Fiera Letteraria - Anno II - n. 21 - 22 maggio 1947

DEI L'età della ragione ? Non credo che mi 11i possa aceuiwre di • prud ~rie• 11ffcrmnndo fin dnl principio cl,e. uclr Elà dc la Ragione di Jcnn Paul S&rtre, ,ihbinrno un libro di vita sporca. giacchè: nel- 1'.irte la r-ocn • pu!izln • dd conle.nu: o oon , mai ull fotto conlenutis1ico vero e proprio, ed ognuno conosce come non di rodo 11nchc un 'opera cli conlcnu1o non ('Onformemenle dccent~, può n■.!JOggcttarsi " quelle rcgo!e impalp:i.bili ma sicure nelln scniibi!itìi, del lcllore sono e clota:o, per cui \11\a nnnozio, ne o pocria suscitano 11cn&Rz:oni e sentimcn• lì che s!anr:o fil di fuori del • fnuo • que.l'è di r-er se 111cuo. Non vorremmo nemmeno "1.EllA Ll.TTERARIA LIBRI do raffin1ui, Pìo~·enc rappres.:n~ una cuhum più profoncÙI e dunatura di quella che si vorrebbe da mohe p..-uti veder aleggiare at– rorno a Snrtre narratorè:. E· una dichiara-zio• ne del r~lo che può &ervire n far pensare il leuore i1nliano. ed a mett,:r:o di fronte alln n:irrativa moderna universale 111 una pro. spe1tiv1,, da cui tutto pare tend11 a dittoghcr– lo per ricondurlo ,'11\a eoneuetudinc del luo– ~o comune lettcri:u•o. Guc1.1i-;1.MoPi-:nco;'-1 jEAN P,HJt. SAll:TRJ;• L'cfà ddlo r'Qgione: B~mpiani, M,Lano, pag,..(, ◄20, L 4S0 COCTEAU POESIE NATE IN GUERRA l'intima ed11ica.z1one con un giudizio ,tifica, mente 11.fferm.ntivo,™':flando a coccard il cuo– re, più delle. qualità dd e ,,mvc del resto tulle degne della nostra stima per il livello di educ.azione lctterat\.U che tc5'imo111nno, il j,C;mplicc fallo che degli uomini abbia110 po. Iulo salvarsi cosi 1n qudl'occa.tione, Anzi, che abbia 5llputo ,ah•arsi. l'uomo. in quanto qui I nomi non Ìmportono più. importa piut• tosto il co,o, d'altronde ,, 11.le, ul{' per cin!ICU· no di noi • In un "ahr« raccolt•nn co!lcmva 1ntitol,1ta • In cammino• (2) e contenente poc11ic di AnJio Zane, E.nzo Petrini, Pigi Pioni c. Ren. io B,c:icinni (tulti combnttcnl• o come parti. ginni o come .ao.dat•. e lutti, 1mmogmo, gic,. vani o giova11111&1mi}, ecco quali parole Uo– vo alla prima apertura: AmlcJ, dolcJ amici, è l'ora. Cammineremo fasciati di ,1.1!c11zto nella notte che è buia, leggeri sui ,cnricri neri di corbone.ie Snrcmo lnmp• a ~m.p,cre h, quiete a un sibilo che, passi al margine del bo,co. :~; :t;.'i\~!ch~~r:~n:u~:;i~,::c r:~m:1:::;:~ e la poetica del film lo non aono m.'lJ st/llo in Algc:rin. La guer. rta per pn1ccchi ilnni m"ha dissipe.lo altrove ma immagino coi,., possa e$:tele stato. laggi\1, un campo pe.r p1igionicri di gucna. lmmagi. no l"e.r1d11R lreme11da {e dico aridità in ogni &enaol asscdie.ntc come un"a1mc,gfcra morta"e quei generosi uomini. butrnti dalln !!Or1csu tali sabbie e ivi condnnnc,ti, $<:nza u11'unghin di colpa. alla più d1aperante inerzia o aceal– mia; e se molti riuscirono ad impazzire m1 porc un fouo mnggiorn1enlc comprc.naihile di quett'ah,o fallo: che altri. i pili, riusciro. no invece n 11a varsi, perfino i pzù dotati di spirilo, cioè p1oprio quelli che pc, ciò i,p– punto crttno I più esJ>osti .n~ vcnlo disseccan• re della disp.;raZlone. E. io la conosco questa cl1spernzione dcll'111dividuo o&J>ot!nto d.., umi i( aua • EOcictà di interessi e d.i affetli e: d;1 una • li.UD• attività. e ,edu50 in un deposi. lo o J>cg,;:io•n un rc1icolato: è un'irresi,1ìbi. le no5ta.g1a ver..-o gli nP.l~tti lontani e \'e•so l'az.ione divenuta ormai un pnss,,110. una ve– ra e propria. s1)inta verso la morie Se inie pas, SOI0 non si &a rendere in qualche modo atti– vo e perciò 1>retcnte qua!c ruahà del lingung. gio e della cultum che C09Ì provuno In loro 1a<islenzn. ~nmmi_nnte e non fumale: •cvMevi le scari>c. E ~ullo ste~!IO tono, che subilo muove la sim1mtia del lettore. ~110 quasi tutte le poe. sic di E.nzo Pctrini, autore dei versi ,ituti, il quale imiiem.e ad Angio Zane che hti ri. trovalo f,u11uoS.'lmentc le poesie 'di gllcrra di Ungnrcni. J)Orge in queste paginette gh flC· centi pi\1 sinc,:r1. Dico in queste pogìncltc piene di pudore e di afh:ttuos.'l. fiducia, in cui un lempcramcnlo grossolnnnmente polemico e bilioso co1nc quello dd. • vecchis.simo • Pi. gi Pioeti striderebb.:, nmlcdetrMnc.ntc. se e.d un trotto egh non ci por,1csee que11ta prova capace di .farci sospendere: il giudizio su di lui e sulla ~ua generica 8Qvmbbondnnza: o ti nttribui11se l'idea nstrnlla, che però ha -.cmprc n-ol o credilo, che \11 forma possa ,iscfll,nre quah,ins1 con1cn11ro. La quutionc è ben diversa: lo scrillore è rcspon,nbilc di per 8e stes:o, e non \:,.'lstano virtuosi~mi lelle• ,ori n rilk:a1tar'.o quando pesca nel 1orbido iso• lo per dedi:iione e per 1111fusc.ino ciel 101• bido. ln110mmn, qunl11iui C0JH sc1illa assurge a futto morale, <111ando il co11oenle oppure tipontaneo rnpporlo dello 1JCriuore col contc– nu:o della ,;u11opera è u-ilc che vn nl di là cd al di topm di Clll'<l, conducenclolo in quel\, ii!crn csJ>r0611'vn e signilicntivn dn cui ogni c0!Mle5Cc trnsfigurncr,, 111:011n111 verso <1ucllc nltcz1e in cui tutto ,i spo1:n cd 11~11urgc n 'iimbo!o, anche <1uando rimane e1truneo ali, e,prt.sioni: n11.ratta e ,i 11ddc111r1, crudnmen• le 11clla vi1n. Non potremmo ne1te.re II Snrlte unii gu,u. cle nbi.i.à cd uno lLC\IIUZll nel JU:ordur gli uomini, mu l'occhio ch_'cgli apu: ,iu di loro non è qucl!o dello scnllorc, nnclu: t'C poa• ~cdc unn lccnica ccçezionnlc; egli gu:-rdo i 11uoi personoggi con la lubric11 ~pietntezzn di <111cgliuom.ini privi di spirilunhà., che giudi amo il monc!o che li attornia con acume e ck,Jl'aho di unn griu1de ei1pcric.nza, 1e11zn panioni, cd nrnano .clcg.{~re nd o.,Krvatori i bor, i teatri, i 11,11.lotll scm.11nondnn• e lc stra. <le rn:ilfamatc. On quanto ho detto, non mi acnlirci dun. que di accuan,e uno BCrittorc di qucslo gc llère perchè ama 110ffcrnwu11inella minuta 01 scrvazionc di unn umanità s:nucn e corrolln hcn11iperchè 11ma soffermnrcisi privo di quel_ h, co&eienza e Ci quel &entimcnto della rc• ,. 1 ,onMbi i1à di chi lo fa J)er gli altri e che ,a che, da quel suu o,servare. creo qualche «- che nvrìr. uno influenza 1ug"i nitri. Egli di,-çicg• il 11uomondo come colui che è iool. ""'nto rn{li.111>10 c, aia pure in1cl\igcn1i1simo amaforc di tutte le basttuc e le comp\ic,, 1ioni morbott (e tutli ne vediamo tante ogni siomo). La sue bmvura è quclln di uno psi. -co!O.JOsc.altri111imo ma privo di scienza che, de'lc ruc c11pacilà ,i "&trve &0ltanto per la cu,iosi à di ('Oho11<:eree pcr il piacete di : ,vela.re il mnle e non pc:r quella di sentirlo e giudicarlo, sin pure c:oll'impalpnbilc metro del.'11rle che è sempre il pili sicuro anche .:oe il mcro controlhtb1Jc:. V'è poi in Sartre l'abilità d'invcnt,arc !"uomo là dovc lo porta a comporlaui aS11ur dam.nte (vedi l"epi!odio in cui due dei 11uoi peuonnggi si feriscono le mani. e t,,nti altri de-Ilo steno' genere) non ai !rolla mai pcrò di u11 nasurdo fantn~tico, Ì: un nll3urdo il suo ('he nasce dalla fredda esasperazione dd veio '4è"IIZB partecipazione intellet1ivn, ,i.cnz11 ca lorc, lt<'nza un risultato che ubbia del fr.. "Cino. iopr:1tutto la minima $0ffercnz.a, Parlare di Cocteau non è cou 110ove.:nl!C· no consueto ~ lutlavia il riferire l'Ji 1appor. ti suoi con il cinema. • Dilettante d1 tu:te le esperienze 11 (D'Amico), l"auto:c dr. l pa– renti terribili •rcalizt.ò nel 1932 un 61m: Le sang d'un poèle {oecmtore Cco·gcs l'éiinal, mu.,.ic.1 di Auric, mterprete L..ce M.llc1) e nel gennaio dello stesso anno. in occasione della prima visione. tenne una confmen1.a. a Vieux-Colombicr, che C anni &ni pubblien in un suo volumello. Coclcau e la poetica del film (Dep.; Fratelli Bnu..il. Roma, Dadaista btu11s1a cubi5la su·real sta, nlL che Coe1eau ~ntm•cde le infinite pouibililà tecniche del nuovo meuo di espre~sione I:: ~u~~i :t~~c:~1: 1 ~ t;!leL~t 1 iangbi~u~(o~~!~ tore Alekan. mu11ca d1 Ceor~es Aur1c, m· tcrpreti Jean Marni,, J011ette Day e Ma:cel André). e di trucchi d.>veva cHcre provve· du,'.uimo un altro suo film non rcalizz~to. Cu1io511mcscolanzn di clnuic.Ì$1TIO e d1 mo· dcrnim,o Cocteau - 1ife,itce il Boni - u ,i avvi~ina nl cinemn e.on 111fread'!Czu di un fanciullo che ,, diverte ad un uuovo mc.. mv glioso g1ocattolo. Con una fan:a1ia p1011t11 ad evocare Ìmtnll~ini da lutto ciò che lente :oi:j•:~ eti m~:~~tee c,>$np~le~\:~uaJi!io ;i;c;à pe1mcttere ogni a :tdac.ia ncll-1 rc.1liua1.1oa., di cole a,tre.tte ,._ Quetto. il cinema per Coc1cau: e non è certo il cinema vero: quello, ad eaempio. di un Eiscn11c·n. rcgilla al cfJ.alc il Boni, TO"• ,ebbe teoricamente uvicinatc il poct•. L"H· tore de Lo coraz:ala Polcmltin avverli-u: u Si Irati& di ,e11.liu."f.fcuna 9Cfie di imma11,i. ni composte in manic,a tale d. pcovoc.aro un movimento alfettivo, il quale • tua ..-olta da origine a una tcric di idee, Dalrimm.· ginc .si 1en1imcnto, dal 1entimen10 ali.. tceo. lo pen50 che ,ailanto il cinema è capace di ~ìt:t::nl~u;~~elt!~~:1: tic;:~ :is:!,i~i~ tnli conc1cle ed emotive 11: da quelli pre· supposti sono nati, oltre a La corazzala l'o· !:17f1},;:1pi 1 : i J;;~:: 1 ~ o~;!cb:: :r::~;, e per contenulo e pet founn, dai film di Coctcnu, Orn, mc:nt'l'e dall'Alge11a ottendinmo un Quaderno cli 1>0es1cdi Vit1orio Sereni, ecco 11 darei un'altra prov" di resistenza in taJ "enso quc:s'a racco In che, in1itobnd01<1 • Poeti prigioniero• (I), con una ph::.entazio. ne: ricca. d, mode,.tin e di ;re11e10"8comprcn, &Zonedi Ciu,scppc Ungaretti, raccoglie B cu~ rn di Manlio 8iancoro8.'IO, di Aroldo M.1rche1. 1i e di Mario Sa.ncipriario d meglio che uno hcnti1111d'uomini (i pili i,1 versi. altri con di. ,tcgni e uno a.,n un bnrno mu~calc), h,111 saputo compiere entro il reticolato d"un cnm. po di ,prigionia a Saidn. Né davvero impor. tn, in un•oc~onc: come qu1..-810. t10stcnerc MILIONI OILETTOHI E DI SPETI'ATOHI Carlo Diokem GRANDI SPERANZE li .,.,..i. . ...,._, r,•'-• re••••h•• I■ 11- ,._ è'el ' ... ,.. I••• U 1,14 "411• • Margherita Kennedi LA NINFA INNAMORATA l.'o.-1,fl•al• • pa,.,..,_ ••-..,• oN ... f•tnl,a I•.,,..., U/ }I"' IL f'JORJ,; C/1J-; NON COLSI GARZANTI EOJTOHE MILA"40 Quelln sera per strada un pò remota nndo,•amo, in si!cn:,;10, come fnnno due gìov1ne1ti 1i1n.idi che vnnno J>rimiernmtnlc nll'a\'vcntunt ig1101a. A un trntto, per lo &q\11\rciod"una vuota cmia, ecco un ff. di lunn nppnrvc: in. (ae.nno. 1cnltà) Splende,'(t quern. ;i.cnz'affanno trn le macerie, freddumcntc, immola. lo 11011 >IO dire: rperchè fu 11,J grande, allor, m3]inconia che ci disc:ete nell'onimo e ancor pare non si cangi. Scn1i11.moio cuore premere dome.nde nuove, inaudite. Quando si ,1prcsc il cnmmino le! chiesi: Perchè piangi) P11re pcrfino incrcd.ibile d,c tali movcn~ (quasi d'un S.,ha. di qunrant'anni fe.) tibbia sapu'o adonulc ,hi, abi1un.lmcnlc, rende qucsto vacuo suono: u Per voi, ben nati g11n. 2Ì di pul\l."lnc, incontinenti, rnbidi. tcppi. 1ia1i, .. », con lutto quel cho aeiuc minaccian– do di IIC.Ìupare un (ibriccino cui, pere.ltro, io vorrò bene proprio pcr '.11 modestia e il ga.r. bo con cui wi pre,ienta. G. C. (I) Poeri Prigionion. L.1.C.E .. Torino, pp. 70, 19-47, (2) /n Cammino, Edizioni de • Il ribelle •• BrctlcÌ11, 19◄7, pagg. 127. L. 72_ Piccola Antologia Friulana B a-dèc.he e U·as"lach avvertono giust<1men– tc in ml'tfito a. Le sang du poètc: la:••• pasti– che adroit de Bunuel. avcc quclques jolies images - In leçon de voi. - des mnfad·c•· scs. el peu dc profondeu1. Cc fut le dernier lilm ÌI la mode surrenli5'e "· Cocteau, infatti. non porta un co111·ibu10c.ons1d~rcvol1~e n:to· vo al cinema d. rl\'anguardia; le trovate lec· t~!!;cr1:/01]f~e~:E,:.:~~ g~::2~;}1,j~1;,~ 1,-------------1 ~e1;tvca~:~i~::~:~~•t,i~;:%1~ s:~~tt;;z~~~~ ML\~a~·un·dia. nel 1932, aveva già con. modo che ci snrà ncccSMrio senz'altro rinun- chiu50 il s:io c.·clo. l'crtanto mi sembra pe. 5 000 000 ;i:/elcalr:g:~i~~~:~;~gi:~\~ri;ri!/~~c~~v:;t; reg,ino, o per lo meno gratuito, rifcri·e co] anlolo,1:ia figuriamo :inchc noi, con 1,c liridtc, Bom che n Cocteau è stato uno dei pochi,· • • secondo siamo amici del D"Aronco, e legati simi a,ti5ti che hn~no perfolttamfent~ ca"l,IO in di Americoni 11deriscono oi a lui nella bnttnglia per l'autonomia friu. tolta la sua eslens.on, e qun e o·m1d,ile mez- I lnnn, terzo non andinmc, affatto d'nccordo con zo di espressione off,a il c.ircn col suo pe- BOOK CLUBS ]'Auiorc (cd egli lo 90 ) in cose di pocsir1 e cui inie binom·o obiettivo pellicola in movi. non condividiamo il gusto che l'ha guida1o mento''· Le idee del poeta francese ,ul c1- I.A (;S!Vl,fLf; INIZtA,.IVA E' STATA ~·,. nella ,celta di questi friulani. Dimenti,atc le ,em.,I'., cli"°" I~ ce:lo '111 e,[ ::mpio sol taridod_lr3 NAUlf:Nn: Hf:ALJZZATA IN lTAl.lA DAGl.J prime dut ragioni dobbiamo ptonuncinrci: il g I rnte ettun 1. sono con use e contra 1·0- lettore non • nppnssionoco • di pocsin diolet- ric. Nella ci1ata conferenza parla del film A M I C I D EL LI B R O tale { 11110 p,,ssionc, per intenderci, ovvicina- cnmc di duna mate,.'.o rbcr-a, dmalu:;- co· i cui •derenli godono dille uguenli •g•- bile nlln filatelia). il quale per caso abbin avu. :e ;~f 1 c11~;e :~:· ~ 0 :i\~:v~. 'il 11 ~oio:: 1 ec~. ur;~ volezioni, :~1e 0 ,:;;t~ta~1:h:a;s~bf1~~~~~~~::; :p:~: rnnno cadere nell'oblio quei film che ci 1em• I.J • ugnelu,one m11r,1i/egreluile di un poesia ftiu\.ina molto divcrsa dn quell:i che brnno delle mernvigl:e u. Affermazione di• libro di ,ucc:euo 1cello /re qu111/i r•• ,i!i è qui prcscnlnln. A pieno dif~a del scu.tibiJiu'ma; La /ebbre del!'oio. nd esempio, cenlem•nl• pubblico/i in ll•lie I D' Aronco sta il fauo che egli si rivolge 8 un r'v1stn oggi. conserva t:itta la sua fres::henn Il./. conHgne • domic:ìlio eprazz.o dico, pubblico vnrio e prcsumibi!mcnle medio: e poetica: C non C'è ritrovato tecr.ico, anche 1n p1rline, frenco di porto, d11/Librodel quesla conceHionc ci di9pcnsi d,1\ sentirci funzione nan,1tivn, che pou.a ~n avveni·e Mue ric:hiulo dell'ebboneto 1 inopportuni. Ciò non toglie nd ogni modo che ~~;e~:l\e~:ì A~:Ci;;es,~~~h;i 5 : t~n~i 111.J. gmnzie di ,ice~c,e i ~o/umi nelle ~en~:~e;it r:;::!~~ 11 1~ i;~f~~r~l~Ìct:i;:n1: lui sono n,1ti Tiziano e il TintoreUo. Ch:iplin ::~:.:ei~, ~:•:;; 0 ,1,:";;r:i,:i;en;e In • Al è un gran ,'ciafoiiz: fc mi colin i 9 ABBIAMO ricevuto CARLO COCCJOLI: La difficile 11pc:ran~ (roman:i:o). Firenze, E.dizioni dello Voce, 1947. pp, 292. l... 300. Va una e/up/ice prc/a.~ionc, in /orma di due /etler-c rivolle datroutorc all'edi. !ore V<11/ecchind notl<:mbre ·4; e nel. /'a,;O&Jo "46, si rical)(Jno i dati ~guen. li: il roman~o è alalo scrilfo in un me.. te: si ,oolge su Ire piani, di cm' .. il prima è un uomo, if aecondo è ,una ,tfrpe, il te,.ro è una sociclcì ": "è pro– prio un c/c,sico romon~o a le1i ,. ; il proJagonista è un ini>ertilo perchè t'au– l0rc aL'CVObi,ogno lii un "simbolo d, aublima~ione "; foulore vuol rappre. tcnlarc il suo lc:mpo e: ,usofo('rc /uo. ~ione aociti/c. obbedendo o un princi. pio che informa /'arie "do Omc,o o Slcinf.,,cci{"; l'Utnore è conltinlo di oucr i,crillo un libro freudiano d,e cos iluircì uno ..canda/o e una ,fida ai " bor,:h(,"-– si" Vo porle nNlra diciamo 1ubilo che' i/ romon~o è mig/ic,,e del/c pre/a.. ~ioni che inlcnderebbcro p1esenlaifo . Il Coociofi pouicde ;uno i>cna narroti'. vo fortunatamente piil schict!a che non i ,uai ra..::iocini moro/it!ico•/cllerari. co•ì d,e le dueccnlo/lanlo pogine in Condo si leggono più /acilmcr1'e che non le dodici io co,eillo: non mancano brani e /fica.ci e porticolarmcnlc Ltivc oppoiooo le K"ene dialogate, do1:c. /'ou– lorc /ICI raggiungere eai,lcn:a e cc/ore di rapprcnnla~ionc. Dei Ire piani 0tl ogsct1i dello nano.::ionc il meglio rca– li~:alo appare quello che il Coccioli chioma uno '' ~lirp(! '' che è poi unQ fumigt•a di ogrtco/lor, morch•!:1an•; il più d,•bo/n (nè c'è do 1lupirsene) la e< tocicld •· /n quanlo o/I' 1 uomo • e cioè o//'inc,crlilo. ci tembro che e,rli ,ia prolagonitla più nelle inten~ioni che negli c.ieUi, o giudicar doi qudli ,i di. rebbc una mclcora cV(metctnfc che per lullo il libro gfra inlorno al nucleo solido rapprcaenlalo dalla famiglia ao– prodetfa. Ultimo CO/la, per tranquilli:. ~ore /'aulore: non eiomo riu1eili o ue– derc nel tuo ,oman:o nè lo &eandalo, nè la ,Jida che Ionio lo preocc.uP'Joano. LOUIS CAVrlER VIGNAL: Lettre aux /to/icnt. Psris, Lnffbnl. 1947 PP. 146 fr. 120. Moho pcrpleui ci auetlO la.ciati la lettura di queslo libro dichiorafomente indiriuolo agli ilaiiani e che ei /regia d'una /ateella aeoeramc-nfe ammoni. frice: " .. .,pour qu'i/1 n'oub/icnt po,•• Moho pnpleaei, per-eh~ non infendetJa. mo pa&tare pGr reprobi otlinati e hd– taaia non riutcivamo a trooarc un -. po,c alla lunga •• leUera •• del ,i,nor Gaulicr Vignal. Quando, a trarci d't,n. baraz.:.o, ci è copilala to11'occhio l. parigina e aulo,,eCJCtl. •• T ribane d• Nation• " che 1ullo ,te--, volu-m. ,,_ il segucnle /opidario ,iudiVo.- "Bano– /ili¼ aloriche e alf oppottnze politiche, Non è cerio an 'libro che chiarir~ mo!. lo i rapporti franco • italiani ''. I.. riferiamo con la co.,cÌenut ormai INJO· '/iotrla. J, W, DUNNE: Eepcrimonlo col lempo, Mi. 'e.no, Longnncsi_ 1946, pp. 290, L. 280. Che i i •ogni 9icrnocompoali, in pro– por:ioni pres,o che uguali, di imma,. gini dcll'caperien:.a panata e di imma. gini dc//'e,pcricn~a /.uluro; che l'ani– ocr,o si estendo dauocro fuori del tem– po, rnenlrc la Lti1ione incomp'leta. che noi ne abbiamo di aghembo (e in cui manca la porle "futura ") •ia dot1ula a una barriera. imposfa da ooi ,te-· con un Pl"OCCSIO ra:iocinanle, lo quale eaialo ,olo allo eia/o di i>cglia; che in rca/U, la relc delle anociazioni menlo– /i non si e1/enda eoltanlo nelle c,orie dirc:ioni del/o spa:io. ma an,he nel/e due oppoate direzioni del lcmpo: che f'ailendone del .!JOgnolore, libera angli oslocoli della ocglia, •cgua il com,ni. no più Jocile atlrat1ersando e riollra. ocrsando di conlin.uo quella apccie di equalore che noi dc,,t.,' orbilra,iomen( poniamo a dioidere if presente do/ po• sd.o: !ali le ipole1i do cui prende /'ao– ofo il libro. /f qudle, però. non ha ari, ginc aslrollomcnle speculalit:a, mo con, crelamcnlc ,pcrimenlale e, fedele o/ lito/o, rapprescnlo daiJl),cro un c,peri, menlo (per mc::;::o dei ,ogni) col lern. po e ra~;onalmcnlc conduce a uno nuova teoria x:ienli/ìco ,ul lcmpo: i/ scrialismo. L'opero del Dunnc (la cui prima edi:ione inglese riMlc al 1927) sebbene /ouc alata oppre;:::ala nel mondo degli scicn::iali (ualga per l.ulli f.dding1on) e aoe»e e.tCl'Cilolo in/lussi ,u opere narrolioe e cinemolos,o/ìchc inglesi e amcriconc. non era ,loto on, coro !rodolfo in llolia. A lettura con. elusa va dello che merilotla di esserlo. [L P1CNA Nemmeno basta a parer mio l'rwer intcr ,._-colo nella grigin vicenda certi dubbi mora litti.i e «>ciali dci suoi personaggi: sono .dubbi s~nza soluzione, senza riscatto. ,cnz 1 una quul iasi cmo:i:ionc che 'll,llppia sorgcre dalla p<1Jiru1. a communvcte il lcuore. Acco sti1moci del rc:oto al linaunggio di quc~t• pcr..onaggi dero!nti.•~imi e impu,i: è un lin gunggio grezzo, privo d'nttrattive. bru10, scn za 811per essere brutr.li: d11 poterci dnre ul. meno <1m,lchc &eonn v,o'.cnta che, di per -ae :<:ICS a, c;ualchc volta aerve per smuover~ nel lettore Guc!le corde intime. le qun!i re stano iuvccc mute: per dar posto nd una im• portuna pcr!ecÌpazione dei sensi. non nel ,, gnilicnto St.nsun!c, mn in quello ancor piì1 bal).ile dclln noatra m,,tcrialilà quotidiana La r.oc :sia (anche nci ..i narrativa è certa. mt.nle lecito pnrlur di poet1in, poesia c"è qual <he volto anche nel più crudo Zola) dimcn tica sempre In nostra csistc11zn nwleriale. cd "lmhc con gli clementi pili realistici e di ero n.11c,opuò ,;muovere l'unimo, fu, p;irtecipnre il cuore, sollecitar,: l'intelligenza e le facohà i111el.et1ive. Se S.1rtrc:. con !,, suo matc1111 con la &un troppo grande nbili1à di conosci tore, riuscisse e.i ranto in t:m:o a fnrci di menticare che sinmo un po' tutti come i suoi pc1s:innggi, oppure cc lo fnccssc ,,cnsnre ma .ccn rnmmnrico e roHercnza e ci fnecs!fe ,; vi~ere in loro qu11lchc J>rassione bene\'Ol.i o mulianu che sia purchè trnsr.ortnta al di fuor. dello nostrn presenza cnrnnlc. ccr!omcn te sarebbe il pili grande &erittore del nostro t"mpo e, il suo su<:<;esso. caduco e dubl:io è un poela. E ~uaudo Cocteau parla di JJOC. briiz. li, oppure I La nc11t'anime oflitc/ dai sia cinematogrnf1ca, deve ,1ppunlo pensare IV.J • 1 1 ~:i: 0 ~::i•u~:;:i~::t::U~~· ~:: 0 °::: dolòra dc ln vite•. dove è chiarissimo come ffl"""'""'"""'"="""'""'=""="'="""'""'";i ~[~;;1:':1dPu~:!ki~brJe d~'a,;:,,d;/ V .dor ,l Mese • secll11d~U'•bbonelo, ~ne!~e:li~n~c~ui:'o:~il::~in~~r~~~:~:ct: c/:: Curno A111s1·,\IIC0 V./· :::::~:n:;e:;~::,,:_; informez.ioni ~~;~· e~:eq~:~~ =c~;,t:g~f9C:! ~~c:~~:: <1uonto pili è rumoroso, non rapprcscntcrtb fFr"=""="""'""'=""="""'""'="="""'"òll be come invece rnpprcsenta, la tris1e notu rnl~ conseguenza d'una ngitnz.ione prov,;icnlu unicnmenle a 11uon di ,olpi '3TOSsi, magnr ,trosso!ani, e condannato a cadere quando il !oro eco cc,serà come è legge di natura. Vorrei chiudere col dire incide11talmente che do noi, uno scrittore come Guido Pio ;;r:~; Jt;r;~~t;tti~en, 8 df r~:~~~zi:t1~~c ~ :~~i tamente uri narratore cl:c inlona cèrti timbri con una eloquenza interiore che m1111cnallo -.crillore fwnccsc troppo lodato da noi cd .., c111a suo: nei confronti di Snrtrc, lo dico <Lr\Chese farà slorccrc In bocca a molti pseu LIBRERIA Scienze e Lettere i libri che vi occorrono ... l'edeiione 1tgliAmici del libro • I/ber• • gt1tluile • 1i ""ellue con J'ecqu/Jlo di un libro del mese. Gtì ederenti che presentano tre nuovi eb– bonatl hanno dìrìllo e Jcegliere greluittmen• te un libro del Me1e. Ri<,lti..t.,. ,.,..,. ;'"P•I"" <l•1<a1lia .. p••· irn•mu • uhedo ,U ...i.,..,,.. a1/i "Acaiol J<li l.lbN,. . Vh Pompea M•ID•• I • ftOIII•- niercbbc sulla stroncatura dello Zorutti e 111I, lo v;,lorizznzione di certi motivi • inediti • del Colloredo o di nitri minori. Intorno al No. V"<:ento molto ci sarebbe nncora do dire: l'a~scnza più notevole è qudln di Argeo, il mi!l'lior poeln friulnno degli ultimi decenni (~Dpia il lettore non • nppnHionnto li che ciò che dicinmo è ecnndnloso). Tuttavia. do! punto di visti\ in cui il D'Aronco vi è mcs- •o out-sto volumetto di le1111"crn e piacevole lettum, è gnz'nltro rnccomnndabi'.e. P. P. 1PASOUN1 (I) C. D'ARO:-.-co: Piccola antologia friQlf> .__ ___________ _, no. Castaldi, Milano. FERRANIA SOCIET,I. PER AZIONI FliRRAIYl-' - Mil .... o. Coroo M•u-n!, U - Tutti i prodotti per ra• diografia, cinematografia = e fotografia =

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