Fiera Letteraria - Anno VI - n. 50 - 30 dicembre 1951

r In questo numeroa dodici pagine,la grande inchiesta-sul "male del secolo" tAFIERA LETTERAR SETTIMANALE DELLE LET1 ERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DOMEXICA 30 DICEMBRE 1931 SI PUBBLICA LA DOMENICA UN'l~'l'mlVIS'l'A DlìU,A "~'rnllA" ('O~ 1 JII01\IAS S'l'EAIIXS El,IO'l' RIEMPIR.E GLIUOMINI VUOTI * Oggi nell'a:rte c'è una battaglia e/re ha luogo su terreno religioso .. Molti di noi, partiti da posizioni lontanissime, hanno fin.ito col parteciparvi e pronunziarsi aff'ennativamente di EGIDIO GUIDUBALDl TBOXAS STEMSS ELIOT • Oggt oeu·art.e c't una batta- 111.11 che hol 1u0go 1u t.erreno rell• 1toeo. Moht di noi, po.rtltl d11. p<al~onl lo1Ho\111-!111e, Mnno n– nno col panecl,p (l.nl e pronun– zJara •Ucrnw.Uv11me11w ». 'blioteca 10 Bian"t;o Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 CHE COSA FANNO SCRITTORI .'lf Scrivo lentamente, dice Nicola Lisi .'Jf Mi piucerebbc scrivere al mallino, quando il ciclo è limpido, in corrispondenza u certi motivi profondi che più mi &tonno a cuore ,li G. A. CIJUl'l''l'f' &Ono .seniito rU'p071dere che per ora è prematuro parlarne, in quanto fii.a interrotto per scrivere e un lavoro con una certa urgenza. Un radiodrom. 111ache ho fatto oon un certo e,1tusia1mo. !Otto una $pinta dell'i.tpirczione. In q11e,ti cm– ni 110se11lito vari radlodram. mi, e mi pare che tutti sia. no rappresentabili, Insonnna che 11011 ti dltitinguano quan– to a caratteristic11e vecu:iarl, dal normali lavori che si recl– tcmo in teatro. ~o invece ho voluto fare un lavoro 11ato e ffpioame11te crealo per !a ra– dio. Un W!ro radiodramma cioè. Sard una oosa a caratte– re corale, di popolo. DI piu ~ Il mome11to non pctso dfrle:t. Ho p,rovato a clllederg/i qualche ulteriore sc11iarime11to i11 propWito, ma l'ho visto (.'(). me ril1cl1iudersi in 1111aspe. cie di pudico riserbo. Dove erano miste l'hicertezzo. circa diversi problemi a11corada ri– solvere, alla volontà di fare ai lettori - h1 questo caso as.coltatori - una spe~ di ,orpreia. A11che per il titolo ,ul quale ho particolarmente tn.ri3tito, come unica co11ce1- slone alla mia curiosità, n011 t11'è riwcito di sapere 11iente V::g:i tfu" :'f:n~fc~:' 1 ~J::; foue vero qua-nto dettomi: che cioè non · era ancora riu.,cito a trovarne uno ade- NICOLA J.HU rente al lavoro. Di .ruo gra– dimento, Vitta la inutilità di fare altre domande .ru quetta materfa, passai ad o.rgome11ti meno scabrosi e piri leggeri: sulla famiglia, la ca'1tpag11a jlore11thm, i suoi gu.stf. Ad un certo punto ebbi 11 chiedergli quarr il .ruo di– verlime11to preferito, e mi te11lif rl.tpondere che le ore più dolci e serene sono quelle trascor!e fra compagnia degli amtci. E volle precisare cl,e non ti tratta solo di letterati. Cvto che per lo più 10110tali e al conto bisogna aggiunpere gli artisti del ramo arti figu– rative. Forse come pasta umana più ,trambi e nervosf del primi, ma non per quuto me110 cori. Perchè vede. ebbe poco dopo I a s~glu~germi, l'Importante è l'arti.sta. O me– glio il vedere (.'Oneh.e tince– ritd rLtponde alla sua voca– ::ione. In quetto ca.so è se1n. pre, anche da un punto di vi– tta umano, accettabile, gradi– to. Nonostante rumore ribelle di un'òra, l'e.ttro improvviso e Irritante di un'attimo. Una ff~"f:t~~/:!!t~h~r: 1 oft1:,e ~•"et la quale ebbe a ritJ)Ondermi con calore Insolito In lui, è ,fiata quella .rulla fltuazione dello scrittore contemporaneo, e Per quello che mi pere (!i poter capire, credo che in fu– turo la ,uuazione dello scrit. tore andrà sempre accentuan– dosi in questo sen.ro : doppio G. A. CIBOTTO {ContJnu-. a pa,tnA 2) ANCHETU FAUS'f,NONSD CHEUNO DI ~Ol Ropsodiu triste -per il tempo di, Natole Anch'io sono una colonna di tenebra che cammina per le strade, insidia o me ~lesso, oggetto di confusione agli altri di DAVJD M. 1UL<ULVU

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