Fiera Letteraria - Anno VI - n. 50 - 30 dicembre 1951

Domenica 30 Dicembre 1951 LA FIERA LETTERARIA ~=========================== _____________ ____.:::::::__:_::..::._::.::::_~:::....:._~~~~-------------____::. _______ ~Pag. 5 L'OMOSESSU ALITA' Daniel Rops 1lfETT/AM OCI bene d'accordo ,w ,tgni/icato deU'u,,u- • alone eh.ti adoperate. Se Intendete Male ctcl Secolo nel &lgnl/leato che ,1 dd di 10/lto a que,ta e,puufone, cioè llrinonimo, dal più al 1ne1 10, di angoscia df vivere, inquietudine dell'odoleacenza, la co.sa non ha soltanto un .1ecolo, ma dicci, quindici o vcnli. Quando Il oiooo11e Bernard de Fontaincs, s,ul terra.:.:.o rtd costt!llo paterno, mt4ttava dolorosamente chlcdendod se oorebbe sOddf- 1/atto la sua p(11S1ion.e per le idee o te sarebbe entrato fn convento a Clteauz; quando il 9l0tiane Fra,icesco, Jl– glio df rm borghae di Assisi, Il dibattetJa fra la .rua istintiva violenza e l'eilgcnza Interiore che lo spingeva tcer"° Dio; quando anche Il giovane Agootino di Taga1tc, ill uno Cartagine e crepita11te di vl:I come l'olio bollente>, compiva molteplici espcrle,i:e as,al prossime a quelle del no,trl giovani di Saint-Gcrmaln-des-Prés, essi ,1 tro– vavano proprio in pieno In un certo e Male del Secolo>, lit un male cUrno che Sant'Agosthto doveva de/inire per ,empre con una /rase ~lcbre: e Irrequlctum est cor no– strum >. &la non ,1 trtuta prtcl&amente di ct6. O meglio, il e Male dd Secolo> ptnnamente, l'eterna ang03Cia di vi– vere che rl,olc alla :,u:per/ioie delle anime adolescenti co– me U più autcn.tico mostro degli abls!i, ,1 colora diver– samente ,econdo I tempi. Munet l'at1tva già vi1to con chiartua, e &egnalato con /orza 11tlla sua illuitrc e con– Jt&&ione •• e Marocl Arland l'ha h1dicato daccapo in un articolo che rete memorabile Il 1924: ci sono momenti deUa. ,tor/a, tali incontri di clrco.,lan:.e che l'eterna in– quietudine viene a trovarli ml1terl0.tamcnte fr1 accordo aUc contingf!nze dei tnnpl, momenti In cui si nutre di linfe ,ovrabbondanti e ne reca fl ,cgno particolarlulmo. Urt e11crc gfOliGnt è. di per té 1tcuo. ln/inilamcnte pii, ,crufblle al cllr1U1 del mondo In a.t vive, di un adulto che è gf4 pfll o meno riparato in una cora.u:a di comodi, di abitudini e d'tntcreul: u IJ e Male del Secolo• è, In centro al XX iccolo, un /atto che ti constata con evi– denza nella glovc,itù, non vi è dubbio che sia dovuto al ,ccolo che è veramente ammalato l1d .tteuo, e che oli uomini. di ogni età, ne so"o colpiti tino al più pro– Jondo delle loro radici. Noi appa.rtcnlamo a una o10efct4 mancante di ba.Il, nella qu.alc l'indiuiduo non ha più a ,o,tcgno quelle rc– lazìonf Jl,sc con. le lstltu:loni e I principi cht, nelle eyo– chc di grande equilibrio, ~ltano alle anime di tentir,I preda della vcrtlgint: del problemi privi di soluzlont, Dl– Jatti ogni cosa torna ad t11ere In dltcu.Mlonc, bf.togna rlptn.sare ogni cosa, rlinucntarc, La politica è altrettanto ammalata dell'tconomfa, e apll Infiniti dilemmi e alle flllmltote co,1traddizlonl non ti vct1ono 10luzionl né 11el– l'una né ,1ell'altra. Le dottrine e le religioni devono 1u.– birc rlpen$amcntf per tornare alle Jontl e nello .stuso tempo 1trappar1i alle con.tu.etu.dlnl.Una creatura giovane. per poco che rl/letta. non pu6 che 1cntlr,I in dl,accordo co,i un mondo in. cui .sembra che non esista niente di ,~abile, 11lcnlcd'lndi.scu.tfblle, niente di ~ramcnte armo– nlo,o. Praticamente, Il e Arale del Secolo•• ptr la maggior parte dei glol-anl, ogr,i ,; compendia nella quo1l 1u1oluta lmpoulblllt/J di frueri~I nel Qua4rl della soclttd. Da quc1to punto di vista, una lt.ttlmonlan.:a, Co.ti commovente, come quella di Mfchel Mourrc, è e1trcmamcnte signifi– cativa: 1i ha l'i mpress ione di un uccellino cieco che batta Il capo contro I mu.rl 1enza trovare mal una r,/a di uscita. Su di un piano più modesto, ma non meno drammatico, pcchè l'ango1cia mctaJl1ica dl vivere non ,i 1catcnc– rebbc in grar,f turbamenti per quelle migliaia di rogaul e di ragauc che, In tutti I no,trl poe,/ dtll'Occidcntc, guardano al domani con timore, devono lottare per vi– vere nel senso pfit elementare - ,tavo per ,crlverc phl alimentare - della parola, per I Quali I dati Jondamcn– tall dcll'esl1ten::a, guadagnare da mangiare, metter '" ca,a, sono, In pratica, delle chimere? Come, un giovane dJ ventun a nno ch e vede chiuse tutte le porte davanti a té, che pu6, 1cn.ta dl/Jicoltà, immaginare il suo proulmo avoc11irc co me pr ome,so all'una o all'altra /orma al dl- 1trruione delle quali è JtrWe la no.,tra epoca, come non :~rr;~::u':J::z:o !n'é1:'%s:,,f:1nc;e p';obl~:n:!i;, n::z • Male del Secolo •1 co,a ,lgnl/lca tutto cl6'! Perchè d()no quaggiu1 Allora, cd i Jor1c qrusto l'ouerva.:lone sulla quale b/1ogncrebbe concludere. se etllte Il e Male del Secolo> cuo non è tale né COisi proJondo da realizzare le /orze vive di quc,ta VC'C'Chia Socictd occidentale che cerca an– gosciosamente Il proprio equilibrio. Per poco che si sia a contatto con la giove-ntit .rt è addirittura colpiti dal vi– gore della reazione che eua oppone alle Jor:c distruttive 1ganciote dall'Inquietudine nell'animo umano. quando Il cede. all'Inquietudine e non la ,t dirige verso un fine. Al di 14 del Male del XX ,ccolo, cf ,ono quei giovani crl.ttlanl che dedicano st ,tessi all'apostolato, alla carità (mal, da gran tempo, I mtu1iml ordini miuionarl ebbero tante vocazioni e l~ Atiuionl di Francia e qi,elle di Pa– rlgt non accolgono tutti); cl 10110 I giovani comunisti ~:•g:nniha~ ::r~~y:ndne~:~::;o ':isa'C:: :z:~r~:tc 't:~:~ Qut-5tl I dAtl elementari che ho svolto nel mio recente la– voro: Ormoni e 1tt1U4lit4, e che non hanno Incontrato Il gradimento di certi Invertiti di mia conoscen1.a, e ml toccò di assistere a una vem levata di scudi da parte loro! • Curioso dover constntare quanto si riveli J1~r11enslbllcla loro epidermide appena cl r;I penneU.e di trattare un argo– mento che CMIconsiderano co– me tabù: corrono 8Ublto al ri– pari, Urano ruorl le unghie, per vietare al profa no d'ln.sot 7.ntt - ferbalmente, benlnte.so -· f, Santuario che ~ di lo ro perti– nenza. Fone che un pltl.ore strappa la penna di mano al crlllco d'arte con !J pret&to che questo critico non sa maneg– giare I pennelli? Forse che li malato pretende che Il medico abbia contratto oent malatllR prima di curar lul? Ml rlcordo di aver tatto leggere a un mio amico, affetto da clrrosl ~tl– ca, Il capitolo di un trattato di medicina con•mcrnto a quella malattia: egli non iii è messo In tesla di dl~utcrne la parte medica, non ha accusato l'au– tore di parlart di clb che non nvcn ma( provato, si è 11.Stcnu– to dall'inventnre pe.r50nall con– cezioni patogenetiche. Quel clr• rotlco si comport.-wa u.scnna• lo.mente; l'Invertito pr01SCllto ,I comporta In modo J)IIMlonale, e chi dice pn.s.,lone dice cccttà .• E' f\.'i.'>Urdo mettere sullo stes– M ptnno omo- e ctcrosc.ssuall– tt\, L'omooes.malllà è una for– ma 1mormnlc della sessualità. r\slologlca, la quale mira. orl– itlnartamentc, alla riproduzione della specie. Che nelle specie superiori, sull'lstlnto geneLlcodi rtprodUUOrie,si sia Innestata la rlttrca della voluttà per la vo– luttà, non cambia per niente le leggi fondamentali della bio– logia. SnJ>er dltrerenz\Rre le funzioni ma.schlll dAlle funzio– ni femminili. la Plltunltà dalla maternità, non è golt.anto pre– rogn.Uva degli adepti del Fl– nallsmo. rosit4; cf sono I giovani che vog,llono coatrulrc un'Euro– pa. quelli che vog,llono Jar t1tnlr Juorl dal vicoli citchi gU uomini del mondo. Che al nottrl giorni Ci da un Male del Sceolo t. beml ~ro; ma nonostante tldtc le minacce, nono .stame tuttf gU ostacoli, lo lo vedo pfit vfCfflo a rlsol– ur.tl f,a una 1pcran:a che a Uquldar,f in di1pcra.tfone. L'Inversione sessuale è. come li nome lo Indica. una devia– '- --- ---------------.Jt Zlone; ma, lo rtpeto. anormale La colpa è del • cinema * di GEflRGES CII.AHEi\'SOL L CINEitA è una 1mpJa– cahlle macchina regi5t.ra– trloe del tanpo. Sl p ub lei'iere un romuw:, senza at– tribuirgli una data certa. 1l più anodino n1m tradLsce u momento preciso 1n out è sta– to realiDato. Allor<:hé 5l ,·or• r& det\nlre il male degll an– ni 1945-19:;Q non 51 potrà evi• tare di riferirsi nlle opere gi– rate In quegli t.errtblll a.nnl. Riveleranno I nostrt t.urba– mentl, le n05lrc speranze; anche le omis6ionl avranno un si;nlflcato. Le pellloole ut &Uic, delle quali ne ,•engono ai.rate mille In un anno. non potranno esser reallzza~ In qu~t.o steMo modo, In un'al· tra. t-pOCa: I rum del dopo· euerra. quali che siano, son dl– ,·en! dai toro predeccs60rt nel– lo r.t.lle e nello spirito. Un esempio 60l0: l'lrru.7.lone ln ma.56a della. ))4lcanallst nelle at.treuerle degli 9'()t'nari&ilho!. }l'\\'OOdlani è un eloquente in– diz!o dell'inquJet.udlne ameri– cana. C0&1pure I d1a:i ftlm &ul problema. negro, girati nel so!o 1949, tradl.scono una co– scienza sporca. Quanto più rtvclatrlcl sono le opere capitali che cl hanno =tl J~:nl e .:;;:t~i1:ir:a~-~ U neorealismo italiano u non la con.stataz!one che U mon– do esiste, e che un luogo chiu.;o, iM:>lato dai rumori della vita com'è il tutro di posa, non &i addice più a uo– mini che hanno viasu,to nel ~e e nfllle roviné? Le scene girate SUI luoghi mede– simi dell'azione. l'U50 di at.to– rt non profC651onbtl. la pre– dllt::r.ione per i temi M>C.lall. sono procedimenti che Im– portano meno della ma,.t.&11- tl che rivelano. 1l cinema britannico ha creduto di cavarsela con l'humour. Ma volgete In (1ramma. NCX,les,eObilge, Pa,– saparto per Pimllco, Il terzo uomo, e avrete feroci pitture della guerra ~ dei dopoguerra. Quanlò all'America, ha avut.o un beU'impoJTe lo atl]e del wutern ai più tra.glcl ea>ilodl degll anni 1941-1944; l'insl– st,nm che vt pone m06tra a qual punto ne è a&<;es,donnta. sarebbe troppo taclle tro• varc esempi in Gcnnanln. 11 cul clncma - d:t Gli a11as• 1Jnl tono tra t1cl 11 Ballala berlinese - rlfl~te una In– quietudine patolO(;ica; In Po– JonJa, in Svlz:i...cra <L'IUtuna 1peran..."O, Quattro in una jup), perfino In SvC:Zia,dove Ali SJ~rg e Rilne Hagbt-~ Insistettero ancora di plu nelle immaginazioni mor~ dolla. maggior parte del ci– neasti contemporanei. E la Francia non ha nulla da In– vidiar loro. con René Cla.lr e la liUa. Bellezza del dùtvolo, con Clouzot. e la sua ,Uanon. con Yvcs Allegret. e I &Uol Al~ggi, Cayatt.e e Gli A• r1U11tli di Verona, e tutti ,u adepl,l del ftlm nero. Perciò U e Ma.le del Seco– lo• potrebbe e6.5Cre deftnit.o elencando l tratti ea.rat~rl• r.tlcl det miellorl ftlm che ab- , biamo vtato da. dieci arutl • QUNta pute, d1 0r&OD Wel• Ics. Caro! R.eed, Vittorio De Sica, Re.né Clair. F.d•• a.rd Dm.rto•k, Robttto Ro66ellin1. Pabst. e Bunuf!II. Resta fuori. qua.&I &Ola. ru.~. ll cinema non t61ste SOia• ~ft~1e~r ~~~l"~h':n:~: che per la sua Influenza. Oli dèl dol nostro tempo non !O– no più sull'Olimpo, ma sulle alture di Beverly Hllls: d~I che muoiono gto-,,ant e che ,·engono av,'Oltl in leru;uoll di porpora. assai più S1>'680 che non s iano risusclt1tù, come ha rat.to pra Bllly Wilder per Glor ia Swanson con Vfale del tramonto. Pl\ttlglanl e avversari del cinema son d'nocordo nel ti· conoec:ergll una Immensa In– fluenza. Influenza che forK viene go,prav,·Alutata. perché t \~af~~o è 1 ~f~e~J!i: lenta che dUn\t.ura e la ca– tnrsl vi ra la sua parte: le Rz.k>nl sanguln06e o erotiche non dcsld,rlamo p!u com• pierle ttalment.e, poiché per qualche Istante abbiamo uc• ciM>co n Jam" Cagney, ab– biamo f11.t.to l' amore con Rita Haywotth ... Eoco alcune ldee pluttogt.o coniuse: converra. riprender• le, discuterle, c:ont.rMi,.dlrle. Le db per quello che val• ...,o. GEORGES CBAJtESSOL (trnd.u.r'..onedt Mo.rii) PWXhi) ibliotec.a Gino Bianco AndréMaurois Siamomalati di mancanzadi coraçigio-In– v~cedi cercarei rimedi, è moltopiù facile affermarechelutto va male, tantocheanc-he il pjùpiccolo sforzoappareinutile«apriori• JL Male del Secolo? E' parlandone che l'abbiamo creato. In/atti dirci che cf ,ta un Male del Secolo quando ,I crede di con,tatarc U!\O s/a,amcnto tia t qi,odrl tradl.ttonall nel quali ci circoscrive la vita di un'epoca. e lo rtaltd pre,entl. Ma al giorno d'oggi Il diaaccordo non A pro/ondo. 1c11t:n:i~:r1 f~t;tb°:'am~~e e~}féa:1 r:,"3:~t: 1cfcntlfichc, dalle condf.tiont economiche, ma ,iriara U mwtamento i 1tato npcrJiciale: la lcalt4, la Jedeltà. con– tinuano ad e.uer e valori ln1oatitulbilf. Allo 11tc.uo modo, nel campo politico, qwal1mquc coo a Il dica o ,I pen 1i, il regime parla.mentore J urtJ:iona.Sol– tanto I Jra.ncc,( criticano .tempre qual..tia1fco1a ,t /accia In Francia. Ma Il Mate del Secolo non colldilte /orse nel Jatio steuo che i no.,tri conttmpetranei ,tano 1tatt Indotti o: credere che c,10 c,t.tta1 Sotto la Terza Repubblica, il Male dc.l Secolo, co.st rlolento ai tempi del Romantici (,'.l/red d.e Mu,uet n0 1t ,i JaCtV« bcJJe df Dupui.r e Cotond che ccrcaoono d.l 1pie– oarri d6 che li Jaccca ,of/rirc?) ,tra ,compo:r10. pcrehl era toirnata in tutti la Jiducia 1ttlla poufbllltà. di u,i pro– grcuo, df un miglioramcrtto. E' tornato a comparire Jra le due guerre; ma ft01l era veramente Il Male del Secolo: era un male di guerra, una male del di1ordine. Ora <li i prc,o l'abitudine di inoocarc il Male del Se.• colo per qual1lasi Jranoente, e ,f Ja.con/tuionc tra i malf materiali, e tanto reali, e un di1 agio ,pi rituale. Il nostro Male del Secolo, pn qua.mo non te ne 1iano i:l,tc mani/e1taziont d'f,uieme, é ,opratt utto catW-Jto da mancan:,o di cOroggio. lnoecc di cercare i ri?Udf, è molto piil /acile af/ermare che tutto va male, tanto che artchc fl pfil piccolo 1/orzo appare inut il e a prtor l. La no.ttra epoca i ignoron. te e vanfto.sa: .Platone, Car• tc1lo, Comte ,ano dilpreuatl pe r chi ignor ati, e f nodrf contemporanei .ti ritengono capaci di costruire da rceolf una veritd completamente nuot1a;,mentre un uomo non può che portare l à. ,ua pietra a un cdi/feto clu ri ,ta costrvendo dacchi 9.ll uomini e.tistono e pen.,ano. Dirci che il p 1il v alido JaUoirc d1 guarig,on.c poos11 euere urta J1lOt110/ia come quelb df Alairt, che h11 pet b4.fc un ragionato ottiml,mo 1ulla Jidllda negli u.omfrtf t : •"'1 o Jf4uci4 nel potere dtUa oolontC. Se con.t1..dertamo U nostro strcolocon calma, 1pcranza t: ftU, 1t01\c•t. 11&1un.a ragiOf'le per t1t.tperore. Ca 1141 I07t0 mUlt: J)e1" lavorare. * Maurice Garçon JL Mcùe del Secolo e la generale lnccrtcua. N011. rt- 1parmfa nes,un.o. Ne{ campo giudlkiarlo ,1:I traduce con una totale man– c.:znu di libcrt/J. Ogni uomo, ,vegliandosi la m.ottfn.a, pu6 dire a 1é .atc.s,oche ucrr&orrutato durante la glorn.ata.. E' lmpo.s.t(bllcvivere se nta comm ett~c rcatr. I vtovant. che ,ono ab itua.ti, nt 10/Jrono Jor,c mt.rto d.ef piu an.tfanl. D'altronde la g1oventu moderna non presenta sfittami di. p(!rtlcolare grar:itò. E' ,conuolta, e ovvio. Ma per rlfcrlrcì a dati precisi. non c'è un maggior numero di de– linquenti inJantill che fn oltre epoche. E il Jamoso pro– cuso del J 3 non ha niente a che vedere con il Male del Secolo, e nMnchc con la. gioventù. I giovani Jaraburn d ,ono sempre ,tau. Soltanto che ,1:en.e è parlato molto, pcrcht corrispondeva a uria tnobl.tmo. La letteratu ra, I giornali ri eompiacquero nello ricerca deU' osec.no, delle ,uua.tionl equivoche. Moda. Il Male del Secolo rton e una a.JJctUU1onedi una. con.sortcria. E' urta realtà pro/onda che rùalc al 1914, perclu In Jonll.o,malgrado f periodi di JOStaanche durante la G10'– ra dcf Cento Gnni, non ti è combattuto tutti I giorni) da o/loro la guerra c'e 1cmr,re ,tota. Le costanti ostilU4, 14 11a1cfta dei regimi dtttatorfall, l co1t/lltt1 ideologici, tutto ciO ha c a11 -.t0to il Male del Secolo. Non t.tl& teMole del Secolo quando regM la stabUità politica. Non c.ti1tcva in. taluni period,f della Terza Rc– pubbUca. che ,ono 11tatf tra I piil ftlfet che la no,tra storia abbia conOJCntto,quando la libertà. non era 10l– tonto Mn nome. Il male tkl Secolo 1comparira perchè la ,tabllatà. rl– tornerd, t..1attamcntc come, tra l a Guer ra del Cento Anrtl e le guerre d.i Religìon.c, 14,Tran. cfa.h a conosciuto un pe– rf.Odo di pcu:c, d.i calma. L ad.e.310, dira quando1 ... Jean De Fabrégues La giovanegenerazionesi ribella contro il mondoin cui vive: ma nondimostragrandi e.nlusiasmi per i sistemi J ~u!~l~~/~Lt:1~~ !:~:: :::%i;:::t~r~~;,~; del nottro tt11_1,po, tono /armati dall'idea di Uff4 ragione i~":1c, o,'!;~~te 1 ~:z.i ::~~: f:ér~ ~ ~ ~ ~~~~.m01t- Le realtà 10no l'illwrnirtata patcn .za su.lit co,c (di• 1l1tti,vratlon~ della materia), che ,1 tra,J orma n.ella to-– tale dl1trMt1one del mondo. costrv1to dalle man·t del– l'uomo e dell'uomo 1lcuo, tono un mondo ,oclale in. cui quuta steua 1parrzlonc del Qlladro umano, con,uctudl– narlo. rcllgio,o, Jamiliarc, col quale gli inizi del ,ecolo ::;:"!1c~: 1 ':;ff'a 1 !cff!v~iu d,~~f f:.':n~~r::m!ii~~ccnt~ nei ~à,teml, siano essi tecnocrati, totalitari di rcuza O totalitari di cUMst. DI modo che la Jrasc di Marx (che non i poi altro che la conchtsionc a1soluta.mcnte logica di due tccoll di J)erttiero affrancato 'dalla vita): e L'uomo è l'euere che risolve Il problema della ,ua ,tor/a, e .s a di rlltOl ~rla • ha ouunto un s,gnl/lcato particolarmente lumino.ro: ruo- ;~,,~;:,~gc,:c,~!,~~ pe~;;r,,,~~~ ;:a ,r::ir'a ,tarla «,p- Da queste prOmMsc e certe>'.ze lino a quc,te dlmis- 1lonl e questa morte, c'è po,to per il M:J1e del Stcolo !'{Onu110 degli indagatori elle, ,n queitl ultlrtll tempi: •.I 11a cwrato della n<>flra giovane generazione, che non ~alb~1f:f"~i~1fs;" a~c~~~ln~:,7:Ttu'::,tmcrcnt.e a, ,tlsle- E,sa ti ribella contro Il mondo in cui vive; ma ,io che e,sa din alla ,ua rlbelllo~ Il tono d~ll'~~hten::iali- 1mo o qUC'llodel crlttfancllmo, non dlmwtra gra,1di c,1tu1la1ml per i siltcml. E,sa polrd co111«crur11 a reali•– =aziotie concrete immediate, di mutuo soccorso o di gf;. .stfz1a 1ocialc. Ma i gros,I battaglioni non sono phì Jor– ;~:~!µt';::fg,cf!Jidr1c. negli uJJicl, 11clle u,llvcr1itd, dcii 1 gro,si battaglioni ,1:ono sulla ,trada del Pt.llegri– naggio di Chartre1 - e, lndcJcul, vi di1cutono teologia JX!r fnabl~ar,I nella preghiera: ,ca,nblo tra Dio e l'i,omo. Sono nelle .società.1port1ve o nei circoli di lavori tecnici - dat:e, purtroppo, lt11t10no Frnnce-Oimanche e Sllmcdl· Solr. Il tatto P!,ll'O, lo spirito puro, sono f p11nt1 /ermi 1~ j:!;[o~g~!·e E p~~:è,fl JaJ~~t~, l~i ~~:1%!' f[O::,: del Secolo. Niente di com,tne, d1mquc, tra que1to male c quello che Ja~ua tcrivere a Mu3.$tt: • E' colpa mia ,e egli 4t trl1tc1 > e e E' co(pa tua se voi 1iete bella?> e che d rlaolveva nella pagina .cori meravigliosa del re,to df canto: e Addio, pranzi rumoro.,l, con~r,arl notturni,' ,c– rena.tc a dorati balconi! Addio, Napol.i e le tue dortne ma,ch crale al l~rne delle torce, ~n.e attardate all'omtn-a 'f::.rabo~ch~c~:f;f.:, :more e amfcfzia! 11 mio po,to sulla Per ben altre ragioni la ma.ncan.:a 1wlb terra di un f!'to In cui il J?Ol~a viver.e ,wclta i problemi po1tf da tort1/ '?of::~D!,:i:,ro ,Jo/g~!~ ~:u~rtccv!;~e~: st ~~:;a:ai giovani di que,ta gtnera:tlonc ti .tono aentltl dopplamcrttc privi_di coordinote con Il mondo: di que.sto urtiverso che, di g1d, contraddiceva l7t'! ate,so e rinneocu,a ogni tua 1pe– ron:a, 1con.Jc,sando le lut ccrlcuc. e Sarebbe Jor,c ,tato ncce,sario - xnoe Mlchel Mourrc - buq,narcf la Fran. eia prima df rimproverard di averla dimenticata. E nof non eravomo ~nfti alla Franda doUa nostra carne, che tra stata ,radroata dalla ncuclta: dal no.ttro cuore che non avcoomo neanche pen1ato di nutrire con urt Ideale :~,,/i:s::Z~u: 0 ~~e!:rt~~'!"e lt.eolarc che avrebbe potut0 lato tra U mondo promcsto e Il mo11do v!ssuLo; lato tra l'c.sserc e il tome dell'e,serc, tra l'individuo e U mondo, ecco Il Mille del Secolo. E' ,toto pttrlato di un mondo df pace, della demo– cra.tta, della raoione, dc.I Jiorlre lndlv1dualc; e ciò che ha vluuto è italo volontd di potere senza scope,,,CJ'etccntc =~r::i~ 1 ~ 0 : 1 r::fcr~r::;~;~:e,,,/::,r::,~e~ /!~;olr::,~~ft~f:1~~ gazfone del destini Individuali, dal ptn.titro olla ,alute. Chi potrebbe ancora crtdtre che quCMIduemila anni Ja, un Dfo .si i /atto uomo per de~llare Il mondo dei _potenti, aprire I cuori al cuori e le anime •all'Abbraccio dtU'Etcrria che di1prtua i potenti? Ma l'Eterno di.scacciato, t tornato tra noi ,otto la /orma dtl BI.sogno. E se Il nuomo 16lam - come dice Monntrot pu de,fgnarc l'U.R.S.S. - ,aie ull'oiriuontc all'i,omo occorre, per e-nere. wn riferimento aJl'E~re ~ allo potertZG. Siria a che qutUto riferimento non ,arà. ricuperato, d 1arli U ,Vale dd ScCCHO, a meno che nel nuovo I.slam della. pot.en.m. pura 1t0n ,1:com.pafo. d' fd.to stcua. dell'uomo. * André Chamson E' co,a certa che 1/0.stato fatto abiuo del termine e ,V~ ttel Secolo• anche ,e ifa ,emprc legittimo parl4rne. :~a tif~ e~l~;':;~ ~~ 1 :ri~~:r1:1i: 1 grt;tc:;., "::n:~(U::ì1!~~ , tcn.ta e la con&tatazlonc di quanto li circonda. Og gi, la guerra e i torbidi che 1eguirono, hanno splrtto al paross(1mo quel sentimento, Cio m'1nterusa soltonto per la parte che riguarda t giovani. E tf può dire che Mrt giovane ha U Male dc.I Secolo quando la vita che egli &ogna non .ti adegua a. quella che gli è po.mbilc rtahzzarc e quando non ha ro– Jonta su.J/lcente a Jar colnctdtre fl ,ogno e la realtd. Que.tto Male del Secolo t anche una delle cstrcrrw, con,cguentc dtl e liberate voi ,teuf >, la mautma prtdl– o.ufonc che la ~tteratura abbia oJJerto alla gioventu da una cinquan.tlna d'anni In qua, con Nictuchc, Gidc e Sartre La oloventu eh.e .s-ubi.,cel'os.scuione del e liberate voi stessi> si trova coMannata, proprio ~r ci6, a rftro– t:ar1IJuorf ,1:e,to. La. letteratura ha po1to l'acoc,110,u. quuto squilibrio, ma io tono convinto che la maggior parte del giovani - statUtleamcntc parlando - vo glia co nqutatarc padr ona.rt• N, aggrapparsi alla vita (Il pen.sf ,oltanto all'età . del matrfmonl!) adattando1I con corag gio ammirevole alle i,lù dure condlzlonf di vita. qi,cl~a:;;lra cgg~tr~à~h:aflJt~::,::~:~od:e1r:r:r;e~~ln::a~ Incontreremo la /ibcrta, E corttpletano Il e lfbcrate voi .tUuì • cosi: e Conqufstate padronanza, mettetevi a con– tauo con. 1l mondo•· Il giot'<lnt che ha u.na mcto e ,alvo, dal momento che a/Jerma: • Voglio /ore l'agricoltore, voglio /ore Il medJco..... 1,,,omma il Male del Secolo è ,emprc una malatt(a della r;o!ontà., una predk,zlo1te del nulla, alla quale Baltoc oppone l'tJntf-predica:tlone: volonta e vocczlon.e Jormano U Uttino. La Jormula è tuttora di attualfto., Joles Romains JN~o?s!~= :~ :rf.Are:i:tr,vuM'1 ~.i:u~r:~~ che 11 nostro secolo. prima. ancora d'esaere a.rrivato a. metà della sua v1t.a, ,!il sia. già ammalato due voi~. 1pecll\lment.e nel giovani. Le cause profonde e generali sono probabilmente quf'lle lndìcat.e da voi. Quanto aUe ca.use oeca.&lonaU. &ano at.ate tutte e due le volte, talmente enormt che ml domando se la. loro tmpc,rtanz.a non &I.a magaiore deUe caiue profonde. 81 può vedere un rimedio. una possibllltà di i'W.• rlglone? Vi sono del precedenti che 1)()580no Uluml• narcl. Non vt pare che Il XIX secolo .si sia. oompor. t.at.o sempre meglio <eccezion fatta per 1 cambiamenti d'umore e le crl3! lnevlt.abllO a mano a mano che 1'a.llontanav1. dalla ,-rande cat.utrofe che aveva u– mato i 6UOI Inizi? Perctò la maniera biuma. (la 1ola seria, ,ccond.o meJ ,crebbe forse df aulcurare al malato un prolun.– oato rcoime dl anUcata,trofe. Tuttavia. 11 ritorno alla slct1tt:za ridurrebbe alla dl.socçupulone molta aente. Bi6og na metter&! al loro pogto. Se 1 microbi fo.sgero ata.tl c.on.sultatl & tempo, a:vrebbero certamente sconsigliato ia peniclllln&. * Bernard Dort ANZITUTTO mettiamo Il Male del Secolo frt opposi• :ione all'eterno e male della glovfnez.:a • al e mala della gencra~fo»e ,acriJlcata ,. del dop0 1918, che ha vo- ~~Wa•t:;'::;:/c~l~c:c:1~~/~':,t,C;e/igt:1!,e i!';~ t~!! gioco d a,nort, d1 morte e dl linguaggio. Oggi lo 1iti,a:ionc I un'altra •. Alla prodlgallt4 e al i:::. 1 ;r;i::, 0 ~~~~,::! ~cl~~~~ !1k s~tr~:ro;:: di! 1truggn1I, l'obbligo di 1Jlr:cre, li Male. del Secolo no,a oon,lstc nella dl1pcra::ion,; j al dt 14 di c11a, "' c16 che lo ,Ignora Cl. F.d. Maorv chfam6 e non .rpcran..:a •· Il risultato rion t una amentlta data dal mondo reale e un mo,ulo lmmag!nario, ma la dov,ila impost!bllitd. di pen,arc Il mondo reale e, al t~mpo ,testo, elaborarne u,w Im– maginario. In :Uf 11 ,t:::cnrJv::'c~ i~d;;,~n;~~ar;:t!~~= ~t:or:<1: rcalttl nelle Quali 1i compirebbe, ma nella rnanco.nza df que,ta cornice e di que,te rcaltd, nel momertlo 1tc110 in cui da soli, facciamo, la proca dl vlt:erc. ln vn mondo ha/rarito, l'uomo .ti inte rroga e ,1 rilponde da 1010.Situa– zlon~ r1on uniutr&alc, / 011.se , oltanto europea: prova della n11Uittldell't1trcma te nta.:: /onc dell'Occidente. No,, è il cajo di $piegarlo e neanche di rt,olverla. A11orbfrlo o d1.uolverla h1 un sl,tem'!.J":litico o Jfloso- ~~~~~~ 1if,ntc~~~:~e 1 ;~o:;;::ti:.C negarla. QUC-.1t4 Oggi non rautorizzano né gll U.S.A. né l'U.R.S.S. E' lo ,candalo tMropeo. Certo poulamo dichiararci non. 1oli.. dall con cs,o, Jaccn.do urt cornodo gioco di buuolottt e ca,n.11./Jando Dio e la Storia, Rimane anche l'ipotetico: i:~an:=~~e ;~rti::!la t '':~~a I:o~r:::::.cr~~:::;ir14a oblùtr1l. ' Qu~le orte l'c.sprimercbbe dunque applcrio? E' cua co1u:ep1bllc1Anche qi,I, le notfoni tradizionali di arte e d: o~ra SO!'O minacctate, Allo ,tesso modo che non t. po1alb1lc, ne anello, rl,oli:erc questa elluazfone In D.o o nella Storia, cosi non è concepibile di ,cavalcarla di Jarne ,naterla di un'opera d·arte, A. una lcttaa,11ra éoe. rente, n un'arte di capolavori ,I .so,tttuisce una lettera– tura ponialc, un'arte di.sJa.ltl1t« in cui il linguaggio letterario o plcutico, e ootato alla dl.ttru:,onc e alla gra~ tuitd. Al male dell'eroe, 1u..cccde U male delle parole U tormenlo delle cose. Quanta di piri lontano dalle opcré di Sartre Q di !tfalrau.r in citi. di Jro,lle e contro o tutto ~i:,1~' ,~a,~~C:,':;:::O datll~;~~e'::"~af:~C:Un~~o~!,!ll~Uuo~i descritto la 110,tratiti,a:/011c, ma il ,uo appiglio al mondo :~~~fOCrètj,!~~=n~~- i~l C~~/t;l~f :u:~t~:u/C:, ~:: maglna cf6 che potrebbe cuere una Jetlaatura auten- t:bc':f':/:, ~a:rr~ailo/!lc ~~i 1:coi~~u;:::l:a ~rre>':F~:Ci/ nel romanzi come ~ti saggi criticf, et po.ria autorevol: mente del linguaggio ,ovrano che trae lignl/lcato dalla 111orte10Uanto per restituirglltlo. R. Char, H. Mlchauz r:r q~;:,!e ;:,:::_partnza 011po.ttc,~tltimortiano ancha cui Ammetto volentieri cltc quc,to Male del Secolo cosi ~:ro:;at~ g::~ro~:!a~!t~~tgo::~~11a~ ":i,~~~~o nt,':o":~ dldruUo al purtto di non p1u concepire né sé ,tino nd U mondo a un •ilcn.:lo a~rto ,ul mondo in cwl fZ mondo ~}cft"i:,~~a~h~U~~:1a"~~: i~~cr~~e;eue7z:n d:!rgif~n:,e"J:: 1crillone Iperbolica che non t altro che la dcserizlon.c di un sogno. Jean t!octe•u a. Venula. .,.

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