Fiera Letteraria - Anno II - n. 28 - 10 luglio 1947

flE~A LETir:RARIA to, e ENTRALE E INCONTRI SPAGNOLI Vita dei fratelli Machado Non è facile romanur la vila dei poeti. A meno che non •i tratti di oomini ecce• uonali anche fuou de\l 'arte (Baudelaire, Rimbaud. Rubén Dar1o, D'Annunzio). i ca~ della !oro ,·ita 10no per lo più acaai e OJ poco rilino. Si potrebbe terivere. è ve.ro , una vtta poetica. entrar nell'intimo dei dram. ma che l'an.'111:aci ha •ve!ato via via ccl •:x> lingu.agaio i,P\rato, ll'IA allor~ wi~cbbe tuu'~l– tra 001,1: e il lettore che vuole invece R bio. grafia 11. deve accontentarsi di vi~endc CO· muni. di veder l'uomo nelle sue giornate or. dinar1e. nel lento ttucorrcre df:i\i anni che hanno apparentcmcnle le g;io'e, le pauioni, i dolori e le angoteie di tulti, E' il c.a10 della vita di An1onio e Manuel Madtado che Miguel Pcrcz F'eriero ha pub. blicalo recentemente a Madrid nella bella collcuone n El carro dc IH Esuellaa II Gi– rctla da Enriq'Jc Azeoaqa. Il Pcrez F'erre~o. critico e 1,agg~lla, è già alla •ua tena. b10• Rrafin di acrittori 11>t1gnoli contemporanei: la prima di Ramòn Gomez dc In Serna. la •e– condn di Pio Baroja e quest'ultima. dei fra. te\li Mochodo. A romnn7.ll :re Romòn e Pio ~ha 0 f~u:: ,!~lt~:v :::rfor:'~a;r~~~:Ìi ';{i\ inlereaaanti della loro opera lelleraria: ma in q1111ntoai lratelli Machado. professore di (ranccae in acuolc medie di provincia An10. aio e archivilla e bibliotccar'o Manuel. in nrità c'era poco da raccontare: eppure le 328 pagine di quello volume, cledicatc in gran parte ed Antonio, ch'è di gran bnga il migliore, cos:i1uiscono ver:tmcnlc una esem– plare e mirab.ile biografia. ~ome dice C(es<>· rio M01:uiòn che ne ha sc11tto la prclouonc. Sto,ia di due fratelli, ma anche 11:oriodi una generazione e di un'epoca : un po' come la vita cli Azorìn. ch'è fra le opere più interca– unti di Ramòn Come-,, dc la Scrna. Notiamo intanto il titolo di quello volume: Vida de A'n!onio Machado Y Manuel: la «loria conia più della nascita, perchè in or. dine cli anzianità Manuel (n, il 29 agosto 187-4) dovrebbe prcc«lere Antonio (n. il 26 hglio 1875), mo, poi il destino h11iv_olutoche la f.ama lnvertissc l'ordine e il reg1stro poe– tico 1i è imoosto sul res;iatro onngrafico. Notiamo ancoro che la pref.nione del Ma. rafiòn è uteita prima elci volume: scritta in. fnuj lin dal 1939. n0i l'tivc\'ll:mo già lc-:1aJn UI\;\ raccolta di safii (En.ayoJ /iberalu) pub– blicata dal M:nailòn l'anno acouo, a Bue')()s Aires. Il Perez F'cnero poi aveva cemincia– la 111•ua bio<irafia nel 1935: nel 1939 morì Antonio Machado. caule in F'rancia dopo le ultime tragiche vampate della gucna civJle: e ai primi di q~cst'anno. pochi giorni che usci11c il volume, nell11 1ua vecchia casa di Maclrid, è moTlo anche M,muel. Il' Gran secolo •pagnolo. il 1ec:olo libCfale dei Machado I scr'vc il Mar:tfiòn nella 1Uaprefazione. - LA vita spirituale era di– •inamenlc grata. l due Machado crca,ono Ja loro opera nel pieno (em,re degli ;umi libe. ,ali: « il ,cco.ido secolo d'oro •pag:nolo, come l'ha definito Azorln, e d'un oro più nostro di quello degli Austria ... ». E la v·to dei d'Je fratelli è come un simbolo della trage– din - e della spcranu - dell'umanità 10.11. gnolt1. A un ccrlo punto la loro fraternità p:tre che 1i rompa violentemente con la_guer. ra civile Lo g;ucrra li 1epara e li fa, 1n ap. paren,.a, bandiere di due .partiti ~h~ •i _con– templano con ira. M., qui ora h 11ved1amo di nuovo uniti p~ la ttori:t e ocr J' eternità ». Un bjoqu1fo di Miguel de Unam·1,.o. Jruè Ferrate, Mora. scriue che il gran fil010fo d1 Salamanca nacque e viuc fra continui scoppi di bombe - destino di qu:a1i tutta la gf:"f)C. razione òel '96 -: ma bi.ogna anche dire che Unamuno le 1e bombe II IC le andava a cercare: i due Machado, e in particolar mo– do Anlonio, raop,esentano piuttosto la trodi. zione provinciale di quell'avventurosa gene– razione, l'idillio e la pace. Invece che 50'to il Je«i.nodelle bombe e clclle g".lene, i due fratelli IO"O nati 10110 il aegno dei delfini del Cuadalquiv't. Accadna talvolta. raccon. tano, che nella gran g;ola del m11qioo fiume di Siviglia en!ra11C10alcuni òelfini a.banda– ti: f(l'an festa per tutta la città, ,oprallutt~ per le raa;nze che potevano finalmente usci: re dalla loro dau1ura per andar a god':nl fin10lito spettacolo Un RÌO,no. 1ulle rive del fi'Jme. ad nmmi~ar le danze e le capriole d~ clelllni 1'inc.ontrar0no per la prima volta anche un ~iovane medico e una bruna •ivi• gli11nache furono più tardi i @enitori dei due poeti. « Era un pomeriggio pieno di ,ole, tcrive Antonio. che lo ho po4 ueduto o IO· gnato di ,icorÒate 11. Il padre. oltre che medico, era anche lct– tcralo: e luciò ben prello la medicina per dedicaui alla letteratura (pubblicò una ti Bi. blioteca delle tradizioni popolari II eò una raccolta d.i cant: /lamencoJ); andò poi in America. a Puerto Rico, ma ci stelle poco: era molalo e meno d'un enno dopo te ne tor. nò a morire nella 1ua Siviglia. Un po' di Canfe hondo la gran pa~ione paterna. c'! ,cmprc nella 1 pc>e1ia òei fr11telli Machado. anche dopo che tutt'e due erano ondati a Parigi a « intemazional'uarH 1>. co. me voleva la moda del tempo. A Parigi al– lora. città della faciloneria e delle braccia aperte, teneva banco, acclamati»imo anche dai francesi. il nicaragueme Rubén Dario: molli apagnolj vi lrov11vanoaria di casa: ma la Spagna. allora come oui, ha ,,e,mpre av~· to la gran virtù di euere delizioaamenlc J>'°· vinciale Di lì a qualche tempo infatti nlro• viamo Àntonio profcuore òi f1anc.e1e a So. ria. la quinte11enu della provincU ll)lgnola, h~ la vecchia Oa11iglia e l'A,agona. e M~– nuel a Barcellor.a. inquietiuima allora e. n– volulioMria, fra .il 1910 e il 1912, la c1ttl delle bombe e dcgl'ince.ndi, della Scuola Mo• dcrna e di fr3nci1eo F'ener. Dopo In morie dcli:,. mogl~e. ~ntoni'? .,i fece 1rasferire a BaCUI. una clllà 01 provincia anche più piccola, poco più di un pae.e. Jn piena Andalusia lCampo dc Hae:o • .so?ari con!igo • cuando no te t!ea/): e b propuo • !:bb!ic~: ;~ ~=d:t}:Cam~:eJ: l~~ ,tit/o), conobbe nel 1915 un giovanetto dal volto olivigno e clai folli capellj - 11 pareva un e;iovane olivo 11 - ch"era venuto Ìn e;ita ac:olastica dn CTAnada: Federico C:trcln Lor– ca, che ii aveva buona di1pos;1,:one J>Cr la musicn cd ovevn studinto con F'alln 11, Non si sa &e in .ee;uilo l due oocli si •iano più in. contrati: q'JAlche nnno do"O Antonio lasciova Biie:za per tomauene in Cattiglia. n Se,iovia, mentre Manuci vcniv:t nomina•o archivista della Bibliotccn univeuitaria dj Su•iago dc °'1-np0$lcla. Oani tanlo i due fratelli si ri, 1rov11vanoa Madrid - che con tulio lo •1111. zo della su11Cor'e è .empre ,imam ,qui1i111. mente provinciole - ma quni tulla la vit11 dj Antonio si svolse nei .e--1reti itinerari del. lo più pura Ol'ovinc:n spagnola, Yl"l1attutto castigliana, il oiccolo e .,,an monr4o della J'Ja poeti11 cle<1i11ca: " 0J. tierra l'l11rala V /uerle, lierra mio I . C,.!lil/a. hu dec,.tp/ 1 ,.J ciudade, I • La a~ritt melancolia • que pueblo tu, sombrìaJ x,Pedadul 11. Negli anO.: maturi i due fratelli ,i diede10 in1ieme 111teatro e 11\cunc lo•o crmni~ie. fra il 1925 e il IQJI (I.a duqtte,a d, Bena. me1i. La prima Fernanda e Tuan Mariara) furono rnoorc1!nl11lc con qu11!che succe-lO: l'ultima. El homb,e quc mu,i/) t-n la gueno. doveva CIICtc r11onreaen•11111 f)f:11':tut·,nno del 1936: ma al prindoio dcll'c1t~1e in Sp1u1.,11 seoppÌh In guerr11~nvvrro e fu l'i·n~:dd'o, Un Rr11nciolore per il po"'ln che 11vi-vnscmo·e IO'IMI0 la 1'1'Cefona drllc sue p'ù be!le li• ,ichc Sinlito 1 a npr>unto EJPario en po:\: er:,. stanco e m11la10:morl tre 11nnitlnoo. Il Pn•iqj che n0n amnvn, in un ,.)b,.r11het•o spagnt-lo. soq"antlo i -,10i r .. J'"lli di ("a1•i. ,li11.le 11cqu~ verdi del Cut1dalquivir. Soria. 811e1.a. Sc"O. via ... " El hoy es malo, pero cf manana.. e, mio 11. Ora Slviglia 11llende l:a .:ia .ta!ll'UI che ,i. poserà accanto a quella òel fratel'o: due delle più nobili e g 1 orio'-f: figure del C( S.CC.On· do secolo d'oro 1pagnolo 11. ETTORE DE ZU,lNI La Jlampa periodica e quolidiana polai:ca ,i occupa ampiamen'e in quelli giomi del co,ideUo piano culturale S/oninulti. Anlonio SlanimJd. uno dei più noli poeti polacchi che copre la carica di pruidenle delta Sezione Letteraria dclrUNESCO. ha tenufo di ,i'orno o Vormoia una con/erm:.a preuo il Sindacato LeUe,all. Dopo at!er il/uslrato la Jlru/lura e lu 1 1a la impo1tarl.:.adi quula organi::o:ione inlema• zlonale anche per il montenimen/a e i/ con• JOfidamcn!o della pace. Slon1'mJJti si è porli• calarmenle w//ermolo sul nuot!O progetto di collaborazione cui/uro/e da lui concepito e p,ucnlato al Camilato dl l'origi Joue. come 3,' so, venne Jenz'o 1 1ro occeflalo, Uno dei problemi /ondamen!oli e che /foofmenle t1er– rcl risalto con preci,,' cri/eri ,cienli/ici e ar· tislici e ru un neceJ,ario p1'ano inlema:io· noie è que!lo del controllo ~Ila qualità delle traduzioni. Rariuimi .,ano gli editori· che danno im– porlan:a oll.i qualità dello t,adu:ione per cui fa /isonomia e l'arte di alcuni podi e pro,a. /Ori JOes.so comp/e 1 amenle de/orma/e a Jcapi• lo dc/farle e della cultura delle Jle"e na– :iorti interesso/e. Slonimski ha propo,lo la crea:ione preuo l'UNESCO di un elenco di 2000 1,adut10,i Jpedo 1 i::aU: elenco compifalo in b1ue ai gìudici di roppresen'anll compelcn'i teJpon– Jabili dei oari paeJi. Un c,,milalo intanto doorà preparare una li.ta cli libri raccoman– dabili per le lradu:ioni. L'UNESCO Ji /arò poi editore di pub• blicozioni sul tipo di on/o 1 ogie; già Ji Jla la– oorando al/orno ad una anfologla le/la poe• Jfa latina e od una della /eUeraluro ,pagnola. Ter;:a c:pparirà un'antologia Jlal!a. Come prela, Slonimskl Ji preoccupa in modo speciale per le t,adu:loni di opere po. mente da poeti in colloba,a:lone <"Onper/etti etiche; la poesia dotJrà e"er tradotta Jola– eonoscilo,i della lingua del lesto origina/e; a dispod;:ione /oro ueuà mu,o tutto il materia– le culturale e arliJtico che poJJO comunque infereuore una tia1o lingua o un doto argo– mento. E' allo studio pure la /ondo:lonc di uno JJ:;::d:g:~:iat::, t; ~~~r;:i~;;/id;;;r~:~~::: gli editori. le reda:ioni di ,it1i1le e di gior• noli potranno JcnJirsi dei monoJcr/111 depo· Ji/ati preno queJla Agenzia: 3inora sono i due fratelli andalusi non riuscirono ad ac. dimatnrti e tentirono ben p1esto la nostolg;ia della loro terra, della loro provincia. l')Cfc.hè I CIANCAHLO CISOTII: Disegno 7 UROPEA giunte più d; SOO richieste di carie rit!iJle dai pani più lonlarti. Per s 1 ringe, maggiormcnle i legami Ira i vari lctJ/ri delle no:ioni unile e colla ,pc• ran:a di ruperare. almeno in parte. la erbi mondiale di queJla fo,ma d'arte, Sloni'rruki ha proposto la creo:ione di un lstilnto del Teatro lntema:ionale che dovrebbe /un:io• narc cume arg:im, di coordinamento e di con· Jultazianc tra ,' principa 1 i leotri di tul'o il mondo. (Noli:ic arrioate oggi. confermano nella proJsima ,etlìmana un congreuo di di. ,t.ttori, regilli e Gri'ici leotrali a Parigi p,e,– JO la Se:ione Letteraria dell'UNESCO. 1..a Pofonia Jarà rcpp,esentalo dal doU. l.eon Shiller direttore dcf Tcalio ll'oj.J.\a Poi· skiego di I.od : e uno dei più geniali regi· sii che coni~ in que.do momenb l'EuroPQ). Slonim.sk; è d'opinione che r UNESCO dece pure tener d'occhio l'educazione della glouentù di questo to,men'ola e pe.rico/oJO dopoguerra. Pc, cci/are che la scuola In qualche J>at:Jc poua ancora divenlare K.uola di menzogne e di odio pe, cgoislici an/iumo. nitori scaJ••· polilici. la Se:ione Lelleraria ri• t10l1erà un con'ro/Ia sui libri di le.Jlo ,cola• Jlid e di lctluta per la giot1entù. E' di imminente apparizione a cura della Sc:ionc L. uno allenta Antoloaia del dolore e della re1istcnu compi/ala Jeconda I plù rigidi crUcrl scicnlifocl, La Polonio oi aurà una delle po11/ principali e " ricorderà ancora agli artisti e al mondo inlero quan'a eua ha s,11,/Jertoe lolla/o per il trionfo di quei principi elerni di umanitcl, di giuJtizia e di verità che 10li danno ad un popolo il diritto di pa,tecipore al conJeJXJ i'nlerno;:ionole dei popoli colli c,eatori della ,toria ''. L'ultima parie del dUCOrJO ero piullollo pe.uimi.tica, quanto cn/uJia,tica la prima. Tuili quuli bei piani non pol,anno pur• troppo euer reoliz.zali che mollo lenlamenle pc, t!la del 1 e eterne di/Jicol/à /inan:iarie. Oggi l'UNESCO dispone d; un fondo di 7 milioni di dollari, dai un te,:.o della som. ma che la città di New York spende onnu· o/menJe per •.. il tra,porlo delle Jpa::ature. Si può J/at più che ccrfi che Je fnuece di problemi e di ncce"ilà cul'uroli .; t,a//aue di guerra e di eJperimcrtti di maggiori di• Jl,u:ioni, le decine e decine di miliardi di dol/on' Jalte,ebbe,o /uori per incanto come l'acqua di MoJé dalla rupe. L'invito europeo e la Romania Su/ periodico ·• Vrerea" Petru S/dea J/ occupo ampiamente del/' " lnuito agi; intel– lelluo/i d'Europa" di C.B. Artgio/eUi ri• portandone vari brani e dicendo poi: ·• Se l'appello del Sig. ÀnRioleltl trooa una eco Jinccra nel cuore e ne/I.i menle no, stra, non Jioma allrellanto enlusiaJ// - bi· ,ogna dirlo - della .solu:ione che egli in ultimo p,econi:.:.a. In realtà l'int1ifo del Ji. ,nor A'n~iolctti di soJ!i/uire al COl"ICellodi "maJJO " quello di " uomini " lo conside– riamo proprio come un vero segno/e di alfa,. me del nostro tempo. ConJiderando il mani• lesto da questo lato. e solo da quello, le so. f11:loni clic noi vediamo implicilomcnle sono diverse do quelle prcconi:zale e impllca,C' nel/e considerazioni dello Jcrillore ifal/ano " "Come già 'riell'orlc gm:A, l"indit1/duo doorà cJ~e•e di nuot!o la prcoccup0:ianc centrale dell'arte europeo. Pcrchè 1'1"ndioi– dualimt0 europeo è un prodotto della t,adi– :ione cPassica e della religione crfaliana. I/ crislianeJimo - e quCJ!o ho voluta ag· giirnenlo - non è !lo'o pe, l'indio/duo un /mpedirncnlo ma un appogJrio, perchè euo è penetrato al/raocuo la udigione nel rnon– clo e l,r rel/11/one è il /andamento lncrollabl le dell'indicidua. Ogni onimo umana è per il crilllaneJimo una crealura a parte, della predesllno:ione dioina, dota'a del /ibero or. bitrlo, CAJrl<ia dciri'ileth rc.pon,abi1ilà dei JUOI errori, del JUO riJcatto. L'indioiduo/i– ,mo cridlano è c0sì l'o"erlote della llbertcl personale e defla " r~oons1Jbi11ta", di quella responsabilità che. dice il signor An. glolc'li. l'uomo r;-t'•rle nella "maJsa" comr ctucrla facoltà più preziosa di cui lddio lo ha datato. De 1 la teJPonnbilità in rrnincan:a rl,1/n quale l'uomo Jecade nella •• m1ua ". !:1; p:;;:~! J:tar:relt:p:' 1 !eJf!n:;'~fl~. slabilimento dei pr/ncipil di questo Indio/. dualismo crfJUaro. Non però ,emplicemen• le col cont1erlir~ olla religione cristiana, co me cercarono di predicare due decenni or sono MouiJ e Berdiaco, ,ima.ndandoc{al col. lolicismo o a un nuovo medio eoo, ma mc• dianle il rlorno alla " morale crMlano " Lo conoer•ÌOne dell'Europa olla religione e;;:!~~~ èat/~uJ~mf~ù c~s~; è~~a~on; t!UOfo. C csù ci ha mostralo cl,e il male non fu~::: :ee!Jl.';~'Gi,~~:::,=i:n:hes°::teia ':a ;;;· J/orma;:ione può portare il bene nel mondo E' qui tutta la aisi che allratJerJ/omo, è qui lutto la Jalt!e::a. Perchè il ~gno, Angiolell, ha ragione: In lutto e per tulio ogni uomo è que 1 /o che ha biJOgnodi euere difesa e la ,ua libertà interiore è quella che det!e aoere l'u/Um:1 parola. Secondo noi l' "/nolto agli lnlc 1 lelt1wli d'Europa " significa /ornare al– /'idit!idualismo c,isliano ne/ Jt:n!o di 11na morale crlsliana, e, atlraue,so quuto, sofoa. re anclre l'l:.wopa ·•. C. L, La poesia eroica bulgara Allo vigilia della liberazione nazion,1\e (1878) l'unica regola che contava nella con– dotta dei poeti bulgari er~ combattere. ç,w~ Boleti, che morì a capo dr. una compagma d1 N~ì;:'~~I ~:j;a:r'do 1 !7~:a~:,,:, c~a1!t: là: il fervore rivoluziomu:o delle mas.se e la idea di fraternlll fra tutti gli uomini della terra. foan Vasoo, coruiderato il padre ddla lct1er111urabulgara, ncva avuto u:,:otti~ educazione letteraria. I ~oi primi mac•trl JOno i fo111ce1i ed i rnssi. La •:.i.a ope:a poe- 1ie11abbonda di attiludini generose, di idee li'o;! i:'e1ib:~i':'~~ 0 ~u:!:sr;:::~ di es- .cnz.a ,ociale continua con i nomi di Zanco Zercot!Jhi. che fu il po(ta ddlc ma11e dei contadini. e d1 Oimiter Po!ionao il quale fill dal 1895 si rivelò un poeta d'iapirat.ione proletaria, L"Unione degli scrittori bulgaii, appreuanOO la sua q~lilà di interprelc delle lotte dt:iU opcrili, gli ha attrib'Jito un premio pc, la 1ua 111.ccoltadi poesie appar• te l'anno K0rlO sollo gli auspici del Mini– sleto dcll'informn1.ione e delle arti. La fine dt:I XIX ed il Pfincipio òcl XX 1ecolo videro fiorire la poeii:t •imbolica C'è un nome da ric:ord111e: P. K. laoorov, le cui Il Jn,onnie 11 10no circonfuse di lampi di tcmpclla. Vi è in lui uno sfondo aociale che si rivelò nei poemi ormai celebri. Dopo cii lui Oimcio Otbefianov. malgr11do le forme 1i adatta difficiln:ente alle neb:iloJità deco– rative dei .imboli111:i puro sangue. Le su.e vere qualità •Ì rivelano .opulutto nei ...-oi c11nti di guerra in cui il poeta. morto su1 campo cii ba1111glia.ai .ente vicino al cuore della tetra ed legato indiuolubilmcnte ella collettività. All'indomAni della pr!ma gueJ• ra mondiale i pila11ri del mondo sono terol· lati dall':Jragano della rivoluzione bol• teevica Su questo sfondo in ebol\'zione il mov1mènto degli ope,a1 prende fo11a e ai avvia al potere. L'opct11 di Cri,to Smirne,ulrl è preci1amentc il frutto di quello slancio dee;li operai. C.Oi ~ ve11i il lavoro e gli operai fanno la loro cnlrota nella po(lia bul– gara come fouori del progteMO 50Ciale. Più concreta che quel111di Dimi/er Palianau, la poe,ia di Smirncns.ki eleva l'operaio e fa ri.altore la 1uper 1 orilà delle ma11c prole111rie riipetlo ni porassi1i dcli:,. ,ocictà. Venne l'in1m1ezionc del 1923 conlTo 11re- t:;;,:,n~~~ni:~:o d~~=;i·a2::o n:;te~hi oriuonti cercando cli piacere con 1 e visicni di ,ole. abbandonarono i .cntieri d~ 1.1t1,ni in ombra. e contro la comoda vis.ione bof• ghcsc. contro la leueratura stessa. Kc-lCIO nella melma per 1tigmatizzare i bo1a. All 'iniz.io della 1u11 carriera letterali■, Gheo Milev professa idee netlamcnle idea– list'che in materia d'arte. Più larcli. la for. m'Jla Ilari e per l'arte 11 1parl per la1ciaro i.I dà :m'immagine commovente del mor.1ento u Noi si3mo dov'è il popolo 11. Questa for– mula è espreua con maa:gio, commozione nel poema. 11 Sct1embre II in c.lU Cheo Mile. canta l'in1urrezione deRli opcr11i e dei COD· tad'ni contro il regime dittatori11.le . Nato 50110 il ICfjno del •imbolismo ru110 (Valcri Brusaov, Balmonl) con lutto quello che quella .cuoia avev.a di p:razioso, di de– licato. di ecce1.lon11le e di non attuale, Lludmi/ Stoinoo, come dice egli ateMO u code nudo sopra una lcrro dura 11. u La clemen1..a di Mntte 11, H Le nozze d'argento ~t;~~~i:! 1 : U:~ 0 a~ H~e1i-:~>, r ='t~\~: lo dai faseilli ha trovalo il mezzo dj di1tin• gueni con uzu11le ncceuo tanto nella poeiia che ncll.a prosa. Liudmil Stoiaf\()'11 che è otr• zi deput11to e r>re.idenle dell'Unione degli scrittori bulgari ha difc,o nel pusato CAUIC nobill come delegato degli intellettuali bul– 'tari al conQTUIO di Parigi e di Madrid per la difet.a della cultura Sollo l'occupazione· tcdCICA, nacque la poesia d11ndcstin11. Nel maggio del 1942 la oolizia al 10100 della Cttmania paSJÒ per le armi sci pali.lotti Ira i quali Nico/a /oncoo Vap:aroo. poeta proletario, che seppe tro• vare iJ ~blime negli aspetti più ordinari del– la vita. E1di aveva cantalo la vita del popo• lo 1pagnolo contro il dittalore F'ranco. La •ua poesia scoturi dal fondo dj un cuore abi. tu.,to a sentire la pena dei popoli oppreui. Il ITJO oatriotti,mo era funzione di un Ìnler– nazionali1mo che p11s1a come un filo rosso allrnveuo tutta 1:n 1u11poe1i11. Zoelan St,as– JOU, Va,.,// Yoden{c/arskl, Veuelfn Cheot, nhjeo, l11vo1anaella macchia. Mohe tombe di J"."Clibulgori ornano le rocce e le golr del Balcan. La rivoluzione del 9 1etlemhre 1944 mite fine alla 1irannia fascista. In quell'atmo•fera rinnov11tascatutl una effCTvescenza 1-t'nza Pfe• cedenti nella SIOl'iaculturale della 8'Jla;aria. La vit11 dei p."lrligiani, la fede tradizion11lc nella Ruui~ liberatrice, la guena patrioui. ca contro l'hitleri1mo. sono avvenimenti che hanno 1CQ'naloprofodamenle la nuova lette• r11lur11 bulgara. STOTAN ZONE\' "L'AVVENIRE LETTERARIO,, 'l"l••lleinol• JI L.nu • ,.J Ani 1mM.,Ur(I lnr•ori ,li gio1•ar1i «:rit• tori, com11c11,t1111/o tulf>g11awme.,11.e Scrivere, nfTrn11c111do.a: ''L'AVVENIRE LETTERARIO,, 1'•••11, l'.:,oul• 17 • 110\'ICO

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