Piil. in. generale, altro è fl punto dl diritto, a~ tra la sistemazione di. fatto clie gU Sta• tt Uniti votra,1110, iii de[lnltivo, rea{fz.. ::are• Il punto cavttale ~ sempre quello d( evitare l'inflazione. Il governo italiano mostra di aver tenuto presente questo punto nel decretare il 27 febbraio i mi· olioramenti agli impiegati, poichè esso dichiara che.gli oneri so110coperti dai vrovvedime11ti ji11a11zfari precedenti• R1mane peri) il fatto elle cosi risulta annullato il -vantaouio per {'erario dei provvedimenti medesimi. E' stato in• tanto, dal 1° marzo, a/Jolito effettiva· mente il p_rezzopolitico del pane. Q Nelle dichiarazioni dl Roosevelt, giunte all"-ultima ora, al Co11oressoame• rlca110 ciTca la co11fere1tzadi l'alta, v4 sono due puuti capttalt, in. diretta re,. lazione fra loro. Il pl'imo i la netta iti~:~i:z~i;;i~lt~lt~~e ~ l la~~,.tf f.' t !~t~ tlca d'equilibrio. il secondo è, che Le 7're potenze hanno convenuto che per i problemi politici ed economici dei paesi Uberati sono responsabili in. co– mu11e tutti tre i oovernt. Ciononostante, risulta a1u:he ctan•,. spostzione di Roosevelt che" l'alta non st t parlato dell'Italia. Q Potchè 110n abbiamo fatto 1n tempo..., a mettere al pri11cipio di questa ru/Jri• ca H ristabil-ime,uo delle reLaziorU dt– rette tra Italia e Francia, la poniamo qui alla fine; e sarà ancora un modo di sottolinearne L'{mportau=a. J n quanto alfanimo con.· cut lo açcooliamo, 1io1t a/Jbiamo che a riferirci alL'artlcolo dl. fondo e Francia e lta{ia • detl'll feb• t>raio. La ripresa delle retazio11t avviene mediiinte rappresentanti con rango dj. ambasciatori, senza presentazione d( credenziali: essa, t:ioè, è dt tipo ingle– se, 11oii ameri<:a110.Notiamo Za sfuma• tura, senza volerle dare eccess-iua im• portanza, Per gl'italiani dt 7'unisia i( è stabilita - come oià era stato an.... nunciato - la decadenza delle co,wen,. zio11tdel 1896 e l'impeu110 dt neuoziare tma nuova convenzione di sta/Jtlimen• to secondo i prtncipi del dtrltto inter .. nazionale. Primo rappresentante francese sarà il signor Couve de .41ourville, che tanta parte ha avuto nella ripresa delle rela• :zioni• Per ij rappresentante italiano c'i. un ttome su tutte te /Jocche. Noi pen– siamo che a Carlo Sforza spetti fa que.. sto momento rendere un servtz-Lo ins'– qne a{ nostro paese e alL'avven.ire delJ..e. relazionl fra11co-ifaliat1e. · ··~

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