Fiera Letteraria - Anno VI - n. 50 - 30 dicembre 1951

Pag. 6 Henri Troyat QGNT .secolo ha il suo male; tuttavia, per qu12nto ri– guarda la disperazione, il nodro i partfcolarmente /ar.orfto, I q ovanl .10,10 fuorviati: hanno a,ui.sWo ad un immen– so 1convo/gm1ento sociale. Dall'oggi al domani ciO che era b1me è dn,entalo male. Gli uon,lni politici. che per anni hanno avuto le loro fotografie riprodotte in tutti i gtor– no.ll com, quelle dei e ,ah:ator! •· :ono ,tati lmprfgfonatf. E' Mrm1tle chi! delle menu giovani, non ancora for– mate, abbiano conclu.so che tutto quanto si di~ sull'ono– u, la potr!a e il lavoro non era altro elle un'invenzione di Vtcchi. che non corri.tJKJndeva alla recllà. Un a.,nile sentimento ,si sprigiona a meraviglia da un d,alogo che c'è in Roma non è p!f1 a Roma, Il dramma di Gabricl Marce!. nel quale fl padre, parlando al figlio, dei dovu{, u.ta un linguaggio e del termini che non dico– no nullo, non significano nulla per Il ragano. I gioi:anf. alcuni giooani, almeno, non riescono più a credere In alcunché. Il rimedio che hanno trovato a u,i 1ilnile stato d.i cose, è df v't'ere giorno per giorno. Il futuro non conta per cut. Vedono la vita come miopi; e poi, percht mai do– vrebbero /are uno .t/oru, a lung3 ,cadenza quando cen– tono rlpctrrc con!lnuamcnte che la guerra è vicina? Tuttavia non si può dire clic soj/rano d'un tnlc av- vem;!,ufl~s~~o,sd;o ~u~r~ 0 g;ah,~r~;e ~~jl~ 1 ~~ r~":;;,;;J;! esì.ttente Jr, i quadri e la reaUd, polchC e.uf .tono sempre .t!ael abituati a pentare all'avvenire, a fare progetti. Lo /anno apparire di meno, perchè uguilano a vivere ,e. condo un certa ritmo. Si puO anche dire che i giovani esteriormente sono più disorient.,tt, ma che in fondo si rltrooano In questo sQuilibrio, e conducono una vita a.t.turda. Lo squilibrio c'C in tutti i campi. hl letteratura è me– no dannoso: no,i è mal un male essere·ango.tciato, pc, 1,no scr1Uorc. C4111u.s, Sartre, sorio i tulimonl del Male CUI Secolo, lo d.c,crtvono, impaurf1cono glt adulti dmcrittcnd.o f gio– vani, .sutquali, In e{lettf, non hanno molta fn/lucnza. Se Il Male del Secolo e tanto vero, è pcrchi le con• dltionl mater:all iono ,povento.~e. Il rimedio prln-Cipale corulatc nell'apportare un mi– artoramc,ito materiale. D~po, può d::irsl che la religione o un fanatismo politico d•ano dei motivi di aperarc a co– lc;ro che ne hanno TMno: quelli che nel 1940 avevano dieci anni. Alcuni g;·ovanl si attacca110 a uomi11I capaci di conce– pire adoni grandi, pericolose ma un poco gratuite: Sa,nt– lr:J.perv hcr:og. E' ifntomattco che f loro eroi siano degli c.sscrt puri, d'llntcrc.tsall, le lmpreJc del quali abbiano valore 1olo di .tt ste3,c, Il proc~uo del J 3. però, non h<J n11lla a che vedere col i\fale ~l Secolo. Co.Jl analophi sono ,emprc e.3Utftf. Tutta la pubbltcftd di questa ,tarla i .stata montata dal e ben pen.sonti > per far vedere dove va l!i giovcnllL .. Jean-MarieDomrnach pE:;11~;~7o~ec·:, ua:!~ 1 ~::~t!e:!~ 1;!~! :~~ v~ 1 ::t~~ ventlci:iquc anni, rammarico della /ra.terniti,. d'armi e an– che di più Quclh della Rc1i1tcrua, pcrchi allora la car– riera ero aperta al ,ucrlto. aUora ognuno arrfoova al suo vero posto. e Il posto che gli v!ene assegnato dal auo modo dl considerare la morte> (Stendhal) uruazione di aver aa,lvatp la nazlonc per permettere al radlcal-socfalfamo di tornare a prenderne il oovtrllO. .lfa ciO non il determinante pcrchè. tutto wmmato ,1amo at)!I in pochi a co11oscerc una /onn.a di guerra privilegiata: lo sch acciamcnto ato,nico con con.sente piit tl minimo ,Jor,o nll'ero:smo e ncuuno o.screbbc au9urar,i il ritorno di Napo/eone, Il vero Male del Secolo è altrove - cd è s'tuato agli antipodi di quello di !t!uncl: non e piu la JnJJlatt1a degli oz:0,1 ma degli uomini attivi; ,io11 t più privazione dJ dl.strazionf 1110 pr:uazlone di impegni e di partecipazioni. La. cittd è 1/ornlla di 819ni/1cato e di grandezza. La p,rte migliore della gioventù e degli strati .sociali g oooni (Il proletariato) l'ha abbando,10ta per lscrlt:tr.11 aUrimentl. I destini dei nostro pacae so,10 determinati da coloro che, per ,·tuazlone ca,nomfca e per mental tà, vi gravano ,•no o 10//ocarlo: intermcd[,rl, commcrc 1 onti, masn ru– rale pr!glomcra di una Vt'CChla1truttura - le recenti e/c– z:onl lo proLano o sul/lcrcnza. Gli . scampo.ti dal.a 1torla attendono in p,ce di c.s.tcrc fulminati. Qut.sl.O ritardo /rance~ i uno del .sintomi pfil. ol– ,tosi etti ritardo generale dell'uomo 1ulla ,c:cnza e la acnlco che modi/1ca,10 la cornice della tua vlla, la ,ua m~nhlltd e i ,uo: bi.sogni. Noi .sempre più 1olidali, la natura e 1101, e con con noi. Tirare le con~cgucnzc .,,. gniffca finirla con lo s/ruttamcnlo dell'uomo compiuto dalruomo, che in Europa ha perdulo le ultime gfu.st· J.· caztoni, proporre un plano di ccnquhta e d 1 r:ng ovanl• mento d'cl nostro paCJt, dare un ,en,o al hvoro. Il Male del Stcolo . .stile otroce:ito. /u. agli in·zl del· l'era capttal11ta, la no,talgia di una e vilt6. gucrT era. fl nostro t. o! declino dell'era c1pltallit·ca, d dc~ldcrlo e il presentfmcnto di una c,v•ltd del lavoro. RenéLaporte pER encre prccial non c'I! un Male del Secolo, 11el 19S1. Anzitutto, un iccolo non cono.sce tl 1uo male che ai propri in.ili o alla propria fine. }la. 1oprattutto oggi non ai pu·ò più concey'rc df non , entlr.tf impegnati; il P.Unlo di vl.tto dtll'tntellcttuaie pure ml pare lncomprcnslb:le. E' ,toto tanto normale che l'articolo di Arland 1ul Jfoie del Secolo del 1924 abbfa a.vuto larghe risonanze - perché quegli anni con.sentivano le specultu onl tntel• lettuall - quanto or,gi ml sembra u:i'anomalìa &o/frarc del M,::,lc del Secolo. Tra i gloz;ani che mi t·edo intorno, no1t c'è ncu11no che abbia atteggiamenti altrettanto .tptculatlvi e gr11tu1t1 di quelli det giovani borghe.tl del 1925. Invece dc/l'intro– .spe.::1one, pre/crfleono 1'ucr1zionc in un part to. Cl6 110n vuol dire che il 110!tro tecolo non soj/ra dì m~ltl molt. Ma. t mali di un .secolo non co,t tuiscono per /orz.::,. il Mole del Secolo. quad~tu1:ii.::id~~~: 0 c::,~e '/:;~1::~rco 1 ': t':a~~:it! ' ,,! çorc benché 01sof sorpanato ... In qucJta, come in molte altré ca.se, la Fr:inc'a rimane uno del pac.1 più tradi– z!onaliatf. Bcnchè il termine e Ma/e del Secolo a non convc11ga oll'htsfeme del mali e del disagi particolari. tuttavia non i,cdo da quale altro potrebbe cuere so.ttitufto. D'altronde. r.cl noatro 1ecolo, posto .sotto il ,cgno dcli-, vclocztil, il ;~~~~a 'd[":~::rc ":dJt!~:~rebbe il •uo 1igni/icato prima Noi viviamo talmente ,otto Il .segno dello velocitd che ogni secolo apparente comprende, dl fallo, mo!tl •c– coU: nasce un ,eco/o nu0t:0 all'mc rea ogni diccl anni; ve ne sono di n,,::,.ti nel 1914, I9ZO, 1939 ... E auesto /enOfnf!nO propone numero,, problemi agli adulU e oi i:ecchi che devono continuamente adattarsi a nuove condizfonl. Non vi varc che, in quc,to ,cn..so, 11 poua anche parlare di un Male del Secolo del vccchi1 A dir vero p!u che un Jllale del Secolo. che sarebbe d'~dfne pslch.fé: o, c'e 1! mi.le de1 nostn tempi, l'ongo,cia, la mancan..ta di ,rcurcu:a. che 1ono /attl oggettivi dovutt a.!la rcalta delle cose. LA FIERA LETTERARIA I GIOV,-IAìJ A 1 0LV HAL'~NO PIV' VERI IIAEST'Rl LA POLITICA E· .LA GIOVENTu·• n Domenica 30 Dicembre I951 AndréCayatte NON ocr::C~1fo~e c~ :!;r~ ~~~ ~e~ !:~~ 0 de1 Secolo, a male dell'umanità: l'ang08Cia. E ,i.sale a Adamo! Può darsi che oggi il male 1ia peggiorato per ma delle condi.::lonf economiche, politiche, ma ritengo cM in tutti I tempi cl 81a sempre stata la 1te.11a proporziou tra pcs,imistt e ottimisti, tra gente onNta e canaglie. Per i miei film vado negU a111blenti più disparotf - dalle prigioni sino agli a.1111 per lattanti - e in verità_ 110,il Male del Secolo, non vuol dir nulla. Il Male del Secolo è u.n po' una /rottola come e ra11-• nata dtclsiva >, Rileggendo le vecchie coUczionl di quo. tidianl alla Diblioteca Nazionale, dove ero andato o do,. cumentarml aull'aj/orc Strnec, ho constatato con stupore che ai 1. gennaio di ogni anno, annunziavano: e L'ano che viene sarà decisivo>. IS80, 18&1, che furono a.nno:te lran,quìlle, furono annunziate come evotte deci.lir,e della ,toria. Nello iteuo modo che è deci.sivo ogni illan.te di ogni anno Il Male del Secolo è di og1tf tempo, df og11f mo– mentO. Ciò che non lmpedf.tce che, a parer mio, "°" et sia ,toto li più plceolo mutamento valido dal giorno fn cui il mondo venne creato •.. sulla /alJa tc,ttmontarua dz Adamo e di Eva/ GeorgesNevenx CRERO che cl sfa un Male del Secolo, gli ,ono favore• vole e ml ripugna. Il pensiero di trovarof rimedio. Il Male del Secolo è ave:r vent 'an.nl , ,cntlr,f pieni di /OrUJ, è euere giovani, trovarsi nell'anticamera deUo vita, volere entrare e trQf)are chfwe tutte le porte df- 11an::i o sè, li Male del Secolo t ,cmpre c.slttito per quelll che hnnno vent'anni: è una. cosa atroce eucre giovani, ri– boccare di energia e n.on poter /or nulla. E' normale che tra la gencro:fonc del vcnt 'an.nl, che credono aU'auoluto, e quella degli uomini di cinquanta che considera .toltanto più il volare relativo delle COIC, cl .tfa oppo,t::lone. Sopprimere quc,ta oppo.,fzione .1fgni/lchcrebbe togl~. re ogni energia alla giovinezza, percht la /orui creatrice rl&ledc nel suo dt.tldtrlo dtll'as,oluto, nella prete.sa di volt.r rinnovare ogni co.so . Questo dealderio dell'auoluto .ti- rlwlvt, per I giovani, .tfa con le dimlulonl deU'indl· v!duo, una .spt.clc di ,ulcfdfo inle.llcttuale a bcne/icfo di una cfttiJ ideale (cioè una cutd a.stratta, polcht gli uo• mini ne 10110 banditi), sia con un Individualismo ombro,o e talvolta disdegnoso. Il Alale del Secolo mani/cita una df.tcordan.::a COfl U suo tempo, ma è a1trrul una prova di vitalità; più pre– c!,amcnte, dcn.ota una malattia della speranza, una di• spcrazlone per l 'eccc.uo della speranza. Rlcordatcr,J f vcr,f di Apoll!nafre: ...Comme la. vie est lente Et comme l'espérance est violente. Oggi. fl d.e.siderlo dcll'auoluto nel giovani è o,a:sperot.o dalla ,cnsazlone, che cui hanno, dl trovar.si in una pri– gione, di non dl.tporre di alcuna vi.a d'iucita. QueUI che hanno u11 po' di esperienza del carcere sanno che l vott che si formulano non hanno pili alcun contoHo con la. realld. CiO che è grave, ntl 1951 - cd è per que,to che 81può parlare di c. Male del Secolo> e che cl ti può au– gurare di .sopprimerlo - è l'lmponfbUltd di rcaliua.r&t dl tutta que.tta /orza della giovlne::.:a, sul ,uo de.siderio dell'auoluto. l giovani - o almeno taluni di essi - non vedono più un avvenire dinanzi a «, la minaccia della guerra atomica li /a dbpcrare e .tf disamorano del loro m.e.ttfere. Le condl.::fonl dl vita del giovani wno infinitamente più dure di quanto non po.tiero quando lo mia geMra– .::lonc gfd .soffriva del e Mole del Secolo>. Se I giovani poteucro prol'J)Cttarst un oooenfrc, se Il problema dell'alloggio non /out più tanto drammatico, !~~/~u{fi~ ~e~ig,~~Oli~;::i~;i,/~e~uls:~io 0 ~:~~C:l,:gg; molto. Certamente che non ,comparirebbe completa.– mente, per /ortull/J sua e nostra. La prima volta che la gioventù d.l u,a 1ccolo non sar4 più malata, sord giunta la fine del mondo. RogerStéphane L'I~~~:;:~~: Cerf:;~~fc,'';~ ~r~ d~he~~~! colo so/fra di un gran. male che... L·intcrvlst.ntore: - No, no; non vi domando que,to. Non credete che i giovani di questo secolo &o/frano di un. gronde malc1 L"lntcrvlstnto: -Ecco cosa mi chiedete: che lo evoch.t lo .tmarrlmenlo di talune nobfU co.teienze senza alliulon.l dirette al dl.tordlne dell'epoca, rc1pon.sablle e di questo smnrrlment.o e di ben altro ancora. L'lntervlstn:.ore: - Come potete 4/rc Queste scioc– che:=u. Il Mlle del Secolo non è -per niente legato alla nostra epoca: g/4 I romantici. .. (S'Interrompe). L'intervl~tllto: - Gfd I ro-manticl. e non ,apetc piU cota dirmi. Cos'erano I romantici se non la prima gen.c– razionc dopo la .t.c0nvolgimento della RitJOlu;;lone e del– l'Impero? Tra i romaratlcl e Il 1914 niente Male del Secolo perc,,è le co.!e andavano benfuimo, e quando le cose an– davano male o sf trnltò di movhnentl pellicolari (18JO, 18'1) o si tratt6 di mtmlmcntt repressi tanto radicalmente da non -permettere tostimoni per turbare la co.sclcnza delle s,tncra.:loni s~guentl (giornate di giugno, la Comune). L.tJ guerra 1914-1918 diede uri colpa cccuionalmcnte rud~ al valori e all'ordine esistenti, non 1oltanto perch.i, grazie olla Rivoluzione ru.ssa uno dei più anno!! ,ogni degli uomini 1tava diventando realtà, ma soprattutto 'P(!rcht il vecchio mondo, la ve:cchla morale avevano pcr,o la loro mosc,,ero di impo1tura. Di queato male del 84!colo, I ,urreallsti e i primi lntclleU,wll comunisti furono gl'in– dlmenticobill testimoni. L'lntervl!.t::itore: - Bene. Ma comincia a.d e;u~rc rolxi vecchio. Dopo, c'è 8tal-O una piccola guerra che non ha 1,artorlto ntuun ordine nuovo e non ha provocato nc.t• ,una 11uova dlstru.:ionc, L"lntcnistato: - Certo che nulla 11 è verificato, dopo Il 1917. da potersi paragonare alla Rlr,oiuzionc ru..s,a, ma Il vecchio mondo ha //nito per decomporsi. Non .ti sono ancora vnlutate le consegucn:e di ciò che è staia la re– s/itcnzo. F.' lnconte.stabllc che I partigiani abbiano agito ,econdo la storia e la dlgnftd personale e patriottico, ma non ,i meno incontl'stablle che il movimento al quoic uri llanno partecipato impllcauc lo finale diltruzloiu del va– lori borghesi. L'Indisciplina d,venne la prlncfpalc /orzo degli e.sercitl, la frode un scg,10 di civismo, l'aua.tsinfo un atto coraggioso. Un tale tconvolgimento dl//icflmente pott:r1a 11011 lcuclar tracce. Sono que,te tracce che voi ,cambiate per un male del &tcolo. L"intcr,•lstatore: - Ragfo,iotc come f maurra.tJianf. L"lntcrvi.,tRto: - Gradc tante. Conttoto le conac– gucn:c intt/ictt11all di una sit11oz.lonealla quale ho pra,o ~l~~~(a:i~~t q~~~~ o:~7:e /~~~g~t!i:r ,,r;c3:i,~~t:do"::i: tanto cht .!l Vl'dono tutti gli Insegnamenti di quella rivo• lu1Jone. i\laurras: ,n/ rl/111to di dl&cutcre con queJto ,I– gnare. Certi /ilo.tafi a/fermano: e Non è un buon /ilot1ofo, ma quale 8Crittortl a e certi 1crittori a/fermano: e E' un catlfvo .tcrittore, ma quale /iloso/ol > Per me rimane dc• /lnttivamente l'uomo che ai primi del 1939 .teriue: Un mio corrispondente ml scrive che F.c:lcn ha. t.posato la fi• & 1 !::. <ii Lltvlno!, !rr.parcnta.ndo-,t cosi allà più Kr•n fam1- Klla ebrea e bolscevica del mondo .. Non se que.sta natii.la SI& esalta: nondimeno è la prova che ... li maurra.tsiano JI trova. colalo di getto Jn que,to modo dl ragionare.

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